
La Manifattura di Doccia, a Sesto Fiorentino
Tre secoli di creazione artistica, di storia sociale, di occupazione e lavoro: è il tempo in cui la Manifattura di Doccia dal 1737 ha plasmato il territorio di Colonnata e Doccia, due località contigue, ai piedi di Monte Morello, nel comune di Sesto Fiorentino.
Il Marchese Carlo Ginori instaurò la sua manifattura in un terreno di proprietà della famiglia, dopo avere studiato il modo di produrre e lavorare la materia fine ed elegante che si chiama porcellana. La prima manifattura era artigianale, ma il mondo della porcellana era ben vasto: il marchese collezionava pezzi, impiegava maestranze, sviluppava decori e nuove tecniche.
Un mondo che trovava impiego e creatività a Doccia: e che dal 1737 fino a oggi non ha mai cessato di produrre maiolica, ceramica, porcellana.
Andare alla scoperta di questi luoghi significa cercare di capire come una fabbrica modello può plasmare un territorio.
Dobbiamo citare necessariamente il Museo Ginori, che non si trova più a Doccia ma vicino all'attuale fabbrica:, al momento però è chiuso perché necessita di importanti interventi di ristrutturazione.
Ma il mondo Ginori e il ruolo fondamentale della produzione di porcellana può essere esplorato in un itinerario che parte dalla chiesa di San Romolo a Colonnata. La chiesa ha decorazioni in porcellana originali, sia internamente che esternamente.
A poca distanza si trova l'area della ex Manifattura di Doccia, attualmente occupata da edifici residenziali affiancati a resti dei luoghi produttivi, come per esempio i forni dove si cuocevano i pezzi. L'edificio più interessante è quello dell'attuale Biblioteca Ragionieri, un tempo vero quartier generale della manifattura, dove venivano accolti i clienti, dove erano esposti i pezzi e dove si produceva.
Da qualche anno la villa, completamente restaurata, ospita la moderna Biblioteca comunale. Il suo fronte è decorato da tondi in porcellana (ricordano le robbiane) e all'interno pannelli illustrativi e opere d'arte narrano le funzioni degli spazi in epoca passata.
Tutti i pezzi della collezione Ginori, insieme con i disegni, i modelli e la biblioteca si trovano nel Museo Ginori, nella zona della piana; quando riaprirà sarà il completamento di questo percorso, alla scoperta di una tradizione manifatturiera così importante.
Nel frattempo presso la Biblioteca vengono fatte mostre con pezzi della collezione.
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Chiesa di San Romolo | Colonnata
La chiesa sorge nel borgo di Colonnata, nel comune di Sesto Fiorentino. Originaria del XIII secolo, fu ristrutturata nel 1620. L'aspetto più interessante di questa chiesa è la sua contiguità con la Manifattura delle porcellane Ginori a Doccia, attualmente trasferita a Sesto.
L'arte della porcellana è quella che orna l'interno della chiesa, con alcuni pezzi di rilievo: il grande tabernacolo, un tempietto con due colonnine blu stile Luigi XVI e la porticina di porcellana, miniata da Giovan Battista Fanciullacci; il grande Crocifisso in porcellana bianca, tratto da un modello di Massimiliano Soldani Benzi, del 1783.
Ma Il pezzo più prestigioso della chiesa è l'altare di porcellana. Realizzato nel 1783, è il pezzo di maggior mole costruito a Doccia in quel tempo. Lo scheletro in muratura è interamente rivestito di formelle di porcellana sulle quali sono stati incollati festoni, cornici, cornucopie.
Tutto il complesso dell'altare è attribuito a Giuseppe Ettel.
La facciata della chiesa è ornata da lapidi funerarie e da decorazioni in porcellana opera della Manifattura.
Biblioteca Ragionieri | Sesto Fiorentino
La biblioteca pubblica Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino ha origini lontane e una storia suggestiva, nacque infatti nel 1886 dal lascito dei libri del medico francese Claude Henry Amédée Chambion alla Biblioteca Circolante, un'istituzione popolare.
Su questa base si è costituita la biblioteca attuale che dal 2010 ha trovato sede in Villa Buondelmonti, l'edificio nel quale il Marchese Carlo Ginori fondò la storica Manifattura di Porcellane di Doccia nel 1737.
La villa adempiva benissimo a funzioni di rappresentanza e museo della produzione di porcellane; la Biblioteca oggi la occupa con i suoi scaffali aperti.
La Biblioteca comprende un'area bambini, un'area multimediale, postazioni Internet, riviste, oltre che libri. Nella sala affrescata da Vincenzo Meucci si trova una sala conferenze.
La Biblioteca fa parte dello SDIAF (Sistema Documentario Integrato Area Fiorentina).
Museo Ginori
Il nucleo iniziale del museo di Doccia è costituito dai pezzi raccolti nel Settecento dal fondatore della manifattura, il marchese Carlo Ginori; a questi si sono aggiunti i serviti realizzati nel corso dei secoli per illustri committenti: gliAsburgo d’Austria, la sorella di Napoleone Elisa Bonaparte, i Savoia, i Rotschild.
Il museo testimonia il momento in cui la porcellana incontra l'arte, uscendo dal limitato campo delle stoviglie, per quanto di pregio. Ma racconta anche la storia artistica, sociale ed economica della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia.
I pezzi esposti comprendono dai primi prototipi alle forme rococò, dagli oggetti in stile Impero ai modelli riccamente decorati del secondo Ottocento fino a quelli stilizzati, disegnati da Giò Ponti che fu direttore artistico dal 1923 al 1930.
Interessanti le cere di epoca tardobarocca, prodotte da scultori attivi per i Granduchi medicei, e acquistate assieme ai modelli dal marchese Ginori per essere utilizzate come bozzetti e modelli per statue e gruppi in porcellana nella scia dei grandi scultori del passato.
Il Museo è stato chiuso nel 2014, a seguito del fallimento dell'azienda Richard Ginori; recentemente è stato acquistato dallo Stato Italiano, che ha promosso la nascita della Fondazione Museo Archivio della Richard Ginori Manifattura di Doccia. Il percorso museale è in fase di riallestimento e l'edificio che lo ospita sarà sottoposto a restauro: la riapertura del Museo Ginori è prevista per il 2025. Attendendo la riapertura del Museo, il sito internet fornisce informazioni dettagliate sulla storia della manifattura e sulle opere contenute nelle sue collezioni.
Da maggio 2022 è possibile accedere al giardino antistante il Museo, uno spazio verde che è stato restituito alla comunità, aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30 (chiuso ad agosto).