
Le Cure
In antichità, lungo il Mugnone, le curandaie si dedicavano alla “cura” delle tele di lino e canapa, che consisteva nel lavaggio e nello sbiancamento delle stesse. Nel quartiere, situato fuori dalle mura cittadine, proprio per la presenza del torrente, che forniva la quantità di acqua indispensabile, sorsero diverse attività per la lavorazione di corde e tessuti. L’attività prevalente praticata diede il nome al quartiere, denominato appunto Le Cure.
In seguito, l’area accolse diverse realtà artigianali che ebbero un importante valore economico per la città, quali la Fonderia delle Cure, il Mulino Biondi, la prima Galileo, la Società Anonima Les Tramways Florentins, il colorificio Romer, lo stabilimento tipografico Salani. Le Cure divennero quartiere residenziale in seguito all’ampliamento della città, con i lavori di risanamento di Firenze Capitale, progettati ed eseguiti da Giuseppe Poggi a partire dal 1864.
Nel 1896, i lavori di costruzione della ferrovia di Campo di Marte e della linea ferroviaria separarono idealmente la città dal quartiere. Merita fare un accenno al sistema di trasporto pubblico che Firenze ideò ed accrebbe a partire dal 1873. Il servizio di carrozze a cavalli, gestito dall’Impresa Generale degli Omnibus, fu sostituito, con il passare degli anni, dalle linee tranviarie, la cui gestione era in capo alla Società Anonima Les Tramways Florentins. Nei primi anni del 1880, le tranvie fiorentine si espansero fino ai territori vicini, Sesto Fiorentino, Castello, Prato, Rovezzano, Bagno a Ripoli, Settignano, Fiesole e il Chianti. Nel 1895 la tranvia a vapore copriva un tracciato di 92,782 Km, mentre quella a trazione animale 27,895 Km.
Oggi il sistema del sottopasso ferroviario di piazza delle Cure è diventato "tavolozza" per i numerosi street artist che decorano le pareti con le loro creazioni.
Un aspetto non secondario caratterizza e connota il quartiere de Le Cure, lo stretto rapporto con la natura circostante. Le Cure sorgono alle pendici delle colline che accolgono Fiesole, luoghi di pace e bellezza infinita, di ispirazione per artisti quali Telemaco Signorini, Silvestro Lega ed Odoardo Borrani. La natura e le opere architettoniche che vi sorgono - ville, giardini, monasteri, conventi, abbazie e chiese – coesistono armoniosamente, infondendo nei frequentatori un senso di misura ed equilibrio.
Itinerario realizzato all'interno del progetto europeo Crafts Code
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Antica Occhialeria
Nel 1956 Lucio Enrico Di Nardo, cultore ed appassionato di oggetti d'arte, avvia la sua attività di ottico e collezionista di occhiali d'epoca. In virtù della lunga esperienza, i suoi discendenti trasformano l'attività in un'autentica occhialeria artigiana, dove passato e presente si intrecciano, dando vita ad occhiali interamente rifiniti a mano.
La progettazione e la produzione degli occhiali su disegno del cliente sono interamente personalizzati.
L'Antica Occhialeria di Firenze inizia la sua attività nel 1981 nella vecchia Via San Gallo, in un ex modisteria di fine Ottocento. Gli arredi antichi sono stati risparmiati ed adattati ad una nuova destinazione d'uso che si occupa principalmente di ottica moderna e antiquaria. Grazie alla professionalità dei fondatori - ottici dal 1956 - e all'impegno lavorativo dei suoi collaboratori, l'Antica Occhialeria si è lentamente sviluppata in questi anni. Dal 2009, al vecchio locale si sono affiancate due nuove aree commerciali, dove hanno trovato posto sia l'attività di ottica tradizionale che quella di una vendita all'ingrosso di occhiali con marchio aziendale.
Nel vecchio locale, in un'atmosfera d'altri tempi, continua invece la vendita di occhiali d'epoca originali o di occhiali che ripropongono forme e stili dei modelli passati. Infine, per tutti gli occhiali antichi in vendita, l'Azienda è in grado di riprodurre lenti, sia da vista e che da sole, aventi la stessa tipologia geometrica del secolo scorso. Inutile dire che quest'ultima attività è rivolta principalmente ai collezionisti particolarmente esigenti e agli appassionati del vintage d'epoca.
L'Azienda e il punto vendita, anche se ubicati nella fascia dei viali, sono alquanto lontani dal centro e dagli itinerari turistici; tuttavia questa circostanza non ha scoraggiato quei compratori che desiderano acquistare un prodotto assolutamente inusuale. un secondo punto vendita si trova in piazza di Santa Maria Soprarno 1R, a poca distanza dal Ponte Vecchio.
Mercato rionale de Le Cure
In uno spazio recentemente rinnovato si svolge ogni giorno il mercato rionale de Le Cure.
Mercato alimentare e di generi vari
Pedani liutaio
Fin da piccolo appassionato di musica, Tommaso Pedani si dedica allo studio della composizione contemporanea. Alla Scuola di Liuteria – Bottega di Parma, sotto la guida del maestro Desiderio Quercetani ha appreso le tecniche e le competenze della tradizione liuteria italiana, realizzando due violini, un violoncello e una viola.
Dal 2015 ha avviato la sua attività a Firenze. Oltre alla riparazione e restauro di strumenti ad arco, continua ad approfondire la formazione, lo studio e la pratica del mestiere.
Aure di Lucia Liddo
Aure nasce dalla passione per le stoffe e i colori. Si producono due collezioni l'anno di capi di abbigliamento, tra cui risultano unici e speciali quelli dipinti a mano, come Artwear.
Vengono presentati con sfilate nel giardino dell'Atelier e poi, su ordinazione, si realizzano su misura e personalizzati. La confezione è sartoriale, i tessuti sono di alta qualità e i colori sono atossici e resistenti ai lavaggi.
Made in Sipario
Made in Sipario è una cooperativa sociale i cui artigiani sono "Artisti Speciali": giovani adulti con disabilità mentale che da anni si stanno formando nella decorazione di carta, legno, ceramica e tessuto.
La mission della cooperativa è proprio quella di formare e integrare al lavoro questi ragazzi in modo che possano sviluppare le proprie competenze e integrarsi nella società.
Ombretta Maffei
Ombretta Maffei, dal 1978, nella sua sartoria confeziona abiti su misura, da cerimonia di altissima qualità per donna. Si è costantemente impegnata nella ricerca di tecniche di lavorazione sempre nuove e personalizzate.
Crea per le sue clienti abiti unici interamente realizzati a mano, secondo la tradizione sartoriale, utilizzando solo tessuti naturali di alto pregio. Un percorso professionale e artigianale che oggi condivide con la figlia Beatrice.
Divina essentia
Quando il lusso diventa naturale, biologico e sicuro. Divina Essentia è specializzata nel settore della cosmetica aromaterapica e dermocosmesi naturale. Tutti i prodotti vengono imbottigliati uno ad uno presso il laboratorio alle pendici delle montagne, specializzato in cosmetica naturale e biologica.
Le formulazioni della dottoressa Barbara Burroni, biologa esperta in medicina naturale, contengono unicamente materie prime di altissima qualità.
Peroni Firenze
Dal 1956 produciamo e decoriamo creazioni in cuoio artistico fiorentino 100% fatte a mano a Firenze, utilizzando cuoio conciato al vegetale in Toscana, colorato e lavorato secondo l'antica tradizione fiorentina.
Parco di Villa Il Ventaglio
Il parco di Villa il Ventagliofu concepito in origine come parco privato della villa costruita dal 1839 al 1853 dall’architetto Giuseppe Poggi per la famiglia Archinto.
Dal gusto tipicamente romantico, vede anche la realizzazione di un laghetto , con isoletta e ponticello. Il grandestradone carrozzabileche conduce alla villa anticipa soluzioni successivamente adottate dallo stesso Poggi nel Viale dei Colli.
Mode Liana
La storia di Mode Liana ha inizio a Firenze nel 1972 quando i genitori, Rolando e Liana, decisero di rilevare la ditta dove Rolando aveva lavorato per più di venticinque anni, Il Fiore Artigiano.
Oggi la famiglia produce cappelli di modisteria e tanti altri accessori per gli sposi, la cerimonia e l’abbigliamento elegante, cinema e teatro, tutti fatti a mano dalle modiste professioniste e realizzati a Firenze.
Bacati Stefano
Stefano Bacati è un restauratore e nel suo laboratorio artigianale realizza oggetti d’arredamento e decorazioni di diverso genere, secondo gli stili che più hanno caratterizzato il Rinascimento Fiorentino e l’arte toscana.
Badia Fiesolana
Antica cattedrale di Fiesole, intitolata ai Santi Pietro e Romolo e prima sede episcopale della Diocesi, fu restaurata da Cosimo dei Medici insieme al convento e munita di refettorio, infermeria, noviziato, dormitorio e libreria (vi lavorarono prima Brunelleschi poi Michelozzo).
La facciata romanica rivestita a disegni geometrici in marmo bianco e verde si collega al Battistero di Firenze e a San Miniato al Monte. Un vasto chiostro del XV secolo, realizzato in pietra serena, dà accesso ad altri ambienti. Il complesso attiguo oggi è sede dell’Università Europea.
Chiesa e convento di San Domenico
Il Convento di San Domenico, situato a metà strada tra Fiesole e Firenze, fu fondato nel 1406 e finito di edificare nel 1435, per opera del Vescovo di Fiesole Jacopo Altoviti e di Giovanni Dominici, entrambi frati di Santa Maria Novella. Fu un importante centro educativo per i giovani frati.
Qui, infatti, si formarono Antonino Pierozzi, Santo ed Arcivescovo di Firenze e Giovanni da Fiesole detto il Beato Angelico del quale si può ancora ammirare, all'interno della chiesa, il Trittico detto anche Pala di S.Domenico di Fiesole (terminato da Lorenzo di Credi). Altre opere dell'Angelico (la Madonna della Benedizione e il Crocifisso del Capitolo) sono conservate in ambienti conventuali, annessi alla chiesa, non aperti al pubblico. Il porticato esterno e l’elegante campanile della chiesa sono opera di Matteo Nigetti.
Villa Medici a Fiesole
Villa Medici di Fiesole risale al periodo fra il 1451 e il 1457: costruita per Giovanni, figlio di Cosimo Il Vecchio. Nelle sue forme primitive è attribuita a Leon Battista Alberti, anche se affiancato da Bernardo Rossellino e Antonio Manetti.
In una splendida posizione sulla città, questa villa costituisce il primo esempio di residenza di campagna che non assume le forme di fortezza o castello, ma anzi inaugura l'idea di tutte le ville rinascimentali. Inoltre fu qui che si iniziò la coltivazione degli agrumi, provenienti dal sud; le piante di agrumi sono una caratteristica di tutti i giardini medicei.
Fondazione Michelucci
Giovanni Michelucci, grande protagonista della cultura italiana del Novecento, è stato uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo. Nella sede della Fondazione, che è la casa dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, sono consultabili l'archivio, le memorie del’architetto, i disegni, i plastici, i fondi bibliotecari. Si possono ammirare i mobili da lui disegnati ed i quadri di sua moglie Eloisa Pacini, insieme a molte opere d’arte degli amici architetti e artisti.
Dopo 35 anni di attività la Fondazione si caratterizza come un originale e consolidato punto di riferimento nella ricerca/progetto sui temi dell’habitat sociale e del rapporto tra spazio e società. Alla Fondazione è anche legata la pubblicazione della rivista “La Nuova Città”.
Dalla villa chiamata Villa Il Roseto, dove ha sede la Fondazione, si ha una tra le vedute più belle su Firenze e la valle dell’Arno. Inoltre si può ammirare un giardino completamente terrazzato ricco di ortensie, rose, azalee e ornato di alberi: olivi, cipressi, aranci, melograni, ciliegi e piante tipiche della macchia mediterranea.