Cure

3 pietre: Aldo Levi, Giulio Levi, Adriana Castelli

Un appartamento in questa casa, in piazza delle Cure 7, al primo piano a sinistra, è stata l’ultima abitazione dei nostri nonni paterni Giulio Levi e Adriana Castelli e del figlio Aldo.
A noi, Adriana e Giulio Levi, unici nipoti viventi, poco resta di loro: Adriana non era nata, Giulio aveva quasi sette anni. Resta qualche fotografia e qualche racconto di nostra madre, Matilde Vita. Nostro padre Sergio è morto presto, nel 1966, quando ancora si raccontava poco del periodo delle leggi razziali e della guerra non solo fuori ma anche in famiglia: si tendeva a chiudere con un passato così doloroso. In particolare nostro padre, che aveva perso i genitori e un fratello, non è mai tornato sull’argomento.
Giulio Levi era nato a Casale Monferrato nel 1878 e aveva tre fratelli, Adriana Castelli era nata a Livorno nel 1886 e aveva due sorelle.
I nonni Levi si sono sposati nel 1907; hanno avuto tre figli, Cesare del 1908, laureato in Scienze Economiche, Sergio del 1910 laureato in medicina, Aldo del 1911 laureato in legge.
Nonno Giulio lavorava per la Fondiaria e vi si recava in carrozza nella sede di piazza della Repubblica. Ci sono fotografie del 1925, Di Nonna Adriana resta solo una foto ritratto degli anni 20. Quel poco che sappiamo della loro vita deriva da quanto ci ha raccontato nostra madre. Sappiamo che entrambi (ma soprattutto Giulio, affetto da vari problemi di salute) erano poco adattabili alle condizioni di vita imposte dalla guerra e dalle persecuzioni razziali. Nell’autunno del 1943, sollecitati a trasferirsi nelle vicinanze del figlio Sergio, che si era rifugiato con la famiglia alla Badiaccia vicino a Greve, non riuscirono ad adattarsi alla vita scomoda di una sistemazione in campagna e tornarono presto a Firenze nella casa in piazza delle Cure.
Aldo era avvocato, e fino a che ha potuto ha esercitato la professione a Firenze. Dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938 tentò invano di trovare lavoro in Inghilterra, dove si incontrò con Sergio, anche lui alla vana ricerca di un impiego. Tornato a Firenze, ossessionato dalla impossibilità di lavorare ebbe una crisi depressiva e tentò il suicidio all’inizio degli anni 40. Raggiunse la famiglia del fratello Sergio alla Badiaccia da dove fuggì, di nuovo a Firenze, terrorizzato dopo che nelle vicinanze erano stati catturati vari membri della famiglia Passigli, nostri parenti dal lato materno.

Il primo marzo 1944 Aldo cadde in una trappola, un falso appuntamento di lavoro in piazza della Repubblica organizzato da un falso amico; lì fu catturato dai nazifascisti e spogliato di quanto aveva addosso. Nello stesso giorno i nazifascisti arrestarono in casa i genitori Giulio e Adriana e svuotarono la casa di tutto il suo contenuto, dai mobili alla biancheria intima. Tutti e tre furono trasferiti in carcere, gli uomini alle Murate e Adriana nel carcere di Santa Verdiana. Pochi giorni dopo furono trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli e da lì ad Auschwitz dove i nonni furono eliminati subito, mentre Aldo morì durante una “marcia della morte”, un trasferimento da Sosnowitz (un sottocampo di Auschwitz) a Mauthausen nel mese di gennaio 1945, pochi giorni prima della liberazione del campo da parte dell’esercito sovietico.
Tre giorni dopo, con l’angoscia che ci si può immaginare, Sergio con la moglie, i figli e il fratello Cesare, iniziava un pericoloso viaggio verso la Svizzera grazie all’interessamento di alcuni membri della Resistenza, che lo sconsigliarono di restare a Firenze, dove non avrebbe potuto far niente per i familiari imprigionati e dove per la sua famiglia sarebbe enormemente aumentato il rischio di fare la stessa fine.

Photo credits:
Luoghi di interesse
Poligono GEO

3 pietre: Aldo Levi, Giulio Levi, Adriana Castelli

3 pietre: Aldo Levi, Giulio Levi, Adriana Castelli

Piazza delle Cure 7, Firenze

Dettagli
Comune
Comune:
Firenze 
Indirizzo
Indirizzo:
Piazza delle Cure 7, Firenze