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I martedì del Vieusseux. I Saggi

Un ritratto dell’Italia di ieri per cercare di capire quella di oggi. dal 16 aprile al 28 maggio la rassegna “I martedì del Vieusseux” torna nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi, con sei appuntamenti, tutti a ingresso libero.

Il nuovo ciclo di incontri è questa volta dedicato alla saggistica: dal fascismo alla storia contemporanea, dall’Italia del boom, con l’affermazione del radiodramma, al mondo della settima arte raccontato con la storia del cinema italiano negli Stati Uniti, inaugurata da “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, e con il divismo delle “maggiorate”, dove l’immagine iconica di Lollobrigida, Loren, Mangano e Pampanini ci riporta a quell’età dell’oro in cui il cinema offriva miti e riti che facevano da collante sentimentale al Paese.

Photo credits: Gabinetto Vieusseux
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Marco Mondini - Roma 1922. Il fascismo e la guerra mai finita, Il Mulino

L’ascesa al potere del fascismo e il suo atto culminante, la cosiddetta marcia su Roma, possono essere capiti solo all’interno di un quadro più vasto, quello di un’Europa incapace di chiudere i conti con la Grande guerra.  Marco Mondini compone la storia corale e implacabile di un’Italia in cui la lotta politica si trasforma in guerra civile e che scivola via via verso il lungo ventennio della dittatura fascista.

Marco Mondini insegna History of conflicts e Storia contemporanea nell’università di Padova. 

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Massimo Cacciari - L’aurora boreale di Theodor Däubler, Marsilio (2022, 2023)

In collaborazione con Fondazione Giorgio La Pira.

Theodor Däubler fu poeta e scrittore annoverabile nella schiera degli espressionisti. Trascorre il resto della sua vita, prima di ammalarsi irrimediabilmente, da bohémien peregrinante, frequentando i salotti più ambiti. Avvilito dalla sorte toccata alle proprie opere, tra le quali svetta Das Nordlicht, muore in un sanatorio della Foresta Nera, povero e dimenticato da tutti o quasi, nel 1934.

Evento Off perché si svolge di lunedì.

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Rodolfo Sacchettini, Nicola Turi - Storie da ascoltare nell'Italia del boom. Il radiodramma da Primo Levi a Giorgio Manganelli, Carocci

Il radiodramma in Italia si impone con forza nel secondo dopoguerra, quando può affrancarsi dai condizionamenti del Ventennio. La sua stagione migliore, in termini di qualità artistica, comincia però, nonostante la concorrenza della televisione, a cavallo degli anni Sessanta grazie a decisive innovazioni tecniche e all’affermarsi di una generazione emergente di registi nati dentro la radio o intercettati dai fermenti del Nuovo teatro. Come uno specchio sonoro, il radiodramma ha raccontato in maniera originale, tra il 1960 e il 1975, un paese in rapido cambiamento. Il volume – avvalendosi delle registrazioni e dei copioni conservati negli archivi della Rai – ripercorre le vicende di autori come Anton, Quartucci, Valdarnini, Squarzina, Rocca, ma anche le incursioni radiofoniche di celebri prosatori del secondo Novecento: dai racconti di Arpino, Wilcock e Landolfi ai contributi di Levi, Bianciardi e Vaime, fino alle acrobazie drammaturgiche di Malerba e Manganelli.

Rodolfo Sacchettini insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Firenze e Musica, media e tecnologia al Conservatorio di Bologna. Ha pubblicato tre monografie sulla storia del radiodramma italiano dalle origini alla fine degli anni Cinquanta; collabora con Rai Radio 3.

Nicola Turi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di storia e teoria del romanzo e ha pubblicato saggi e monografie su numerosi autori italiani e stranieri (Calvino, Bianciardi, Dessì, Manganelli, DeLillo, Bassani, Tabucchi).

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Damiano Garofalo - C’era una volta in America. Storia del cinema italiano negli Stati Uniti 1946-2000, Rubbettino

Nel 1946 Roma città aperta di Roberto Rossellini esce negli Stati Uniti. Programmato in una piccola sala d’essai al centro di New York, è il primo film non americano della storia a incassare più di un milione di dollari. Dal successo americano dei primi film neorealisti inizia l’avventurosa storia del cinema italiano negli Stati Uniti, ricostruita da questo libro a partire da una duplice prospettiva: da un lato, un’attenzione verso i luoghi, le modalità e gli spazi di distribuzione del cinema italiano; dall’altro, la ricezione critica e i discorsi generati da questi film sulla stampa nordamericana. Dopo aver affrontato la circolazione del neorealismo, il saggio si concentra sulla stagione d’oro del cinema italiano d’autore: i film di Fellini, Visconti, Antonioni e Pasolini. Conclude il volume una riflessione sulla crisi del cinema italiano negli Stati Uniti nel corso degli ultimi vent’anni.

Damiano Garofalo insegna Storia del cinema e Storia della televisione alla Sapienza Università di Roma. Si occupa dei rapporti tra cinema, storia e memoria, oltre che di storia sociale e culturale del cinema e dei media in Italia.

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Federico Vitella - Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia, Marsilio

La fortunata espressione “maggiorata”, coniata dallo sceneggiatore Continenza sul cantiere di Altri tempi (1952), uscì subito dal film di Blasetti per attaccarsi a Gina Lollobrigida. E da Gina Lollobrigida, nel discorso giornalistico come nella riflessione storiografica, finì presto per designare una batteria di attrici di successo, accomunata dalla non comune carica sessuale: Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sophia Loren su tutte. 

Federico Vitella è professore ordinario presso l’Università di Messina. Si occupa di storia del cinema italiano. 

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Mario Isnenghi - Tragico controvoglia. Saggi e interventi 1968-2022, Ronzani

Intervengono Marino Biondi e Renato Camurri.

Questo libro non è una semplice antologia di scritti. È piuttosto il diario di un artigiano della storia che racconta il suo mestiere e fa entrare il lettore nel vivo del suo laboratorio. Il risultato è una lezione di storia dell'Italia contemporanea in cui emergono la sapienza storiografica, le passioni intellettuali coltivate nell'arco di oltre sessant'anni di intensa attività. 

Mario Isnenghi, uno dei più autorevoli storici italiani, è professore emerito dell’Università di Venezia e presidente dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. 

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