La prima testimonianza scritta riferibile a quest'edificio è contenuta in un documento dell'11 febbraio 1120 da cui risulta che fosse di patronato dell'ordine Camaldolese. Successivamente, venne concessa alla pieve di Impruneta con una bolla di papa Adriano IV del 1156. Dal 1323 la chiesa era anche la sede per le riunioni dei capifamiglia della zona, ma nonostante ciò, il patronato non spettava ad essi ma era diviso tra il pievano dell'Impruneta, l'abate di Camaldoli e la famiglia de'Rossi, e furono proprio questi patroni che elessero comunemente nel 1324 il nuovo rettore nella persona di prete Benuccio di Baccuccio.
Presenta una semplice facciata a capanna preceduta da un portico su colonne toscane. L'interno, ad unica navata a pianta rettangolare, appare nella veste datole dopo i restauri del XVI secolo. In quell'occasione furono realizzate aggiunte e rifacimenti, infatti sono stati innalzati gli altari laterali e un altare in pietra ha sostituito quello in legno.
Dietro l'altare maggiore è custodita una Annunciazione attribuita al Maestro di Serumido, artista fiorentino del primo cinquecento. Sull'altare laterale di destra è posto un dipinto raffigurante San Nicola di Bari, opera di Andrea Boscoli nel 1596. Su quello di sinistra è custodita una tela attribuita a Francesco Curradi, rappresentante i Santi Domenico e Caterina, aperta al centro e in cui era posta la Madonna col Bambino di Taddeo Gaddi, che in seguito è stata poi collocata nella cappella laterale a sinistra del presbiterio.
Chiesa di San Lorenzo alle Rose
Vicolo Rose, 7, 50023 Impruneta FI, Italia