
Sentiero della Memoria - per la famiglia Einstein
Il sentiero della Memoria è un itinerario ad anello che attraversa i luoghi dove si sono svolti i fatti relativi all’eccidio della famiglia di Robert Einstein, cugino del premio Nobel Albert.
La sera del 3 agosto 1944 militari tedeschi delle SS uccisero la moglie di Robert, Nina Mazzetti, e le loro figlie Luce ed Anna Maria. Questo sentiero attraversa luoghi che ricordano la vita e il triste epilogo della famiglia Einstein-Mazzetti nel contesto di un territorio di particolare interesse storico, artistico ed ambientale.
Robert Einstein aveva acquistato Villa il Focardo nel 1937 e da allora era divenuta la residenza della sua famiglia.
Un anno dopo la strage Robert Einstein si suicidò e tutta la famiglia è adesso sepolta nel cimitero della Badiuzza.
Nel 35° anniversario dell’eccidio, su iniziativa dell’ANFIM Toscana e del Sindaco di Rignano sull’Arno, fu costituito un Comitato per le onoranze alla famiglia Einstein-Mazzetti e avviato un concorso fra gli studenti dell’Istituto d’arte di Firenze per la realizzazione di un monumento a ricordo dell’eccidio avvenuto il 3 agosto 1944. Il monumento fu inaugurato l’8 maggio 1983. Agli inizi del 2020 il Consiglio Comunale di Rignano sull’Arno si è espresso all’unanimità per definire questo cimitero Luogo della Memoria.
Comune di Firenze
Etappen
Villa il Focardo
Nelle campagne a sud di Firenze si trova Villa Il Focardo, che fu la residenza della famiglia Einstein-Mazzetti dal 1937.
Al suo ingresso la villa presenta uno spazio verde con una scalinata in pietra serena e una vasca decorativa del genere di giardino all’italiana. Guardando la facciata della villa sulla destra si trova la limonaia, mentre sulla sinistra è presente una chiesetta. Oltre la chiesa si apre, secondo i canoni ottocenteschi, il parco in stile inglese composto sopratutto da lecci e cipressi; all’interno del selvaggio correvano dei vialetti che arrivavano fino ai confini della proprietà.
La tenuta comprendeva la villa con i servizi per la fattoria e dieci poderi a conduzione mezzadrile. Una caratteristica delle coloniche che appartenevano al Focardo era il nome del casolare riportato in facciata con lettere di terracotta invetriata blu, presumibilmente prodotta da una fornace dei dintorni.
Il 3 agosto 1944 una truppa tedesca uccise la moglie e le figlie di Robert Einstein, cugino di Albert, proprietari della villa; Robert si salvò perché era scappato e nascosto con i partigiani. Dopo l'esecuzione la villa venne data alle fiamme.
Robert Einstein si uccise l'anno successivo ed è sepolto con il resto della famiglia nel cimitero di Badiuzza poco distante.
La villa non è accessibile ed è attualmente visibile solo dall'esterno.
Monumento Famiglia Einstein - Cimitero della Badiuzza
Il cimitero della Badiuzza si trova immerso nelle campagne rignanesi, fra Troghi e Le Corti. Uno dei tanti piccoli cimiteri di campagna del Valdarno, che è diventato il luogo simbolo dell'eccidio della famiglia Einstein-Mazzetti, avvenuto per mano di truppe tedesche delle SS, il 3 agosto 1944 nella villa Il Focardo. Una delle superstiti, Lorenza Mazzetti, nel proprio difficile percorso di esamina, sedimentazione e superamento della tragedia vissuta, che l’ha accompagnata per il resto della sua vita, scrisse il romanzo “Il cielo cade” che fu pubblicato nel 1961.
Dalla fine degli anni 90 l’Amministrazione Comunale di Rignano sull’Arno ha commemorato l’anniversario dell’eccidio al Cimiterino della Badiuzza e dall’Istituzione del Giorno della Memoria ha programmato le relative Celebrazioni nello stesso luogo.
Il 25 aprile 2015 l’Amministrazione Comunale ha concesso la cittadinanza onoraria alle superstiti Paola e Lorenza Mazzetti, nipoti di Robert Einstein (cugino del più famoso Albert), ed è stata inaugurata, nel capoluogo, una riedizione della mostra di Firenze del 2011 realizzata ed allestita a cura della Sezione ANPI Rignano Reggello.
Il 7 gennaio 2020 questo luogo ha accolto le spoglie di una delle ultime testimoni dirette dell’eccidio: Lorenza Mazzetti. La diffusione della conoscenza di quest’eccidio si diffonde e si sta strutturando in memoria consapevole e collettiva. Recentemente il Consiglio comunale si è espresso all’unanimità per definire formalmente questo Cimitero Luogo della Memoria.