Chiesa e convento dei Santi Cosma e Damiano al Vivaio

Fu nel 1516, durante la sosta a Incisa di Papa Leone X, che i francescani ottennero da questi il permesso di costruire un nuovo convento e una chiesa dove già gestivano un ospizio, a patto che fosse dedicata ai Santi Cosma e Damiano, i patroni dei Medici. A tal fine, la famiglia Castellani donò il terreno necessario e la famiglia Cambini finanziò l'impresa, così che oggi vediamo le armi delle due famiglie poste sulla facciata della chiesa.

La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano sorse là dove già alla fine del Duecento esistevano un oratorio dedicato alla Madonna e un monastero di monache, che assistevano i viandanti e i pellegrini. Si ipotizza inoltre, che il toponimo di Vivaio derivi invece dal fatto che nel Quattrocento, oltre al monastero femminile agostiniano ormai in decadenza, doveva esservi presente una peschiera.

La facciata venne estesa a seguito della costruzione della cappella del Santissimo Crocifisso (1584) da parte del marchese Simone Capponi e di Tommaso Tassi, mentre l'imponente porticato, dalle grandi arcate poggiate su colonne tuscaniche in pietra serena, è stato costruito nel 1592 a spese di altri benefattori. Ai primi del Settecento risale il grande organo nella controfacciata, opera del celebre organaio romano Lorenzo Testa. Quello fu il periodo delle più importanti opere di ristrutturazione del convento e della chiesa, che seguirono il progetto dell'architetto fiorentino Giovannozzo Giovannozzi: l'originaria orditura lignea a vista della navata venne sostituita da una volta in muratura ornata da decorazioni pittoriche di Sigismondo Betti, le finestre arricchite da stucchi di Alessandro Domenico Geri e intervallate da una serie di tele con santi francescani dipinti da Giovan Andrea Brunori.

La chiesa ha quindi assunto uno stile tardobarocco e, nel Novecento, ai frati minori sono subentrati i sacerdoti del Movimento dei Focolari che oggi condividono il convento con i sacerdoti diocesani.

Il complesso religioso presenta anche un chiostro, accessibile solo su richiesta. Sempre aperto e visitabile durante il giorno è invece il parco antistante, caratterizzato da una vasca in pietra.