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polittico badia

Giotto a Firenze

Arte & Cultura

Questo itinerario ci porterà alla scoperta di tutte le opere di Giotto presenti a Firenze. La città in cui il grande pittore, che rivoluzionò la pittura fra Duecento e Trecento, visse per lunghi anni lasciandoci un’eredità culturale di inestimabile valore.

Giotto, allievo di Cimabue, divenne in breve tempo un vero e proprio mito artistico e culturale della sua epoca e lasciò i segni di un’arte profondamenteinnovativa acquisendo il senso dello spazio, del volume e del colore. 

Sarà preso a modello dai più grandi pittori del Rinascimento, come Masaccio e Michelangelo, che non a caso si formarono sui suoi dipinti, in particolare gli affreschi nella Basilica di Santa Croce.

Giotto morì a Firenze nel1337 e fu sepolto inSanta Reparata, l’attuale cripta della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

 

Crediti fotografici

Comune di Firenze

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Madonna di San Giorgio alla Costa

La Madonna col Bambino di San Giorgio alla Costa è considerata la più antica tavola eseguita in piena autonomia da Giotto. Fu realizzata, probabilmente intorno al 1290, per la chiesa fiorentina di San Giorgio alla Costa ed è oggi conservata nel Museo dell’Opera del Duomo. Si tratta di una tempera su tavola con fondo oro. Originariamente la tavola doveva essere cuspidata, come di norma nel Duecento, venne successivamente segata su tutti i lati, in particolare su quello superiore dove venne sagomata una forma ad arco. Riposta per anni in un deposito nei pressi della chiesa di Santo Stefano al Ponte, venne gravemente danneggiata dall'attentato di via dei Georgofili del 1993. E' stata sapientemente restaurata dall'Opificio delle Pietre Dure.
Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, Piazza del Duomo, 9, 50122 Firenze FI, Italia

Crocifisso di Santa Maria Novella

Sospeso, a metà della navata centrale, si ammira questo grandioso crocefisso che rivoluzionò la tradizionale iconografia del soggetto. Giotto raffigura un Cristo umano, realmente sofferente sotto il peso del dolore e della forza di gravità. Una raffigurazione in linea con la nuova sensibilità religiosa che riconosce anche la dimensione terrena di Cristo. Straordinario il dettaglio delle mani. Ai lati sono raffigurati San Giovanni Evangelista e la Vergine.
Basilica di Santa Maria Novella, Piazza di Santa Maria Novella, 18, 50123 Firenze FI, Italia

Maestà di Ognissanti

Quest'opera è nota anche con il nome di Madonna col Bambino in Maestà. Su un ampio trono abilmente scorciato siede la Vergine con il bambino in grembo, circondata da una variopinta schiera di angeli e Santi. La Maestà, eseguita quando Giotto aveva già raggiunto grande notorietà ed era un pittore richiesto da committenti di tutta Italia, si distingue per il naturalismo con cui svolge questo tradizionale tema. Nelle vesti delle figure gli elementi decorativi sono ridotti al minimo per dare risalto alla plasticità dei corpi, modellati da luci e ombre.
Uffizi, Piazzale degli Uffizi, 6, 50122 Firenze FI, Italia

Polittico della Badia di Giotto

Il polittico della Badia di Giotto è uno dei massimi capolavori dell’artista, un’opera capitale nella storia dell’arte italiana. L’opera è composta da cinque scomparti a cuspide triangolare: in quello centrale è raffigurata la Madonna col Bambino, a mezza figura; nei laterali, da sinistra, sono rappresentati i Santi Nicola di Bari, Giovanni Evangelista, Pietro e Benedetto, anch'essi a mezza figura, e infine nelle cuspidi all’interno dei tondi i busti di angeli e, al centro, il Cristo benedicente. Il dipinto fu eseguito per la Badia Fiorentina, una delle chiese più importanti di Firenze, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV sec.
Uffizi, Piazzale degli Uffizi, 6, 50122 Firenze FI, Italia

Il Crocifisso di Ognissanti

L’opera era originariamente sul presbiterio, non lontana dall’altra opera di Giotto realizzata sempre per questa chiesa, la celebre Maestà conservata attualmente agli Uffizi. Al termine di un lungo restauro, l’opera è stata riconosciuta come autografa del grande pittore. Notevoli sono i dettagli della rappresentazione anatomica, ma anche l’espressione dolorosamente intensa del Cristo. Ai lati della croce, sono rappresentate le figure dolenti di Maria e Giovanni.
Chiesa di San Salvatore in Ognissanti, Borgo Ognissanti, 42, 50123 Firenze FI, Italia

Cappella Peruzzi

Giotto utilizzò la tecnica della pittura a secco per affrescare la Cappella Peruzzi che ad oggi risulta parzialmente leggibile a causa del deterioramento degli affreschi. Oltretutto il ciclo pittorico venne completamente imbiancato nel Settecento, e riscoperto solo nel 1840. Estremamente maturo, e calibrato, è il ritmo compositivo delle scene, nelle quali lo spazio è abitato da figure classicheggianti, dagli ampi panneggi che ne esaltano la volumetrica monumentalità; di grande efficacia è la rappresentazione delle quinte architettoniche in tralice orientate verso il punto di vista ideale dello spettatore. Le scene si leggono dall’alto al basso: sulla parete destra le Storie di san Giovanni Evangelista mentre sulla parete sinistra le Storie di San Giovanni Battista.
Basilica di Santa Croce, Piazza di Santa Croce, 16, 50122 Firenze FI, Italia

Cappella Bardi

La Cappella Bardi fu realizzata una decina d'anni dopo la vicina cappella Peruzzi, è considerata il testamento artistico del grande pittore. Le pitture a secco rappresentano episodi della vita di San Francesco e figure di santi francescani. Ciascuna parete mostra tre scomparti, divisi nella lunetta e due riquadri sui registri sottostanti. La lettura salta da una parete all'altra, dall'alto al basso. All'esterno, sopra l'arcone, si trova inoltre l'episodio cardine delle Stimmate di San Francesco.
Basilica di Santa Croce, Piazza di Santa Croce, 16, 50122 Firenze FI, Italia

Santo Stefano

Quest’opera dell’estrema maturità (1330 circa) faceva parte di un polittico (probabilmente realizzato dopo gli affreschi della Cappella Bardi). Il Santo, i cui sassi sulla testa alludono alla sua lapidazione, regge con la mano destra un libro preziosamente decorato; finemente decorata è anche la veste i cui panneggi sono resi con raro realismo.
Museo Horne, Via dei Benci, 6, 50122 Firenze FI, Italia

Cappella del Podestà

Straordinari gli affreschi realizzati da Giotto, nell’ultima fase della sua vita, all’interno delle sale dell’oggi Museo Nazionale del Bargello. Nella Sala di Michelangelo e della scultura del Cinquecento è possibile ammirare l’affresco raffigurante la Madonna in trono con le allegorie dei Sestieri fiorentini, in buono stato di conservazione. L’ampio ciclo pittorico, purtroppo frammentario, che decora la Cappella del Podestà fu portato a termine lo stesso anno della morte di Giotto, e vide l’ampio intervento degli allievi. Fra le varie scene raffigurate In questa cappella, dove sostavano i condannati a morte prima dell’esecuzione, sono raffigurate le Storie della Maddalena e il Giudizio Universale: in quest’ultima grandiosa rappresentazione, in particolare nel Paradiso, alcune figure (come il celeberrimo ritratto di Dante) sono considerate opera autografa, del periodo estremo, del grande pittore.
Museo Nazionale del Bargello, Via del Proconsolo, 4, 50122 Firenze FI, Italia

Campanile di Giotto

Nel 1334 Giotto subentrò nell’incarico di capomastro della fabbrica di Santa Maria del Fiore occupandosi, secondo il Vasari, prevalentemente del Campanile. A lui si deve la sovrintendenza sulla decorazione policroma e sul programma iconografico dei rilievi. Le formelle furono realizzate prevalentemente da Andrea Pisano, Alberto Arnoldi, Maso di Banco e rappresentano scene dell’Antico Testamento, i lavori dell’uomo, i pianeti, le Virtù, i Sacramenti. Alcuni critici ipotizzano l’intervento dello stesso Giotto nell’esecuzione dei disegni preparatori di alcune formelle. Giotto che rimase a capo del cantiere fino alla sua morte (1337), a lui succedette lo scultore e architetto Andrea Pisano.
Campanile di Giotto, Piazza del Duomo, 50122 Firenze FI, Italia