Villa Casagrande Serristori

La dimora storica risale alla fine del Trecento, fu costruita dai Franzesi della Foresta come residenza estiva e, successivamente, il loro amministratore e notaio di famiglia Ser Ristoro ne subentrò al possesso.

Proprio a Villa Casagrande, agli albori del Rinascimento, il celebre umanista Marsilio Ficino impartiva le sue lezione ai Serristori e all'alta aristocrazia. Tra le personalità che vi soggiornarono si ricordano invece Carlo VII di Borbone, Re delle due Sicilie, Carlo V re di Spagna e sovrano del Sacro Romano Impero e infine il principe Maria Josè, di passaggio durante la luna di miele. Altro ospite eminente fu Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, che apprezzò molto la residenza e concedette alla famiglia Serristori il privilegio di aggiungere al proprio stemma la palla gigliata di casa Medici con le iniziali L. X.. Dove prima si trovavano le camere, al Piano Nobile, oggi è stato allestito un museo con mobili rinascimentali.

Circondato da mura guelfe, caratterizzate ad una delle estremità da un grande torrione angolare (chiamato anche “Torre Capitana”), si trova un giardino all’italiana sul quale si affaccia il cortile della villa, adornato da un doppio ordine di loggiato. Il giardino è intersecato da stradicciole di ghiaia, orlate da siepi di bosso e da alti cipressi; in mezzo vi si trova una colonna di pietra con una croce. Per molti anni la Villa ha svolto il ruolo di fattoria, con laboratori di filanda e vetreria. Sono a oggi ancora presenti la tinaia, la cantina e vari attrezzi agricoli. 

La struttura è sede di un albergo (Hotel Villa Casagrande), di un ristorante (Convivio in Casagrande) con cantina e wine shop e di un centro benessere.

All'interno della Villa vengono effettuate visite guidate delle cantine e del Piano Nobile.