
Passeggiando a San Salvi
Il nome di San Salvi evoca nella maggior parte dei fiorentini - oltre alla zona del Quartiere 2 nei pressi dell’antico, omonimo complesso religioso – soprattutto quell’ampia area verde in cui si trovava il Manicomio di Firenze, fondato nel 1890 e definitivamente chiuso nel 1998.
Grazie alla Compagnia Teatrale Chille de la balanza, che da anni ha come principale missione la valorizzazione della memoria e storia di questo luogo, è stato realizzato un percorso che, partendo dal Cenacolo di San Salvi (dove si ammira l’Ultima Cena affrescata da Andrea del Sarto intorno al 1520) si conclude proprio nell’area dell’ex Manicomio; un percorso che mira, peraltro, a coniugare l’arte classica con l’art brut-irregolare prodotta all'interno del manicomio, Se l'arte "irregolare" di Francesco Romiti è stata recentemente riscoperta, tanti altre personalità dell'arte e della cultura hanno vissuto a San Salvi - oppure frequentato, come lo stesso Ottone Rosai - tra cui Venturino Venturi (pittore-scultore-illustratore) ed il grande poeta Dino Campana.
Da una serie di visite guidate è stato realizzato un interessante docu-film - ricco di immagini di repertorio: foto d’epoca, documenti inediti - che ci permette di conoscere meglio questo angolo di città a volte dimenticato. E' presente anche Il video del 1978 della Festa per l’apertura al pubblico di quest’area, pochi giorni prima della celebre Legge Basaglia che avrebbe decretato la fine dei manicomi.
Il docu-film vuole essere un invito a scoprire questa zona anche attraverso un percorso architettonico (si deve a Giacomo Roster, lo stesso del Tepidarium del giardino dell’Orticoltura, il progetto ottocentesco che comprende il blocco centrale, Villa Fabbri, i numerosi padiglioni) e uno paesaggistico-ambientale (sono oltre 900 gli alberi presenti nell’area, tra i quali spicca un monumentale cedro del Libano).
Per facilitare la visita “in presenza”, in autonomia, è possibile farsi guidare accedendo al video tramite i numerosi QR code presenti lungo tutto il percorso, oppure attraverso l’app Coded4Walking scaricabile gratuitamente da Google Play.
Guarda il video attraverso questo link.
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Area San Salvi
Il complesso di San Salvi nacque nel 1890 in sostituzione del vecchio ospedale psichiatrico fiorentino di San Bonifazio in via San Gallo.
Voluto fortemente dallo psichiatra Tamburini, del progetto fu incaricato l’architetto Giacomo Roster, lo stesso del Tepidarium in via Bolognese. Nel 1978 per ottemperare alla legge Basaglia il manicomio fu chiuso. I padiglioni dell'ex ospedale psichiatrico, immersi nel verde di un parco di bellissimi alberi, sono ora sede di una scuola e dell'Azienda Sanitaria.
Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
Il percorso del Cenacolo e Museo di Andrea del Sarto a San Salvi occupa gli ambienti cinquecenteschi dell’antico monastero vallombrosano di San Salvi e prende nome dalla splendida Ultima Cena affrescata da Andrea del Sarto (1551-1526).
A corollario di questo capolavoro, in parte ispirato al Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano, una serie di grandi pale d’altare di pittori toscani del Cinquecento, contemporanei di Andrea del Sarto, "pittore senza errori"; tra queste anche opere giovanili del Pontormo, suo allievo, e il notevole monumento funebre a San Giovanni Gualberto (fondatore dell’Ordine dei Monaci Vallombrosani), opera di Benedetto da Rovezzano.
L'Ultima Cena di Andrea del Sarto fa parte dell'itinerario dei Cenacoli fiorentini.