
Che spettacolo Firenze!
Costumisti, liutai, sarti e gioiellieri sono solo alcuni dei protagonisti di questo itinerario alla scoperta dei mestieri dello spettacolo nella Firenze dei teatri. Queste maestranze artigiane sono riconosciute in tutto il mondo per la loro capacità di dare vita a mondi fantasmagorici, ricreare abiti storici, costruire ambienti da sogno, imbrigliare allegorie e simboli in talismani preziosi.
Un tour tra laboratori e botteghe che hanno collaborato con teatri, come Penko che ha sviluppato per il laboratorio di Costumi e Scene del Teatro della Pergola i monili per recital sulle opere di Carlo Goldoni, o ancora la Sartoria Madame Flo, dove la maestra artigiana Vittoria Valzania, specializzata nel costume storico, ha riprodotto alcuni abiti per la parata del Calcio Storico Fiorentino, in collaborazione con Spazio NOTA.
Questo è solo un assaggio del più vasto e ampio panorama dei mestieri artigianali legati al mondo del teatro, dello spettacolo e delle rappresentazioni sceniche.
Mestieri che si intrecciano con le molteplici espressioni creative di Firenze, diffuse attraverso la rete dei teatri e palcoscenici della città: dal repertorio classico del Teatro del Maggio con gli spettacoli lirici e sinfonici, al Teatro della Pergola con le rassegne in prosa, dalla satira del Teatro Puccini alla sperimentazione del Cantiere Florida e così via.
Itinerario realizzato all'interno del progetto europeo Crafts Code
Artex
I luoghi
Tappe
Teatro Goldoni
Il Teatro Goldoni risale ai primi anni dell'Ottocento grazie all'iniziativa di un privato, Luigi Gargani, che ne affidò il progetto a Giuseppe del Rosso. Di moderna concezione, ha una doppia valenza come teatro coperto e arena a cielo aperto, di grande capienza.Inaugurato nell'aprile 1817con opere in prosa, passò presto alla musica e all'opera.
Presso il Teatro Goldoni si esibì la Società Filarmonica Fiorentina, vera e propria antesignana della Stabile Orchestrale voluta nel 1928 da Vittorio Gui, dalla quale derivarono il Maggio Musicale Fiorentino e la stessa odierna Orchestra omonima del Festival. Il Teatro Goldoni, che si trova vicino a Palazzo Pitti, fu sfruttato dalla famiglia Lorena come teatro di corte, ma con l'avvento del Regno d'ltalia e le vicende legate a Firenze capitale portarono al temporaneo decadimento del Teatro.
Nel 1875 una nuova inaugurazione con "L'ltaliana in Algeri" di Rossini e poi un lungo periodo di oblio, anche in corrispondenza delle guerre. Attualmente è in uso al Maggio Musicale Fiorentino.
Abe Jun
Abe Jun si è dedicato alla liuteria dal 1981 a Tokyo e a Nagano nella bottega di Yu Iida. Si è quindi trasferito a Salisburgo per dedicarsi al restauro e nel 1985 a Firenze presso Mitsumasa Usui per dedicarsi agli archi.
La conoscenza di Giuseppe Stefanini e Giancarlo Guicciardi gli ha consentito di perfezionare il suo stile. Dal 1991 svolge attività professionale in proprio. I suoi violini si ispirano a modelli di Stradivali e Guarneri di Gesù, mentre per le viole esegue suoi modelli personali.
La vernice utilizzata è ad olio, secondo la tradizione classica, di colore giallo-rosso-arancio, trasparente e ad alto spessore.
Dal 2000 è socio A.L.I.
Teatro Cantiere Florida
Il Teatro Cantiere Florida viene riaperto nel 2002 a seguito di un sapiente restauro. Oggi è l'unica esperienza di residenza creativa multipla del Comune di Firenze sostenuta dalla Regione Toscana e animata da Elsinor - Centro di produzione teatrale, Versiliadanza e Murmuris Teatro.
Teatro Puccini
Il Teatro Puccini fu inaugurato, come Teatro del Dopolavoro dei Monopoli di Stato, nel 1940. Nel dopoguerra fu utilizzato come sala da ballo ed affittato anche per incontri di boxe. Poi fu riaperto dal 1964 fino al 1972svolgendo un’attivitàprevalentemente cinematografica finché con la stagione teatrale 1991-92, venne aperto stabilmente anche come teatro. Il Teatro Puccini – Teatro Stabile della Satira e della Contaminazione dei Generi - fu fondato ed ideato da Sergio Staino che ne tenne la direzione fino al gennaio 1999.
È uno spazio che in questi anni ha visto la presenza di spettacoli e di artisti di indiscussa qualità e chiara fama come Marco Paolini, Paolo Rossi, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Lella Costa, Paolo Hendel etc e che rappresenta a livello cittadino e regionale un importante punto di riferimento per un sempre più vasto bacino di pubblico
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è una grande struttura polifunzionale, progettata dall’architetto Paolo Desideri nel 2008.
Si tratta di uno dei complessi più all’avanguardia nel suo genere in Europa, sede della principale istituzione musicale della città, il Maggio Musicale Fiorentino. È il teatro di residenza dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e ospita il festival omonimo. Infatti racchiude un teatro lirico, una sala concerti, un auditorium e un anfiteatro all'aperto, la cavea.
Teatro di Rifredi
Il Teatro di Rifredi fu costruito nel 1913 dai soci della centenaria Società di Mutuo Soccorso di Rifredi.
A metà degli anni ’20 il teatro venne incendiatodalle squadracce fasciste e poi trasformato in salone della Casa del Fascio. Nel dopoguerra i soci-operai della S.M.S. dovettero riacquistarlo dallo Stato, mettendo come pegno i propri beni personali.
Una vera e propria attività teatrale continuativainizia a partire dal 1967, ma è tra la fine degli anni '60 e i primi anni ’70 che il teatro diventò, con il nome di “Humor Side”, un importante luogo d'aggregazione giovanile dedicato al cabaret e alla pantomima.
La direzione artistica del teatro è associata a Teatro della Toscana, insieme al Teatro della Pergola di Firenze.
Teatro Niccolini
Il Teatro Niccolini, il più antico di Firenze, fuinaugurato nel 1658 come sede dell'Accademia degli Infuocati. Si chiamavainorigine “Teatro del Cocomero” poiché si trovava in Via del Cocomero, oggi Via Ricasoli.Nel 1860 il teatro fuintitolato al drammaturgo livornese Giovan BattistaNiccolini. Nel 1888 fu il primo teatro della Toscana illuminato con l'elettricità. L’Accademia degli Infuocati restò proprietaria dell’immobile fino al 1934, quando il teatro fu ceduto ad una famiglia privata. Con l’avvento del cinema, il teatro fu convertito in sala cinematografica e così rimasefino agli anni Settanta quando la proprietà fondò la compagnia del Granteatro che, attiva per una quindicina di anni, riportò i locali all’originaria destinazione teatrale dando vita a stagioni memorabili.
Nel 1995 il Teatro Niccolini chiuse per inagibilità delle strutture e solo nel 2007 il nuovo proprietario avviò un’opera imponente di restauro della struttura, conclusasi solo alla fine del 2015con la riapertura al pubblico.
Penko bottega orafa artigiana
Il Maestro orafo Paolo Penko, nella sua bottega nel cuore di Firenze, a pochi passi dal Duomo, insieme alla moglie Beatrice - esperta in gemmologia - e al figlio Alessandro, crea gioielli unici, realizzati completamente a mano, secondo le antiche tecniche della tradizione orafa fiorentina.
Unico e riconoscibile lo stile Penko riesce ad intrecciare armoniosamente la bellezza e la qualità della materia con il fascino dei richiami a forme e a simbologie della pittura e architettura fiorentina.
Un oggetto Paolo Penko non è un semplice gioiello, ma un’armoniosa unione tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, tra creatività e saper fare e, soprattutto, è capace di raccontare una storia, di veicolare un messaggio e un contenuto, fondendolo con un’anima fortemente glamour.
Opere uniche realizzate con le antiche tecniche dell'arte orafa fiorentina. Creazioni che nascono per soddisfare i desideri di una clientela sempre più internazionale.
Monili che traggono ispirazione dall'anima più antica e preziosa della città di Firenze con le sue piccole e grandi geometrie, i girali, le volute, i fregi e tutte quelle forme e linee dell'architettura e dell'arte che nel Rinascimento resero unica Firenze e che ancora oggi riflettono la loro bellezza immutata.
Tutte le fasi della lavorazione di un gioiello hanno inizio con la scrupolosa scelta delle pietre, del loro taglio e della loro tonalità di colore, per poi passare a plasmare i metalli preziosi tramite antichi gesti e tecniche come la fusione in osso di seppia, l'agemina, il niello, il cesoro e il penkato fiorentino. Tecniche, ancora vive nella nostra bottega, tramite le quali prendono vita gioielli, argenti e opere di arte sacra. Creazioni uniche, anche dal design innovativo ma che riflettono secoli di storia e di tradizione.
Alessandro Dari gioielli
Nella dinastia Dari la tradizione dell’arte orafa si tramanda da generazioni, fin dalla nascita nel 1630 della prima bottega con Aldebrando Dari.
Maestro Orafo oltre che alchimista, farmacista, artigiano e musico, Alessandro Dari è un artista a tutto tondo, erede della poetica e dell’ingegno dei grandi artisti rinascimentali.
Per il Maestro la ricerca spirituale è uno stimolo costante per la realizzazione di opere che non limitano il gioiello ad ornamento del corpo e, rompendo con una visione estremamente edonistica, lo elevano al livello dell’Arte.
Indossare un suo gioiello significa indossare una storia, una tradizione e un’opera di maestria unica. Le sue sublimi microsculture-gioiello trasmettono un intero universo racchiuso dentro i pochi centimetri di metallo, oro, argento e pietre preziose. Un lavoro esemplare, per opere artistiche uniche al mondo.
Fondazione Arte della Seta Lisio
Fondazione Arte della Seta Lisio porta avanti l'antica tradizione del tessere a mano seta, oro e argento. Nei nostri ambienti dominano grandi telai manuali di fine Ottocento che, sotto le sapienti mani di maestri tessitori, si prestano alla creazione di tessuti esclusivi su disegni dell'archivio storico di Giuseppe Lisio.
Nella scuola di arti tessili insegniamo l’arte della tessitura in corsi in cui teoria e pratica riescono a fondersi e finalizzarsi all'alta e completa formazione.
STORIA:
La Manifattura Arte della Seta Lisio nasce nel 1906 grazie a Giuseppe Lisio, con l'apertura di un laboratorio e di un punto vendita a Firenze. Nei primi anni '20, il laboratorio si sposta a Milano, dove, nel 1924, viene anche aperto un negozio. Le merci vengono esportate in tutta Europa, e nel 1933 apre il primo punto vendita a Parigi.
L’intento del Signor Lisio è quello di mantenere in vita uno dei più prestigiosi settori dell’artigianato italiano che trova linfa attraverso le sue radici nel Medioevo e nel Rinascimento. I dipinti dei grandi pittori italiani come pure le opere d’arte decorativa, ma soprattutto gli esemplari di tessuti serici antichi, sono le fonti alle quali Giuseppe si ispira per l’elaborazione dei repertori disegnativi della sua produzione. Il successo è vastissimo affermando sul mercato italiano ed estero un marchio che è sinonimo di alto artigianato e manufatti di grande pregio. Nel 1943, l'abitazione di Giuseppe viene bombardata: da lì si ha un blocco della produzione e la chiusura di tutte le sedi. Il 16 aprile 1943 Giuseppe Lisio muore nella sua casa di Rapallo. Nella generale ripresa del dopoguerra, anche la Lisio riapre la sua attività con i negozi e il laboratorio, dapprima sotto la guida di un nipote, Teodoro Olivieri, e poi della figlia di Giuseppe, Fidalma che, nel 1958, acquista la sede di via Benedetto Fortini a Firenze, divenuta, nel 1960, la sede unica dell’attività dopo la chiusura dell’esercizio di Milano.
Le commissioni sono ampie e coprono settori diversi, dal cinema al teatro, dai costumi storici all’abbigliamento da alta cerimonia, dal restauro alle vesti e accessori liturgici, ai molteplici utilizzi nei complementi d’arredo, come tappezzerie, tendaggi, rivestimento di sedie e poltrone, copriletto. Nel 1971 Fidalma Lisio istituisce la Fondazione Arte della Seta Lisio con l’intento di tramandare attraverso le sue attività didattiche, culturali e manifatturiere, l’antica arte della tessitura a mano di stoffe in seta e metalli preziosi. La fine degli anni Ottanta e il decennio successivo segnano un’importante svolta per la Fondazione Lisio: l’uscita della rivista ‘Jacquard’ che accoglie interventi interdisciplinari di storici dei tessili –tessuti, costumi, merletti, arazzi-, notizie sulle esperienze nelle scuole di secondo grado e universitarie o nell’ambito del tessile come espressione d’arte. L’attività didattica della Fondazione è arricchita con una serie di corsi indirizzati a studiosi, conservatori e restauratori. Hanno inizio importanti collaborazioni con le Case di Moda per le quali i tecnici della Fondazione hanno dato vita a tessuti assolutamente originali nei quali la sperimentazione e la creatività sono i propulsori per una ricerca innovativa che mantiene però salde le sue radici nella tradizione del tessuto in seta fatto a mano. Nel 2001, alla morte di Fidalma, ultima erede della famiglia, la Fondazione Arte della Seta Lisio, da lei creata, continua la missione di creare a mano su antichi telai Jacquard, tessuti di pregio, velluti e broccati, destinati ai restauri di ambienti e mobili antichi oppure all’alta moda o ancora all’abbigliamento liturgico o d’alta cerimonia.
Teatro Lumière
Teatro Reims
La costruzione del teatro risale al 1976. Le rappresentazioni che vi si tengono sono soprattutto legate alla commedia fiorentina d’autore. La struttura ha una capienza di 290 posti e deve il suo aspetto attuale ad un importante restauro subito nel 1995 su progetto dell’architetto G. Brachetti. Grandi attori fiorentini come Giovanni Nannini e Adelaide Foti vi hanno recitato. Dal 2015 l’attività culturale del Reims è gestita dall’Associazione “Loriolo”.
Teatro del Sale
Il Teatro del Sale, creato nel 2003 da Maria Cassi e Fabio Picchi è insieme spazio culturale e ristorante: una sorta di grande "retrobottega" in cui si propone una visione della vita, del mondo, attraverso la cultura dell'arte e della buona cucina.
Gli artisti che calcano il piccolo palco del teatro provengono da tutto il mondo: fitta è la programmazione di musica, danza e teatro, circa 240 spettacoli l’anno.
Per partecipare alle iniziative del Teatro del Sale è necessario sottoscrivere la tessera, diventando socio. Per poter usufruire della cena a buffet che precede ogni spettacolo è necessario inoltre prenotare e comunicare la propria presenza.
Teatro della Pergola
Il Teatro della Pergola di Firenze fuinaugurato circa 350 anni fa per rispondere alle esigenze del crescente pubblico. Ferdinando Tacca, incaricato della progettazione del nuovo teatro, si ispirò probabilmente ai palazzi rinascimentali: il teatro aveva una sala unica e i palchi, spazi riservati alle singole famiglie, che permettevano una visione più intima e privilegiata dello spettacolo.
La Pergola divenne così il prototipo del teatro all’italiana, con pianta a forma di ferro di cavallo, palcoscenico molto profondo, platea ampia. Aperto al pubblico pagante dal 1718, il teatro fu ampliato e nel 1801 fu creato il Saloncino, dedicato alla musica e alla danza.
Molti grandi autori e artisti predilessero questo teatro per le loro opere: fra i tanti Antonio Vivaldi, Giuseppe Verdi, Eleonora Duse, Eduardo De Filippo.
Mode Liana
La storia di Mode Liana ha inizio a Firenze nel 1972 quando i genitori, Rolando e Liana, decisero di rilevare la ditta dove Rolando aveva lavorato per più di venticinque anni, Il Fiore Artigiano.
Oggi la famiglia produce cappelli di modisteria e tanti altri accessori per gli sposi, la cerimonia e l’abbigliamento elegante, cinema e teatro, tutti fatti a mano dalle modiste professioniste e realizzati a Firenze.
Madame Flo
Vittoria Valzania lavora per le Rievocazioni Storiche dei Comuni di Firenze, Pisa, Orvieto e Scannagallo, Rotary Club e Banca Mediolanum. È docente dei laboratori di Costume storico e per lo spettacolo di Fondazione Arte della Seta Lisio.
Nel 2021 è stata premiata come artigiano OMA dalla Fondazione CR Firenze; nel 2022 ha ottenuto il riconoscimento di Maestro Artigiano. Ogni capo creato è unico e irripetibile, realizzato completamente a mano e curato nel più piccolo dettaglio