I video selezionati intrecciano osservazione, meditazione e paesaggio, componendo una narrazione visiva che mette in dialogo modernità e tradizione, sacralità e vita quotidiana. Ogni opera segue il ritmo lento dell’ascolto e della permanenza, invitando lo spettatore a una visione attenta e prolungata.
Queste immagini si trasformano in dispositivi poetici capaci di aprire nuovi spazi di interpretazione, espandendosi oltre le imponenti arcate della Sala d’Arme e instaurando un confronto sensibile con l’architettura che le accoglie. Il tempo, così dilatato, diventa materia stessa dell’esperienza.
Le opere di Che Jianquan offrono inoltre uno sguardo acuto sulla società cinese contemporanea, riportando alla luce aspetti spesso trascurati e stimolando riflessioni su temi sociali che attraversano il presente.