
Un tuffo nel Medio Evo
Un itinerario che invita a Immaginarsi Firenze prima della fioritura del Rinascimento. Nel Medio Evo la città aveva un aspetto molto diverso, in parte perduto, in parte ancora leggibile, per farci scoprire in quale ambiente si muovessero gli uomini e le donne di quel tempo.
Immaginiamoci quindi una città "densa", stretta fra mura e priva di piazze, che solo grazie alla prima cinta comunale, costruita tra 1173 e 1175, inizia ad allargarsi oltre il perimetro delle vecchie mura romane e carolinge. C'è la vecchia cattedrale Santa Reparata e anche il Battistero ma non svetta nessuna Cupola
La seguiamo nell' espansione con le cattedrali gotiche, le case torri che si innalzano e si consorziano, fino a trasformarsi in palazzi, con le industrie che nascono lungo il fiume Arno.
Il cuore politico della città, il Palazzo dei Priori dove si svolge la vita comunale, è anch'esso una versione ridotta di quello che oggi ammiriamo come Palazzo Vecchio.
In questo itinerario vi invitiamo a scoprire i luoghi della Firenze medievale, ad addentrarvi nelle strade strette ancora intrise della sua storia e ad alzare gli occhi verso le torri che ancora restano a testimoniare una Firenze che c'era e ancora si lascia vedere.
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Palazzo Vecchio - Quartieri Monumentali
Palazzo Vecchio è il monumento simbolo della città e, da oltre sette secoli, sede del suo governo; reca testimonianze straordinarie di tutte le fasi salienti della storia e dell’arte di Firenze. Si affaccia, con la sua imponente mole, su piazza della Signoria.
I Quartieri monumentali costituiscono il cuore del percorso museale e comprendono una serie di ambienti, a partire dal grandioso Salone dei Cinquecento (con una decorazione che celebra Firenze, e in particolare la dinastia medicea a seguito dell'avvento del Granduca Cosimo I), su cui si affaccia il prezioso Studiolo di Francesco I. Poco oltre è la Sala dei Duecento.
Ai piani superiori si ammirano: la Sala dei Gigli, la Sala dell’Udienza, nonché i cosiddetti Quartieri Medicei (Quartiere di Eleonora di Toledo e Quartiere degli Elementi). Di notevole interesse anche la Sala del mappamondo (o del Guardaroba), con antiche mappe geografiche e la Cancelleria, che fu l'ufficio di Niccolò Machiavelli nel corso della prima Repubblica Fiorentina.
Le decorazioni dei vari ambienti furono realizzate tra Quattro e Cinquecento ad opera di importanti artisti, tra i quali Ghirlandaio, Bronzino,Vasari.
Lungo il percorso museale sono collocati alcuni capolavori della scultura del Rinascimento: il Genio della Vittoria di Michelangelo (Salone dei Cinquecento), il gruppo bronzeo della Giuditta e Oloferne di Donatello (Sala dei gigli), il Puttino del Verrocchio (quello nel cortile di Michelozzo, ingresso principale del Palazzo, è una copia).
Completa il percorso museale di Palazzo Vecchio la Torre di Arnolfo, con panorama mozzafiato dalla sommità.
Tutti i bambini che vengono a Firenze dovrebbero farsi portare a Palazzo Vecchio.
Mus.e organizza ogni giorno, su prenotazione, delle attività per le famiglie con bambini di diverse fasce di età, a partire dai 4 anni in su.
Per una divertente visita in autonomia è possibile noleggiareun Kit Famiglie (consigliato per bambini dai 6 anni) con una mappa ed altri oggetti utili ad una visita del Palazzo o del centro storico all’insegna della conoscenza, della meraviglia e della condivisione.
Palazzo Gucci - Gucci Galleria
Era il 1921 quando Guccio Gucci fondò la sua azienda e il primo negozio a Firenze, inseguendo un sogno e una visione che vivono ancora oggi. La Gucci Galleria, situata nell'antico Palazzo della Mercanzia di piazza della Signoria, rende omaggio all'archivio Gucci con le storiche campagne pubblicitarie, un focus sulle lavorazioni artigianali e oggetti vintage. Il riallestimento museale è stato curato dal critico Maria Luisa Frisa.
L'area espositiva è distribuita su due piani: si apre con la sala Guccification, dedicata alla doppia G della Maison, poi prosegue nelle sala Paraphernalia, dedicata ai codici della Maison, e Cosmorama, che racconta la storica clientela Gucci.
Al secondo piano della galleria le due sale De Rerum Natura richiamano i musei di storia naturale e per finire Ephemera, sala in cui è possibile ripercorrere la storia di Gucci attraverso oggetti, video e ricordi della Maison fiorentina.
Il percorso del museo viene completato da una boutiquecon articoli unici e dal ristorante 'Gucci Osteria da Massimo Bottura', chef premiato con tre stelle Michelin.
Museo del Bargello
Il Museo Nazionale del Bargello è un luogo di straordinario interesse. All'interno del suggestivo palazzo medievale conserva una collezione, unica al mondo, di scultura italiana prevalentemente del Rinascimento (capolavori di Donatello, Michelangelo, Verrocchio, Della Robbia), ma anche del Manierismo e del Barocco.
L'edificio venne costruito a partire dal 1255, come Palazzo del Capitano del Popolo; in epoca medicea divenne sede del Bargello (Capo delle guardie che presiedevano all’ordine pubblico) e fu successivamente trasformato in prigione.
Nell’Ottocento il palazzo, a seguito di un restauro filologico, venne adibito a museo: il primo museo nazionale dello Stato unitario.
Al piano terreno, a fianco dello splendido cortile, si trova la Sala del Cinquecento con una serie di sculture di Michelangelo (Bacco, Tondo Pitti, Bruto e David-Apollo) e opere di Sansovino, Giambologna e Cellini.
Il salone duecentesco al primo piano accoglie capolavori di Donatello, tra cui il David e il San Giorgio, e di scultori del primo Rinascimento fiorentino come Luca della Robbia e Desiderio da Settignano; qui sono esposte anche le due versioni delle formelle, realizzate da Ghiberti e Brunelleschi che raffigurano il Sacrificio di Isacco, realizzate nel 1401 per il concorso per la seconda porta del Battistero.
Al secondo piano si trovano sculture toscane della seconda metà del Quattrocento, tra le quali la celebre Dama col Mazzolino del Verrocchio nonché opere di Rossellino, Pollaiolo e altri. Piccolo capolavoro barocco è il busto di Costanza Bonarelli del Bernini.
Nel ciclo di affreschi giotteschi della Cappella del Podestàfigura uno dei più antichi ritratti di Dante Alighieri.
Le collezioni del museo comprendono la Collezione Carrand, ovvero un' importante raccolta di arte minore gotica e rinascimentale (avori, oreficerie, ceramiche, armi, bronzetti e medaglie), oltre a un panorama completo della maiolica italiana a partire dal Quattrocento; notevoli anche le sale dedicate alle terrecotte invetriate dei Della Robbia e la nuova Sala islamica, riallestita con la Sala delle maioliche.
Badia Fiorentina (Santa Maria Assunta)
Situata nel cuore della città antica, davanti al Bargello, è il monastero benedettino più antico della città. Fu fondata nel 978 dalla madre del marchese Ugo di Toscana, Willa. Nel 1285 la chiesa subì un radicale rifacimento in stile gotico ad opera di Arnolfo di Cambio, che ne cambiò l'orientamento con l'abside verso via del Proconsolo.
L'interno della chiesa, ulteriormente trasformata nel Settecento, presenta una sovrapposizione di stili e strutture; vi si trovano opere pregevoli, tra cui l’Apparizione della Madonna a San Bernardo, opera di Filippino Lippi e i monumenti funebri a Bernardo Giugni e a Ugo di Toscana di Mino da Fiesole.
Il Chiostro degli Aranci fu realizzato intorno al 1435 su progetto di Bernardo Rossellino. Al piano superiore sono ancora visibili gli affreschi con storie della Vita di San Benedetto, attribuiti al “Maestro del chiostro degli Aranci”.
Museo Casa di Dante
La casa, ricostruita ai primi del Novecento dove sorgeva la dimora degli Alighieri, documenta la vita a Firenze al tempo di Dante (1265-1321), massimo poeta, Padre della lingua italiana e autore della Divina Commedia.
Da giugno 2020, il museo ha un nuovo allestimento tecnologico e multimediale che consente di scoprire in modo coinvolgente e interattivo la vita e l’opera del sommo poeta. All’interno della sua casa il visitatore incontrerà Dante uomo, Dante soldato, Dante politico, Dante Poeta e la sua Firenze. Un viaggio multisensoriale guidati dalle più avanzate tecnologie come stanze immersive, video mapping e realtà virtuale.
Acme del percorso di visita è la Sala 7, dove è allestito uno spettacolo immersivo L’Amor che muove il sole e l’altre stelle che, attraverso suggestioni visive e sonore, permette di affiancare Dante nel suo viaggio ultraterreno. Il museo propone inoltre laboratori didattici e visite guidate per scolaresche e famiglie con bambini e ragazzi che permettono di avvicinarsi alla figura di Dante e alla storia medioevale in modo creativo e divertente.
Lapide Dantesca: case dei Cerchi
…LA PORTA, CH'AL PRESENTE È CARCA DI NUOVA FELLONIA, DI TANTO PESO, CHE TOSTO FIA IATTURA DELLA BARCA
DANTE, PARAD., XVI, 94 – 96
La frase è recitata da Cacciaguida, avo di Dante che gli descrive la Firenze della sua epoca: si riferisce in particolare a questa zona, nei pressi di Porta San Piero, in cui s’insediarono nuovi abitanti provenienti da fuori città, i quali - secondo il pensiero di Dante - in qualche modo snaturarono gli antichi valori.
La famiglia dei Cerchi, una delle più ricche famiglie dell’epoca, comprò alcune case nella cerchia antica di Firenze confinanti con quelle dei Donati, con i quali nacquero presto aspre contese: la lotta fra queste due famiglie è una delle cause della divisione fra guelfi neri e guelfi bianchi.
Torre della Pagliazza - Piazza Santa Elisabetta
La Torre della Pagliazza è una delle strutture più antiche della città di epoca medievale, e l'unica torre a pianta circolare.
Utilizzata nel Medioevo come carcere femminile, fa parte dell'Hotel Brunelleschi.
Chiesa e Museo di Orsanmichele
Quasi a metà di via Calzaiuoli, la strada ad alta densità turistica che collega piazza del Duomo con piazza della Signoria, c'imbattiamo in un edificio straordinario, dalla forma inconsueta e impreziosito all'esterno da numerose statue: è il complesso di Orsanmichele.
Originariamente concepito come granaio comunale (nel pressi di un Orto intitolato a San Michele Arcangelo) venne successivamente trasformato in chiesa; la loggia a piano terreno fu chiusa alla fine del Trecento, e l'interno impreziosito dal grande tabernacolo in marmi e mosaici, opera trecentesca di Andrea Orcagna arricchita dalla Madonna con Bambino dipinta da Bernardo Daddi.
I quattro lati dell'edificio sono caratterizzati da numerosi tabernacoli, prevalentemente realizzati dalle medievali corporazioni di arti e mestieri: le varie nicchie contengono altrettante sculture (perlopiù copie) raffiguranti i rispettivi Santi protettori. Si tratta essenzialmente di opere del primo Rinascimento (Donatello, Ghiberti, Verrocchio); molti degli originali di queste statue - con l'eccezione del San Giorgio di Donatello, custodito al Bargello - si trovano all'interno del Museo di Orsanmichele ricavato aisuperiori dell'edificio (acessibile dal vicino Palazzo dell'Arte della Lana), da cui si può ammirare un panorama inconsueto della città.
Palagio di Parte Guelfa
Il Palagio di Parte Guelfa risale all'inizio del Trecento nel nucleo originale, ampliato nel corso del Quattrocento.
Dalla Cronica di Giovanni Villani è noto che nel 1267 la Parte Guelfa, fazione dominante in città, non possedeva ancora una propria sede e svolgeva le proprie riunioni nella Chiesa di Santa Maria sopra Porta (oggi sede della Biblioteca del Palagio).
Fu proprio lì accanto che i Capitani edificarono il palazzo dove riunire i Magistrati, il palazzo restò centrale fino alle demolizioni di Firenze Capitale, che lo risparmiarono, anche se gli interventi di restauro di gusto neo medievali furono pesanti e sono quelli più evidenti: la grande bifora in facciata, la merlatura quadrata (Guelfa) e la scaletta coperta.
Sfuggì anche alle mine tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, ed è un edificio importante per la Firenze storica. Sede del Calcio Storico Fiorentino, i saloni vengono concessi dal Comune di Firenze per eventi o convegni.
Museo di Palazzo Davanzati
Il Museo di Palazzo Davanzati, anche conosciuto come "Museo dell'antica casa fiorentina", è collocato in un edificio costruito verso la metà del XIV secolo dalla famiglia Davizzi (passato successivamente ai Davanzati), che rappresenta una fase di transizione fra la casa torre e il palazzo rinascimentale. Costituisce un esempio straordinariodi abitazione fiorentina del Trecento.
I locali sono distribuiti intorno a un cortile centrale. Al primo piano si trova il salone madornale (materno) di gusto monumentale. Le camere da letto sono dotate di servizi igienici, mentre la cucina era situata all'ultimo piano per evitare la diffusione dei cattivi odori. C'è inoltre una tra le più ricche collezioni d'Italia, di merletti esposti in una sala dedicata, al terzo piano.
Di notevole interesse, oltre all’architettura degli interni, sono le decorazioni murali a motivi geometrici, tipiche dell’epoca. Mobili, dipinti, arazzi e oggetti di uso domestico (dal XIV al XVI secolo) ricostruiscono l’arredamento e l'atmosfera di un'antica casa patrizia fiorentina. Sono visibili anche numerosi dipinti, con soggetti profani e religiosi, sculture e una collezione di ceramiche e maioliche provenienti da varie manifatture.









