Il sito ufficiale del turismo del Comune e della Città Metropolitana di Firenze
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Ideale nel giorno della festa di San Valentino ma percorribile in qualunque momento, basta che ci sia l'amore: ecco un itinerario romantico a e intorno a Firenze, dove la bellezza della città è motivo ispiratore dell'amore e non solo lo sfondo di un banale selfie.
Sicuramente ammirare Firenze dall'alto è il modo migliore per apprezzarne l'armoniosa bellezza. Suggeriamo quindi alcuni bellissimi luoghi panoramici, dove in compagnia della persona amata sarà veramente dolce guardarsi intorno.
Uno dei luoghi "alti" più apprezzabili è il Giardino Bardini: qui ci sono due spot romantici, uno è la panchina con vista, posizionata su una curva del viale carrozzabile, da cui si gode un'impagabile vista su San Miniato al Monte e le colline. L'altro punto amatissimo è la pergola di glicine, purtroppo fiorita solo alcune settimane l'anno - di solito fra aprile e maggio. Per un bacio al profumo.
Un secondo punto panoramico da tuffo al cuore è sicuramente la balaustra sulla scalinata che conduce alla chiesa di san Miniato al Monte: anche da qui la vista è straordinaria e l'elegante chiesa romanica si trova alle vostre spalle.
In posizione sottostante al già panoramicissimo piazzale Michelangelo ecco un altro luogo molto amato dai visitatori, sia in coppia che no: il Giardino delle Rose è aperto tutto l'anno ma dà il meglio di sé quando le piante di rose e non solo sono in fiore. L'aspetto romantico è enfatizzato anche dalle statue dell'artista Folon.
Uscendo dal centro storico si consigliano un paio di luoghi: il giardino degli Orti del Parnaso con ingresso sia da via Trento che dal sottostante Giardino dell'Orticoltura: un parco con vista sul centro città; e l'immancabile "terrazza" di Bellosguardo, che come dice il nome offre scorci su Firenze lato Oltrarno, circondati da ville e giardini storici.
Comune di Firenze
ll giardino Bardini è uno dei più affascinanti giardini fiorentini, sulla riva sinistra dell'Arno, con straordinari affacci sulla città. Sulla sommità, nel punto più panoramico, si trova Villa Bardini, spesso sede di importanti mostre.
Il giardino deriva dallaricomposizione ditre proprietà diverse ancora oggi riconoscibili: la grande scalinata barocca centrale che conduce al Belvedere, il bosco all’inglese e la parte agricola, a contatto con le mura medievali della città. Celebre il pergolato di glicine, un must nel periodo della fioritura!
Solo nell’Ottocentole proprietà vennero riunite e dopo un periodo di abbandono il giardino e la villa Manadora furono acquistati dall’antiquario Stefano Bardini - a cui è intitolato il vicino e omonimo museo, che fu la sua show-room - il quale restaurò il complesso e arricchì il giardino con elementi decorativi nel gusto eclettico di fine secolo.
La basilica di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico in Toscana. Verso il 250 l’imperatore Decio fa decapitare Miniato, che era cristiano. E’ probabile che in questo luogo venga eretto un primo santuario sulla tomba. Nel 1018 le reliquie di Miniato vengono sepolte nella cripta appositamente costruita.
La facciata si divide in tre sezioni ed è decorata con marmi bianchi e verdi, che formano interessanti ed eleganti disegni geometrici. L’interno è scandito da colonne, ornate da capitelli classici e bizantini. Al centro della navata la Cappella del Crocifisso è di Michelozzo. Interessante anche la Sagrestia, con affreschi di Spinello Aretino. La visita si completa con la Cripta dell’XI secolo e il Presbiterio, sopraelevato e diviso in tre navate.
Il Giardino delle Rose, posizionato al di sotto di piazzale Michelangelo, è un vero e proprio balcone sul centro storico, la cui vista ha poco da invidiare a quella mozzafiato che si vede da Forte Belvedere.
Aperto tutto l'anno, dà veramente spettacolo quando le oltre mille varietà di rose, di cui circa 350 molto antiche, fioriscono. Inoltre le opere dell’artista belga Folon lo valorizzano: si può guardare, attraversolagrande valigiaPartir, il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio. Ci si può riposare accanto all'uomo di Folon sulla panchina, fuori dal tempo di Je me souviens; si accarezza Chat, il gattone addormentato sull’erbatra i cespugli di rose. Infine, insieme a l’Envol, si può ancora una volta spiccare il volo su Firenze e rimirarla dall’alto.
Nel giardino si trova anche un... angolo di Giappone! Il giardino giapponese è stato donato al Comune di Firenze dalla città gemellata di Kyoto.
Nel 1854 viene costituita la Società Toscana d'Orticultura. Le prime piante madri furono donate da illustri orticoltori e agronomi toscani, dal Museo di Fisica e Storia Naturale e dal Giardino dei Semplici di Firenze. Nella seconda metà dell'Ottocento il giardino si ingrandisce e Giacomo Roster progetta il grande tepidario, inaugurato nel 1880. La loggetta Bondi dell'architetto Castellucci è del 1911.
Il comune di Firenze acquista il giardino nel 1930 e lo destina a parco pubblico. Nel 1990 nella parte alta e più panoramica viene completata la fontana a forma di serpente con decorazioni polimateriche su progetto di Marco Dezzi Bardeschi.
All’interno del giardino c’è anche un’area giochi attrezzata per bambini.