Nella località di Gaville sorge, immersa tra gli ulivi, la pieve romanica dedicata a San Romolo martire, il primo Vescovo di Fiesole. L'edificio in pietra è stato costruito per volere della famiglia degli Ubertini, feudatari della zona, nei primi anni del secolo Mille lungo la Cassia Adrianea, una delle vie che collegavano Firenze e il Valdarno, là dove si trovava una torre, probabilmente riadattata a "guardingo" dai Longobardi, che ora funge da campanile.
La facciata della chiesa si distingue per la sua semplicità: compaiono la porta sormontata da una lunetta e, posta in alto, una finestra bifora. All'interno della chiesa, dalla singola abside si aprono tre navate divise da pilastri a pianta quadrata e da archi a tutto sesto, il tetto è sorretto da capriate lignee, mentre il piano di calpestio è diviso su più livelli. Verso la facciata, ai pilastri si sostituiscono le colonne in arenaria, con capitelli figurati che alternano motivi fitomorfi a illustrazioni tratte dai testi sacri o sulla creazione del mondo. Nella navata sinistra si trova una Annunciazione della scuola del Ghirlandaio (XV sec.), mentre alla navata destra si può osservare l'affresco un tempo collocato sulla lunetta della facciata, opera di scuola senese degli inizi del Quattrocento, oltre alla grande tela raffigurante S. Michele Arcangelo, di ambito Fiorentino (XVIII sec.). Alla pieve si accosta un complesso rurale risalente al Quattrocento, attuale sede del Museo della Civiltà Contadina.
A seguito della II Guerra Mondiale furono necessari interventi di restauro, che riportarono la chiesa al suo presunto aspetto originario.
Pieve di San Romolo a Gaville
Via di Gaville, 50063 Figline e Incisa Valdarno FI
Un ampio parcheggio si affianca alla chiesa. La rampa all'ingresso ne facilita l'accesso.