
Bike tour dell'artigianato
Un tour che attraversa la città di Firenze portando i visitatori alla scoperta di eccellenze dell’artigianato a cavallo delle due rive, di qua e di là d’Arno, da fare a piedi per gli amanti delle lunghe passeggiate, oppure in bici per un percorso più veloce e decisamente green.
Partenza in salita come ogni avventura che si rispetti, il viaggio sarà ricompensato dalla meraviglia dei capolavori di commesso in pietre dure e micromosaico fiorentino, per passare ad ammirare l’arte del restauro. Si prosegue tra argenti e gioielli, e la grande lavorazione del cuoio.
Fra bottega e bottega, si potrà anche scoprire una Firenze che pur essendo molto centrale è meno scontata e conosciuta: musei, collezioni e palazzi che non ti aspetti ma tutti raggiungibili molto bene su questo percorso.
Se non hai la bicicletta prova il bike sharing, è anche elettrico!
Itinerario realizzato all'interno del progetto europeo Crafts Code
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Fratelli Traversari
Non è facile al giorno d’oggi trovare un’azienda artigiana giunta con orgoglio alla quarta generazione: la ditta Fratelli Traversari è tra le poche botteghe che prosegue una tradizione artigiana nata alla fine del XIX secolo.
La storia della Ditta Fratelli Traversari inizia a Firenze con il fondatore Arturo intorno alla fine degli anni settanta dell’ottocento quando era solo una piccola bottega di souvenirs in Via Ser Ventura Monaci, in zona Piazza Ferrucci, ma già specializzata nella bigiotteria in micromosaico di alta qualità.
Dal 1944 l’attività passa nelle mani dei due figli di Arturo, Alfredo e Aldo, (da qui il nome Fratelli Traversari) che, in Via Pindemonte, continuano con successo la produzione di orecchini, anelli, spille, bracciali, cornici e croci in micromosaico.
Questa tecnica, nata a Roma alla fine del settecento, utilizza invece delle tradizionali tessere quadrate, le cosiddette “teghe” (sottili bacchettine in vetro smalto filato di varie forme e colori) ottenute ponendo in uno speciale forno delle piastre di vetro di Murano che, grazie all’abilità del filatore, vengono fuse tra loro per ricavare diverse cromie e sagomate in varie forme: lastre, petali di rosa, margherite, miosotis, foglie e tante altre.
In seguito l’attività si sposta in via Lorenzo Bellini e dagli anni settanta la direzione passa nelle mani del figlio di Alfredo, Franco, che, appena venticinquenne, avvia la produzione dei quadri in micromosaico, in vetro tagliato e in commesso fiorentino di pietre dure.
Da qualche anno anche i due figli di Franco, Daniele e Letizia, sono inseriti attivamente nell’ azienda e, insieme al cugino Lorenzo, specializzatosi nel mosaico commesso di pietre dure, hanno portato una ventata di rinnovamento in bottega.
Porta Romana
Come rivela il nome, Porta Romana era laporta di uscita dalla città in direzione Siena e Roma, venne fondata nel 1328 con una base di diciassette metri e cinquanta per dieci e di fatto, dopo porta San Frediano, è la seconda più grande dell’intera cerchia muraria.
Il giglio centrale in marmo è opera di Giovanni Pisano nel 1331, mentre ai lati le due lapidi in marmo bianco ricordano l’ingresso in città del papa mediceo Leone X nel 1515 e dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V nel 1536.
Intorno alla porta ci sono cinque aperture, l’unica presente nel passato era quella a sinistra, mentre le altre quattro sono state effettuate nel 1930 per facilitare il passaggio delle auto e per accedere al Giardino di Boboli.
Per finire una curiosità, sulla parte esterna della porta prima della scapitozzatura c’erano due statue raffiguranti i leoni, quattro con i Santi e in posizione centrale la Vergine, quelle giunte fino a noi sono quelle della Madonna con il bambino, di San Pietro e di San Paolo, che oggi possiamo ammirare sotto la scalinata del cortile interno al Museo del Bargello.
Giardino di Boboli
Il giardino di Boboli, nato come giardino privato dei Medici per Palazzo Pitti, loro residenza, è estremamente importante.
La famiglia regnante di Firenze ne curò la sistemazione, creando un vero e proprio modello con il giardino all’italiana che divenne esemplare per molte corti europee, nel quale viene dato un ordine razionale alla vegetazione e le geometrie dei viali e delle piante sono abbellite con grotte, statue e fontane.
Aperto al pubblico nel 1766, costituisce un vero e proprio museo all’aperto: di particolare pregio le statue romanee quelle di scultori delRinascimento quali Baccio Bandinelli e Giambologna; l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte; la Grotta del Buontalenti, ornata di spugne, nella quale erano collocati i Prigioni di Michelangelo (oggi sostituiti da copie).
Sul sito ufficiale, e in distribuzione gratuita sul posto, è disponibile una mappa del giardino con l'indicazione delle pendenze e dei percorsi consigliati, utile per organizzare al meglio la propria visita.
Casa Guidi
Robert Browning ed Elizabeth Barrett giunsero a Firenze nel 1847, quando Elizabeth era già una poetessa affermata, e vi rimasero per quattordici anni fino alla sua morte, stringendo amicizia con molti italiani famosi.
Il nome Casa Guidi fu ideato da Elizabeth per dare l’idea di una residenza familiare: tranne alcuni pezzi pregiati,quadri e mobili furono acquistati presso i rigattieri fiorentini. Oggi l’appartamento conserva complessivamentel’aspetto dell’epoca.
Galleria Palatina e Appartamenti Reali - Palazzo Pitti
La Galleria Palatina e gli Appartamenti Realioccupano l’interopiano nobile di Palazzo Pitti. La Galleria fu creata tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento dai Lorena, che collocarono nelle sale di rappresentanza (prevalentemente affrescate in epoca barocca da Pietro da Cortona) i capolavori provenienti soprattutto dalle collezioni medicee, iniziate intorno al 1620. Vi si trovano opere di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Andrea del Sarto, Rubens, Filippo Lippi, Veronese, Tintoretto, Canova e di altri importanti maestri italiani ed europei.
I quadri coprono interamente le pareti delle sale, secondo la tradizione delle quadrerie barocche: la disposizione non segue cioè un ordine cronologico o per scuole, ma riflette il gusto personale di coloro che contribuirono a formare la collezione. Numerosi i capolavori: la Madonna col Bambino di Filippo Lippi; alcune tra le opere più famose di Raffaello, tra cui la cosiddetta Madonna del Granduca, La Velata, La Madonna della Seggiola; il San Giovannino di Andrea del Sarto; La bella di Tiziano, e celebri ritratti di Veronese e di Tintoretto.
Gli Appartamenti Reali occupano le quattordici sale dell’ala destra del Palazzo, già residenza privata delle famiglie regnanti, e sono arredati con mobili, suppellettili e opere d’arte dal Cinquecento all’Ottocento.
Renato Olivastri
A Firenze, nella antica bottega artigiana di Via de Velluti 21r, situata nel quartiere di Santo Spirito, cuore dell’artigianato fiorentino, si restaurano opere lignee in genere: mobili antichi e mobili intarsiati, cornici, candelieri, supporti lignei di dipinti su tavola.
Renato Olivastri, come il suo maestro prima di lui, è specializzato nel restauro del mobile in stile Boulle.
La bottega si avvale della collaborazione di figure professionali specifiche per interventi di doratura, scultura, decorazione e pittura.
Si realizzano, anche su commissione, opere intarsiate in stile antico e moderno.
Il laboratorio si occupa anche della disinfestazione dei mobili da insetti xilofagi del legno, con moderne tecniche che consentono interventi totalmente ecologici, efficacia del trattamento e rispetto dell’opera.
Nella bottega inoltre si effettuano visite e si svolgono workshop e corsi, anche personalizzati, di Intarsio del legno e di introduzione al Restauro dei mobili antichi.
Ponte Santa Trinita
Ponte Santa Trinita fu costruito nel 1252, e prese il nome dall’omonima, vicinissima chiesa. Anche questo, come tutti i ponti storici di Firenze, è stato più volte riedificato a seguito delle numerose piene dell’Arno; dopo quella terribile del 1557, Cosimo I de’ Medici ne commissionò la ricostruzione a Bartolomeo Ammannati, il quale si ispirò forse ad un’idea di Michelangelo Buonarroti. Realizzato in pietra forte, decorato da epigrafi commemorative, era considerato il più elegante, degno dei cortei granducali che vi transitavano. Le statue alle due estremità sono opera di Giovanni Caccini (Autunno e Estate), Taddeo Landini (Inverno), Pietro Francavilla (Primavera). Distrutto dai Tedeschi nel corso della II Guerra Mondiale, fu ricostruito esattamente “com’era e dov’era” nel 1958.
Museo Ferragamo
Il Museo Ferragamo nasce nel 1995 per volontà della famiglia Ferragamo di far conoscere alle nuove generazioni le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo, fondatore dell’azienda omonima, e le sue invenzioni nel mondo delle calzature, che lo hanno eletto uno dei grandi protagonisti del design e della moda del XX secolo.
Al fine di rendere dinamica la vita del museo, come lo è il mondo della moda, nel 2006 è stata decisa la formula di cambiare ogni anno i temi espositivi, che, partendo dall’esperienza di Salvatore Ferragamo, dalle sue creazioni e dai valori in cui ha creduto, permettano di coniugare il passato con la contemporaneità, coinvolgendo arte, architettura, design, storia sociale, filosofia e scienza.
Collezione Roberto Casamonti
La Collezione Roberto Casamonti ha sede nel cuore storico di Firenze, in Piazza Santa Trinita 1 (Via de' Tornabuoni).
Allestita al Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, la Collezione Roberto Casamonti si trova in un palazzo dall' architettura rinascimentale progettata nel 1520 da Baccio d’Agnolo. Nelle sue sale, la Collezione accoglie le opere realizzate dai grandi maestri dell'arte contemporanea proponendosi di organizzare mostre ed eventi multidisciplinari finalizzati a valorizzare il dialogo tra le arti.
Il percorso espositivo Casamonti è diviso in due sezioni: la prima comprende le opere realizzate dagli inizi del ventesimo secolo fino agli anni sessanta con artisti come Picasso, Chagall, de Chirico, Dalí, Kandinsky, Boccioni, Balla, Morandi, Burri, Fontana e tanti altri. La seconda accoglie lavori dagli anni settanta agli anni duemila realizzati da artisti del calibro di Miró, Basquiat, Warhol, Kapoor, Kiefer, Boetti, Abramović e molti altri.
Palazzo Strozzi
Palazzo Strozzi, con le sue imponenti facciate rivestite di pietra forte, è uno dei palazzi rinascimentali più significativi di Firenze, sede privilegiata di importanti mostre d'arte.
In una delle sale al piano terreno è allestita un'esposizione permanente che racconta la storia di Palazzo Strozzi. Venne ddificato dal1489 per conto di Filippo Strozzi, mercante tra i più facoltosi di Firenze, chelo volle più grande di palazzo Medici. La costruzione rimase incompiuta quando nel Cinquecento gli Strozzi, ribelli al dominio mediceo, caddero in disgrazia.
Il cortile, realizzato da Simone del Pollaiolo (il Cronaca), è circondato da archi che poggiano su colonne dai capitelli corinzi; vi si accede dagli imponenti portali che siaprono in tre direzioni (via Tornabuoni, via Strozzi, piazza Strozzi).
Il palazzo ospita Istituzioni culturali, tra cui l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, ma soprattutto la Fondazione Palazzo Strozzi, cuore dell'attività culturale: infatti le sale sono sempre sede di importanti esposizioni. Negli spazi del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, nei sotterranei del palazzo, si svolgono iniziative dedicate all'arte contemporanea.
Officina De’ Tornabuoni
Da oltre quattro generazioni l’Officina de’ Tornabuoni è specializzata nella creazione dei migliori prodotti naturali per la cura della pelle, profumi di aromaterapia e rimedi fitoterapici.
Con un vasto patrimonio botanico ed una straordinaria eccellenza nell’artigianato, la storica casa fiorentina rappresenta un gioiello raro che si è guadagnato una clientela internazionale esigente e fedele, pur rimanendo tenace alla sua identità ed ai suoi principi artigianali.
L’antica spezieria si trova nel cuore del centro storico di Firenze sulla prestigiosa Via Tornabuoni all’interno del quattrocentesco Palazzo Larderel.
Un luogo unico dove l’aria è intrisa di storia, di Rinascimento, di arte e di alto artigianato.
Un’antica spezieria dove poter sperimentare, direttamente dalla produzione artigianale certificata, gli efficaci trattamenti naturali per la pelle, i rimedi fitoterapici, le fragranze di aromaterapia e le tisane biologiche.
La produzione è al 100% realizzata in Toscana e riconosciuta per l’alta qualità ed eccellenza artigiana. Un moderno laboratorio ed il know-how interno, nell’impegno di rendere eccezionale ogni preparazione, consentono il controllo completo su ogni fase del processo.
Ogni creazione è il risultato di competenza, creatività indipendente ed alta manualità.
Museo Marino Marini
Il Museo Marino Marini, dedicato al celebre scultore italiano del Novecento, è ospitato nell’ ex chiesa di San Pancrazio, dove le linee rinascimentali si sposano con la ristrutturazione moderna.
Museo monografico, ospita 184 opere dello scultore Marino Marini (1901-1980), disposte secondo le indicazioni dell’artista nella scelta dei materiali e dell’illuminazione naturale degli ambienti. Le opere sono state realizzate fra il 1916 e il 1977. Il percorso, articolato sui diversi livelli degli spazi della chiesa, comprendesculture in bronzo e in cemento, di dimensioni molto diverse, gessi policromi e tele, ritratti e disegni. Nella cripta si tengono periodicamente mostre dedicate a vari artisti del Novecento e contemporanei.
All'interno del percorso espositivo si trova anche ilTempietto del Santo Sepolcrodi Leon Battista Alberti, un'opera rinascimentale con preziosi intarsi marmorei, ricca di significati allegorici.
Il merlo bags
Il Merlo Bags vi presenta le borse di pelle interamente fatte a mano a Firenze dall’artigiana giapponese Kyoko Morita.
Il design raffinato, ma divertente, esalta il fascino di chi le indossa.
Le sue borse di alta qualità, cucite a mano punto per punto, vi riempiranno la vita di ogni giorno.
Casa Galleria
Le architetture liberty a Firenze sono localizzate quasi sempre fuori dal centro storico. Fa eccezione la casa galleria di Borgo Ognissanti, disegnata da Giovanni Michelazzi per la committente Argia Marinari Vichi nel 1911.
Stretto fra due palazzi più antichi, l'edificio si inserisce nel tessuto urbano con le eleganti linee curve della facciata, le raffinate ringhiere e una grande apertura rotonda, collocata all'ultimo piano.
Cenacolo di Ognissanti o del Ghirlandaio
Il Cenacolo che si trova nel refettorio della Chiesa di san Salvatore a Ognissanti fu affrescato nel 1488 da Domenico Ghirlandaio con la scena dell’Ultima Cena. Questo è uno dei numerosi affreschi di grande valore che a Firenze adornano le sale-refettorio dei conventi dei principali ordini cittadini, in questo caso i frati Umiliati.
Nell'antico refettorio del convento si conservano ancora gli antichi lavabi, il portale e un’Annunciazione degli inizi del Quattrocento. Inoltre nel Cenacolo è esposta anche la sinopia ovvero il disegno preparatorio del dipinto, staccata dopo i restauri,
Attraverso il chiostro, con affreschi del Seicento raffiguranti le Storie della Vita di San Francesco, si accede alla chiesa dove si possono ammirare altre due opere del Ghirlandaio: un San Girolamo e una Madonna della Misericordia.
Mari Yoshida
Firenze è la capitale del Rinascimento. Qui vivono arti e stili antichi sviluppati nei secoli. Di queste arti fa parte lo sbalzo ed il cesello che Mari e Giulianocontinuano a mantenere e rinnovare, dando vita a nuove creazioni, seguendo i propri istinti e spinti dalla curiosità e dall’attenta osservazione della natura.
Nella bottega fiorentina, in Borgo Ognissanti, Mari e Giuliano realizzano opere su misura, dedicate e personalizzate. La maestria di questo crogiuolo permette che si fonda la creatività dei maestri artigiani con il desiderio del cliente.
GF 89 Giuseppe Fanara
Giuseppe Fanara lavora nella sua bottega artigiana del cuoio nel centro storico di Firenze da oltre 30 anni, un luogo pieno di passione per la tradizione della pelletteria classica e l'antica lavorazione del “Cuoietto Fiorentino”, tecnica che esalta la malleabilità del cuoio e la brillantezza dei colori data dalla lucidatura a mano con il bussetto, antico attrezzo da calzolaio.
Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella
L'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è una delle farmacie più antiche nel mondo; ha origine nel XIII secolo, per opera dei frati domenicani che in quel epoca si stabilirono a Firenze e dove iniziarono l'attività di assistenza medica ai confratelli infermi per poi passare intorno all'anno 1381 alla ideazione di preparati curativi quali l'Acqua di Rose, considerato in quei tempi sia un efficace disinfettante di ambienti (specialmente durante le pestilenze) sia un blando medicinale da diluire con il vino o per ingerire delle pillole.
L'anno di fondazione di questa antica farmacia, tuttavia, si fa risalire al 1612 perché da quell'anno fu dato ancora maggiore impulso allo studio relativo alla preparazione dei medicinali dando così inizio a nuove esperienze farmaceutiche che resero famosa la farmacia domenicana. Direttore della farmacia in quell'anno era Fra Angiolo Marchissi, abile studioso di chimica e noto alchimista ("arte" molto considerata in quei tempi) il quale contribuì in modo decisivo, attraverso la elaborazione di nuovi efficaci prodotti, ad accrescere la fama della farmacia, tanto da poter denominare la stessa, per disposizione del Granduca di Toscana "Fonderia di Sua Altezza Reale".
Molte essenze e profumi sono ancora realizzati con formule studiate nel Rinascimento per Caterina de' Medici. Curiosa la storia dell'Acqua di Colonia portata da Caterina a Parigi con il nome di "Acqua della Regina". Alla fine del XVII secolo, a Colonia in Germania, G.P. Feminis ne iniziò la fabbricazione con il nome di Acqua di Colonia in omaggio a questa città. Altre famose preparazioni includono l'Aceto Aromatico o dei Sette Ladri (XVII secolo) utile da annusarsi in caso di deliquio e l'Acqua di Santa Maria Novella (conosciuta come Acqua Antisterica per la sua azione sedativa e antispasmodica) formula del 1614 elaborata dallo stesso Fra Angiolo Marchissi. Tra i liquori famosissimi sono l'alkermes, il Liquore Mediceo e l'Elisir di Edimburgo (pregiato amaro).
Particolarmente rinomata è, altresì, l'erboristeria; attraverso lo studio, infatti, di antiche formule dei frati domenicani si è potuto realizzare esclusivi prodotti a base di piante ed erbe officinali coltivate con metodi naturali e senza uso di pesticidi. Da sempre, in questa antica "Officina" si è continuato e si continua tuttora ad inventare nuovi ed esclusivi prodotti molto apprezzati in tutto il mondo. Rimane famoso, tra questi, il profumo creato solo ed esclusivamente per la Regina d'Inghilterra, Elisabetta II, in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Nel complesso di via della Scala, oggi, si svolge solo la vendita dei prodotti mentre la produzione degli stessi si è spostata in uno stabilimento in via Reginaldo Giuliani, che è possibile visitare e nel quale si tengono corsi per gli universitari della Facoltà di Farmacia.
Veramente notevoli sono gli ambienti che accolgono la sede di via della Scala: i soffitti sono decorati con affreschi della prima metà dell'Ottocento, come del 1840 sono i pavimenti in marmo. Decorano le stanze 40 vasi originali del 1600, mentre gli arredi risalgono al periodo che va dal 1700 al 1840.