Antico Spedale Serristori

L'Ex Spedale Serristori fu fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Jacopo Ristori, che destinò un gruppo di case a più piani, provviste di cortile, cantine e loggiati di proprietà della famiglia, alla cura dei poveri e degli ammalati. L'edificio si affaccia sull'attuale piazza Marsilio Ficino di Figline, ma non ricopre più la funzione di ospedale dal 1890, anno in cui l'attività fu trasferita fuori dal centro del paese, presso Villa di San Cerbone, dove si trova l'Antica Spezieria.

Negli anni l'Antico Spedale ha subito importanti lavori di ampliamento anche secondo il progetto dell'architetto Gherardo Silvani. Intorno al Settecento è stato alzato di sei braccia ed è stata costruita, dal maestro Giovanni Antonio Lombardo, la doppia loggia che sfortunatamente ha perso il portico superiore lo stesso anno dello spostamento del servizio ospedaliero. Mentre sulla facciata sotto il loggiato si possono ancora vedere delle lunette affrescate da Niccolò Lapi, sotto le arcate verso l'attuale corso Matteotti, si trovano le buche da grano sul pavimento.

Anche nell'Ottocento vennero svolti altri lavori che interessarono, in particolre, gli appartamenti della famiglia Serristori e la parte a Oriente della struttura, secondo il progetto di Giovan Battista Bettini, mentre l'opera di decorazione venne affidata al principale stuccatore di Firenze, Giovanni Martino Portogalli. Risalgono alla fine del secolo il campanile e il loggiato dell'ala nord, che dà sull'attuale piazza Don Bosco.

Su richiesta è possibile visitare alcuni dei locali dell'Ex Spedale, sede del museo della Fondazione Giovanni Pratesi; tra questi il piccolo cortile interno e la cappella del Crocifisso che venne utilizzata come luogo di culto del nosocomio. Oggi si mostra con l'aspetto Seicentesco, due altari laterali, opera dello scalpellino Antonmaria Pianigiani e l'altare maggiore con l'intera parete di fondo innalzati da Giovanni e Jacopo Masoni su disegno del più accreditato architetto e scultore della corte granducale: Giovan Battista Foggini. Non è più presente invece il polittico realizzato dal pittore fiorentino Giovanni di Tano Fei (1399), di cui la parte centrale con la "Madonna col Bambino e Angeli" è ancora conservata nei locali della Spezieria, mentre i laterali con i "Santi Giacomo Maggiore e Giovanni Battista" e i "Santi Andrea e Antonio Abate" appartengono a collezioni private. Nel museo allestito presso l'ex oratorio si conservano numerosi quadri settecenteschi di pittori fiorentini; una scuoltura in marmo del Giambologna; i bozzetti di Ciro Ferri e del Volterrano per la Santissima Annunziata a Firenze e il magnifico campionario di circa duemila esemplari di “pietre tagliate d’Arno”, ciottoli raccolti dall’antiquario nei renai dell’Arno, tagliati e lucidati secondo l’uso avviato dal Cinquecento per realizzare il celebre “commesso fiorentino”.