Pitti Mosaici

Inizio attività: 1982
Ambito: Mosaici. Commesso fiorentino in pietra dura

L’azienda Pitti Mosaici nasce nei primi anni Ottanta, ma la sua storia è ben più lontana. Una storia familiare di artisti che comincia alla fine dell’Ottocento con nonno Emilio De Filippis che dalla provincia di Isernia si trasferì a Parigi per studiare l’arte della scultura del marmo. Fece ritorno in Italia circa cinquant’anni dopo per cominciare a lavorare a opere scultoree col figlio Ernesto, principalmente nelle chiese e in altri spazi sacri. La tradizione artistica nei De Filippis è familiare dunque, passando di generazione in generazione, e così anche il nipote di Emilio (che prende il nome del nonno ma da sempre chiamato Ilio) segue la strada. Fu proprio lui che, dopo gli studi di architettura a Firenze, introdusse importanti cambiamenti lasciando a poco a poco la scultura sacra per volgere lo sguardo all’architettura residenziale. Ma durante gli studi scopre l’amore per un’altra tecnica manifatturiera: l’antica arte della pietra dura intarsiata: “l’arte dei Medici”. Oggi il laboratorio di Ilio De Filippis, aperto nel 1982 in piazza Pitti, porta avanti questa particolare tecnica della lavorazione del commesso fiorentino in pietra dura e semipreziosa, assieme ai due figli: Isse e Iory, quarta generazione di artisti della famiglia.

La bottega aveva trovato una sua strada e una propria identità, continuando a crescere e trasformandosi in una vera e propria azienda dell’arte artigiana specializzata nella creazione di grandi mosaici, pannelli e piani per tavoli intarsiati. Attualmente il laboratorio è affiancato da uno studio d’interior design e architettura che completa progetti sia in stile classico italiano e toscano che in chiave moderna, per clienti in tutto il mondo. Lo showroom, di fronte al maestoso Palazzo Pitti, è accessibile per visite guidate su appuntamento per permettere di ammirare le opere firmate Pitti Mosaici, tra preziosi complementi d’arredo, antichità, mosaici raffiguranti natura, animali, paesaggi toscani e oggetti di ornamento realizzati con gli stessi materiali lapidei locali che sono stati utilizzati fin dai tempi dei Medici e marmi, pietre dure e semipreziosi che arrivano da tutto il mondo usate come la tavolozza di un pittore: il commesso fiorentino è “pittura di pietra”.