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Pietre d'inciampo

Las “Stolpersteine” – Memoria Histórica

Arte y Cultura

Este es un itinerario diferente que quiere recordar a las víctimas de la Shoah; cada piedra cuenta una historia: hombres y mujeres que nunca olvidaremos. Las piedras nacen por una idea del artista Gunter Denming, las Stolpersteine (una palabra de origen alemana que indica una piedra en el camino que puede hacer tropezar al caminante) y están en muchas ciudades de Europa.

El proyecto está realizado por la Comunidad Judía en colaboración con la Municipalidad de Florencia. Visiten la página dedicada a la iniciativa.

Descubrimos el recorrido sobre la Florencia Judía que nos habla de monumentos importantes desde el punto de vista histórico y cultural, empezando por la Sinagoga

Crédito de la foto

Comune di Firenze

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Etapas

2 piedras: Giuseppe Siebzehner, Amalia Koretz

Piazza Massimo D'Azeglio 12, Firenze
D'Azeglio

1 piedra - Levi Clotilde

Piazzale Donatello 15, Firenze
Clotilde Levi

1 piedra: Lucia Levi in Levy

Via Giovanni Bovio 7, Firenze
Bovio 7

1 piedra: David Genazzani

Via Ghibellina 102, Firenze
Ghibellina

24 pietre: Ospizio “Settimio Saadun”

L’ente benefico Ospizio Israelitico“Settimio Saadun” era stato fondato nel 1870 come ricovero per i bisognosi ebrei anziani e malati. Durante la guerra e sotto l’occupazione tedesca continuò a svolgere le sue funzioni, fino alla tragica mattina del 24 maggio 1944 in cui un camion di militi nazisti si fermò all’ingresso della struttura (allora in viale Duca di Genova 6, attuale viale Amendola) e catturò 24 ospiti: ventun persone anziane, dieci uomini e undici donne, e insieme tre membri di una famiglia francese: la madre venticinquenne e i suoi figli, Renée, una bambina di due anni, e il suo fratellino Sergio di un anno. Due giorni dopo l’arresto, i catturati dell’Ospizio fiorentino furono trasferiti da Firenze al campo di Fossoli (presso Carpi, in provincia di Modena), e da lì il 26 giugno 1944 furono deportati al campo di sterminio di Auschwitz, dove giunsero quattro giorni dopo per essere tutti assassinati all’arrivo. Solo una vecchia donna non arrivò mai in Polonia, perché morì nel campo di Fossoli prima della partenza del convoglio. La deportazione e l’uccisione di vecchi, malati, donne e bambini inermi era parte integrante del progetto di distruzione degli ebrei europei ideato e pianificato dai nazisti e attuato su scala continentale anche grazie all’aiuto fattivo ricevuto dai regimi collaborazionisti, nel nostro paese dalla Repubblica Sociale Italiana (testo a cura di Marta Baiardi).

Qui di seguito i nomi delle persone deportate e uccise:

Guido Passigli
nato 1882
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Arturo Servi
nato 1868
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Corinna Piperno
nata 1874
deportata
Auschwitz
assassinata

Renée Frieder
nata 1942
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Regina Schaller
nata 1919
deportata
Auschwitz
assassinata

Sergio Frieder
nato 1943
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Claudio Caro
nato 1864
deportato
Auschwitz
assassinato

Giovacchino Servi
nato 1868
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Aldo Racah
nato 1890
deportato
Auschwitz
assassinato

Gemma Bemporad
nata 1863
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Alberto Pacifici
nato 1870
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Ester Della Pergola
nata 1866
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Renato Coen
nato 1909
deportato
Auschwitz
assassinato

Magenta Nissim
nata 1860
deportata
Fossoli
morta 12.06.1944

Elisa Orvieto
nata 1875
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Diamante Coen
nata 1864
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Raffaello Blanes
nato 1877
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Giacomo Luisada
nato 1863
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Enrichetta Sornaga
nata 1857
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Elena Calò
nata 1854
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Ester Calò
nata 1865
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Marietta Massa
nata 1859
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Amedeo Bemporad
nato 1869
deportato
Auschwitz
assassinato 30.06.1944

Ester Sessi
nata 1863
deportata
Auschwitz
assassinata 30.06.1944

Viale Giovanni Amendola, Firenze (pressi civico 2)
Pietre d'iciampo viale Amendola

1 pietra: Diodato Gastone Sadun

La pietra è stata posta in via delle Oche all’altezza del negozio di merceria di proprietà dello zio Leone Camerino, dove Diodato Gastone lavorava. E proprio all’interno del negozio, il 13 dicembre 1943, fu catturato mentre stava già preparando la fuga in Svizzera insieme al fratello. Diodato Gastone venne trasferito nel carcere di Milano pochi giorni dopo il suo arresto a Firenze e deportato ad Auschwitz il 30 gennaio 1944. Dopo alcuni mesi di lavoro in una miniera di carbone, Diodato Gastone Sadun fu di nuovo condotto ad Auschwitz, dove fu ucciso il 31 ottobre 1944.

Via delle Oche, 11, Firenze
Pietra

1 pietra: Angela Todesco Benedetti

Angela Todesco, figlia di Eugenio Todesco e Vittoria Frank è nata a Venezia il 2 luglio 1893. Coniugata con Umberto Benedetti, viveva a Firenze in Via degli Speziali 3.
Arrestata a Sondrio e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, non è sopravvissuta alla Shoah ed è morta il 29 febbraio 1944.

Via degli Speziali, 3, Firenze
Pietra di Angela Todesco

1 pietra: Rudolf Levy

Rudolf Levy, figlio di Julius Levy e Therese Riess è nato in Germania a Stettino il 15 luglio 1875. Coniugato con Genia Schindler, abitava in piazza Santo Spirito 9. Arrestato il 12 dicembre 1943 a Firenze, fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz nel quale fu assassinato il 6 febbraio 1944.

Piazza Santo Spirito, 9, Firenze
Pietra di Rudolf Levy

1 pietra: Archimede Piani

La pietra apposta in Via Mannelli 25 ricorda il luogo dove fu catturato Archimede Piani, cittadino di Pontassieve. Il 27 aprile 1944, dopo meno di due mesi di prigionia, fu prelevato e deportato sul treno che dal binario 6 della Stazione di Santa Maria Novella condusse l’8 marzo a Mathausen moltissimi deportati politici della provincia fiorentina. Nel campo di Gusen Archimede perse la vita e lì, nel Memoriale del Campo, una targa apposta dal Comune di Pontassieve e dalla famiglia Piani, ricorda la sua tragica morte.

Via Mannelli, 25, Firenze
Pietra di Archimede Piani

4 pietre: famiglia Della Torre

Oliviero Della Torre e Anna Lina Fiano, con i loro figli Massimo e Manlio Della Torre furono arrestati il 30 settembre 1943 e deportati ad Auschwitz. Nessuno di loro sopravvisse.

Via Capo di Mondo, 50, Firenze
Pietre dei Della Torre

2 pietre: Annetta Disegni Vogelmann e Sissel Vogelmann

Annetta Disegni Vogelmann, nata nel 1904 e sua figlia Sissel Vogelmann, nata nel 1935 abitavano in via Manin 3. Entrambe furono arrestate il 20 dicembre 1943 e deportate ad Auschwitz dove furono assassinate lo stesso giorno, il 6 febbraio 1944.

Via Daniele Manin, 3, Firenze
Pietra di Annetta e Sissel

4 pietre: famiglia Segré

Giulio Segré, figlio di Attilio Segré e Benvenuta Finzi è nato in Italia a Bozzolo il 13 ottobre 1878. Coniugato con Gina Cave Bondì, viene arrestato insieme con la moglie e le figlie Lidia e Elena il 6 novembre del 1943. Saranno deportati nel campo di sterminio di Auschwitz da dove nessuno di loro ritornerà.

Via Masaccio, 76, Firenze
Pietre dei Segrè

1 pietra: Leone Camerino

Leone Camerino, figlio di Samuele Camerino e Michelina Paggi è nato a Pitigliano il 13 dicembre 1870. Fu arrestato a Firenze il 6 novembre 1943 e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove pochi giorni dopo è stato assassinato.

Via Giovanni Duprè, 51, Firenze
Pietra di leone camerino

1 pietra: Bruno Baldini

Strenuo oppositore al fascismo, Baldini fu perseguitato politico e deportato a Mathausen assieme  a numerosi antifascisti e resistenti toscani arrestati nel giugno ‘44. Lì morì il 6 aprile 1945.

Via Giampaolo Orsini, 51, Firenze
Pietra di Bruno Baldini

2 pietre: Gastone e Umberto Angelo Volterra

Gastone Volterra, figlio di Gustavo Volterra e Adele Melli è nato in Italia a Firenze il 6 ottobre 1887. Fu arrestato a Firenze il 31 gennaio 1944 insieme al figlio Umberto Angelo e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Nessuno dei due è sopravvissuto alla Shoah.

Corso Italia, 29, Firenze
Pietre dei Volterra

2 pietre: Alberto e Pierluigi Guetta

Figli di Dante Guetta e Irma Varios, i fratelli Guetta sono nati a Livorno nei primi anni venti. Vengono arrestati il 27 marzo 1944, durante un rastrellamento ad opera di un reparto tedesco, nelle campagne attorno a Gubbio e fucilati con un colpo alla schiena.

Viale Fratelli Rosselli, 78, Firenze
Pietre dei Guetta

1 pietra: Piero Viterbo

Piero Viterbo, figlio di Guido Viterbo e Elda Fornari è nato a Livorno il 10 febbraio 1922. Arrestato a Scheggia, vicino a Gubbio, insieme ai fratelli Guetta. Furono uccisi con un colpo di fucile alla schiena il 27 marzo 1944, mentre si allontanavano insieme agli altri prigionieri, che nel frattempo furono rilasciati.

Via Luigi Alamanni, 9, Firenze
Pietra di Viterbo

2 pietre: Enrico e Olga Renata Castelli

Olga Renata Castelli, nata a Palermo, fu arrestata insieme al padre, Enrico, a Firenze, lei aveva 25 anni, il padre 75. Furono deportati entrambi da Fossoli ad Auschwitz il 16 maggio 1944, non sopravvissero alla Shoah.

Piazza Giampietro Vieusseux, 3, Firenze
Pietre dei Castelli

2 pietre: Elena e Ernesto Calò

Elena e Ernesto Calò, figli di Samuele Calò e Rosa Procaccia furono arrestati a Firenze e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Nessuno dei due è sopravvissuto alla Shoah.

Via Trieste, 20, 50139 Firenze FI, Italia
Pietre dei Calò