
Boccaccio a Palazzo Vecchio
A Giovanni Boccaccio è dedicata un’interessante mostra documentaria a Palazzo Vecchio (6 novembre 2025-6 gennaio 2026), nell’ambito delle celebrazioni per il 650° anniversario della morte.
Proprio nel Palazzo che da otto secoli è sede del governo cittadino è visitabile l’esposizione "Boccaccio politico per la città di Firenze” volta a ripercorrere le tappe fondamentali della sua carriera politica. Boccaccio, infatti, a quella letteraria affiancò un’intensa attività politica, rivestendo importanti incarichi interni alla Repubblica Fiorentina, partecipando anche a decisive missioni diplomatiche in Italia e all’estero; del resto, nel Medioevo la formazione letteraria, fondata anche sulla conoscenza della retorica latina, aveva un ruolo chiave nella definizione dei valori civici.
La mostra documentaria - che comprende rari manoscritti, missive, opere letterarie, nonché alcuni ritratti miniati del Boccaccio – è stata significativamente allestita nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, dove si trovava il celebre ciclo pittorico trecentesco, purtroppo andato perduto, degli Uomini illustri: eroi della Repubblica Romana, monarchi, poeti e letterati… Tra questi ultimi, accanto a Dante e Petrarca, figurava lo stesso Boccaccio; a lui si deve, tra l'altro, un grande impulso nella diffusione della poetica dantesca, anche attraverso la tradizione delle letture in pubblico della Commedia (dallo stesso definita “Divina”), dal 1373, nella Badia Fiorentina, due anni prima della morte.
L’autore del Decameron è sepolto nel suo paese natale, Certaldo, borgo medievale in val d’Elsa, dove è possibile visitare anche la Casa-Museo del Boccaccio, istituzione particolarmente attiva in occasione delle Celebrazioni di quest’anno.
Foto MUS.E