
Scopri di cosa sono fatti i monumenti di Firenze
Florence RockinArt è la nuova web-app creata per approfondire le conoscenze sui materiali lapidei, naturali e artificiali, di cui sono costituiti i monumenti di Firenze. La web-app, oltre a brevi note storiche e architettoniche, presenta una dettagliata descrizione delle caratteristiche geologiche, mineralogiche e petrografiche delle pietre che con il loro colore caratterizzano Firenze: il caldo colore ocraceo della Pietraforte medievale, il grigio ceruleo della Pietra Serena che dominava nell’architettura del Rinascimento, a cui si aggiungono il bianco dei Marmi, ilrossodei Calcari e il verde delle Serpentiniti.
Seguire i colori delle pietre di Firenze significa guardare la città con occhi nuovi e da una prospettiva diversa e più attenta; un itinerario, fra stili e materiali, attraverso i secoli, dal Romanico di San Miniato al Monte al Gotico di Santa Croce, dal Manierismo stravagante della Fontana del Nettuno e del Giardino di Bobolifino al Barocco del Complesso di San Firenze e della Chiesa di San Michele e San Gaetano e alle opere dei grandi architetti italiani del Novecento.
Florence RockinArt è realizzata in italiano ed in inglese ed è consultabile online o scaricabile (gratuitamente) sul cellulare al seguente indirizzo: https://www.florence-rockinart.it. Qui di seguito alcune delle tappe consigliate.
I luoghi
Tappe
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
La cattedrale di Santa Maria del Fiore è il Duomo di Firenze. Fu progettata alla fine del Duecento da Arnolfo di Cambio, architetto di Santa Croce e del Palazzo della Signoria, e dedicata a Santa Maria del Fiore, con riferimento al giglio, simbolo della città.
Terza chiesa del mondo per dimensioni (dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra), alla sua consacrazione nel 1436 era la più grande in Europa. L’edificio venne innalzato sulla precedente cattedrale di Santa Reparata, i cui resti sono accessibili dalla navata centrale.
L’esterno, rivestito di marmi policromi, rimase a lungo incompiuto; alla fine del Cinquecento venne abbattuta la facciata originaria, parzialmente costruita su progetto di Arnolfo di Cambio, mentre l’attuale facciata venne realizzata solo alla fine dell’Ottocento.
Anche la copertura della cupola è successiva all'erezione della chiesa, come spiegato in questa pagina.
All’interno, le tre ampie navate confluiscono nel vasto coro dove è situato l’altare maggiore, circondato dalle tribune su cui si innalza la cupola. Sulla parete sinistra sono collocati due affreschi raffiguranti i condottieri Giovanni Acuto, di Paolo Uccello, autore anche della decorazione ad affresco dell’Orologio nella facciata interna, e Niccolò da Tolentino, di Andrea del Castagno.
Le 44 vetrate sono opera dei maggiori maestri del Quattrocento, tra i quali Donatello e, appunto, Andrea del Castagno e Paolo Uccello.
In occasione del Giubileo 2025 la Cattedrale di Firenze è chiesa giubilare; approfondimenti qui
Basilica di Santa Croce
La Basilica di Santa Croce, progettata da Arnolfo di Cambio(1296), è la più grande Chiesa Francescana del mondo; è anche nota come “Pantheon delle glorie italiane” per gli illustri sepolcri(Michelangelo, Galileo, Machiavelli, Rossini, Foscolo, Alfieri) che conserva nel suggestivo interno gotico. Fra le oltre 200 tombe spiccano i due monumenti rinascimentali, opera del Rossellino e di Desiderio da Settignano.
Delle numerose cappelle del transetto, affrescate nel Trecento, autentici capolavori sono le cappelle Bardi e Peruzzi, affrescate da Giotto; notevoli sono anche le opere di Donatello(l’Annunciazione e il Crocifisso). Il celebre Crocifisso di Cimabuedanneggiato dall’alluvione del 1966, invece, è esposto nella Sagrestia. Il percorso museale comprende laCappella dei Pazzi, del Brunelleschi, i due chiostri e il Cenacolo, affrescato da Taddeo Gaddi, scrigno di numerose opere d’arte (Donatello, Orcagna, Domenico Veneziano).
Giardino di Boboli
Il giardino di Boboli, nato come giardino privato dei Medici per Palazzo Pitti, loro residenza, è estremamente importante.
La famiglia regnante di Firenze ne curò la sistemazione, creando un vero e proprio modello con il giardino all’italiana che divenne esemplare per molte corti europee, nel quale viene dato un ordine razionale alla vegetazione e le geometrie dei viali e delle piante sono abbellite con grotte, statue e fontane.
Aperto al pubblico nel 1766, costituisce un vero e proprio museo all’aperto: di particolare pregio le statue romanee quelle di scultori delRinascimento quali Baccio Bandinelli e Giambologna; l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte; la Grotta del Buontalenti, ornata di spugne, nella quale erano collocati i Prigioni di Michelangelo (oggi sostituiti da copie).
Sul sito ufficiale, e in distribuzione gratuita sul posto, è disponibile una mappa del giardino con l'indicazione delle pendenze e dei percorsi consigliati, utile per organizzare al meglio la propria visita.
Piazza della Signoria
Piazza della Signoria nasce tra XIII e XIV secolo con l'edificazione del Palazzo dei Priori, poi ribattezzato nel corso del XVI secolo Palazzo Vecchio, e si configura fin da subito come centro politico, spazio dedicato alla vita civile della città. All'interno di questo edificio-simbolo, sede peraltro del Comune di Firenze, è possibile visitare una serie di percorsi museali: i Quartieri monumentali di Palazzo Vecchio, l'area archeologica (con i resti del Teatro Romano) e la Torre di Arnolfo (splendido panorama).
Nel corso del XIV secolo assume grosso modo le dimensioni attuali, grazie all'abbattimento di numerosi edifici privati e di due chiese, e con la costruzione della Loggia della Signoria(o de' Lanzi) a ovest e del Tribunale della Mercanzia (oggi Gucci Garden) a nord est. Gli interventi successivi riguardarono soprattutto l'arredo scultoreo e culminano in epoca granducale con la trasformazione della Loggia della Signoria in una sorta di museo all'aperto. La costruzione degli Uffizi (la Galleria è oggi la pinacoteca più visitata d'Italia) alla metà del Cinquecento, crea inoltre una nuova prospettiva in direzione del fiume. La piazza non resta estranea al "rinascimento" ottocentesco del centro storico, nell'ambito del quale vengono realizzati interventi in stile neo-rinascimentale.
Piazza della Signoria è da sempre luogo centrale della vita politica cittadina diventando così di fatto lo sfondo di alcuni importanti avvenimenti storici che hanno cambiato profondamente la storia universale, non solo quella di Firenze. Di fronte alla fontana del Nettuno (tra le più belle fontane di Firenze) una lapide ricorda il punto esatto dove, il 23 maggio del 1498, venne arso fra’ Girolamo Savonarola con due suoi discepoli: l’episodio viene commemorato ogni anno con la tradizionale cerimonia della Fiorita.
Oltre alle celebri sculture conservate all'interno della Loggia dei Lanzi (in primis il Perseo di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna), tra quelle di fronte a Palazzo Vecchio segnaliamo: il David di Michelangelo (copia, originale alla Galleria dell'Accademia), il Marzocco e la Giuditta e Oloferne di Donatello (copie, originali rispettivamente al Bargello e all'interno di Palazzo Vecchio). La piazza è dominata dal Monumento equestre di Cosimo I, Granduca di Toscana, opera del Giambologna.
Battistero di San Giovanni
Il Battistero di Firenze, già ricordato da Dante come “il bel San Giovanni”, è uno degli edifici più antichi della città: risale probabilmente al V secolo, e assunse l’aspetto attuale nell’XI-XII secolo. A pianta ottagonale, è rivestito all’esterno di marmo bianco e verde di Prato a motivi geometrici e ha una copertura a otto spicchi; la decorazione fu arricchita nel Cinquecento con statue e bassorilievi.
Le tre porte in bronzo dorato sono opera di Andrea Pisano (porta sud, realizzata nel 1330 circa), e di Lorenzo Ghiberti (nord, 1402/25 ed est, 1425/52). La porta est, con Storie del Vecchio Testamento, si apre verso il Duomo e fu definita da Michelangelo Porta del Paradiso; tutte le porte sono copie, gli originali sono custoditi nel Museo dell’Opera del Duomo.
All’interno, il pavimento intarsiato risale alla fine del XII secolo, mentre i mosaici delle pareti e della volta, su fondo oro, furono eseguiti fra il 1266 e gli inizi del Trecento da maestri veneziani e toscani. Vi si trova il monumento funebre dell’Antipapa Giovanni XXIII, attribuito a Donatello e Michelozzo e scolpito nella prima metà del Quattrocento.
Basilica di San Miniato al Monte
La basilica di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico in Toscana. Verso il 250 l’imperatore Decio fa decapitare Miniato, che era cristiano. E’ probabile che in questo luogo venga eretto un primo santuario sulla tomba. Nel 1018 le reliquie di Miniato vengono sepolte nella cripta appositamente costruita.
La facciata si divide in tre sezioni ed è decorata con marmi bianchi e verdi, che formano interessanti ed eleganti disegni geometrici. L’interno è scandito da colonne, ornate da capitelli classici e bizantini. Al centro della navata la Cappella del Crocifisso è di Michelozzo. Interessante anche la Sagrestia, con affreschi di Spinello Aretino. La visita si completa con la Cripta dell’XI secolo e il Presbiterio, sopraelevato e diviso in tre navate.
Basilica di San Lorenzo
La Basilica di san Lorenzo è uno dei più significativicomplessi rinascimentali fiorentini e la sua storia segue quella della famiglia Medici. La chiesa, consacrata da Sant’Ambrogio nel 393 e ricostruita in forme romaniche nel secolo XI, fu ampliata nel 1418 da Filippo Brunelleschi su commissione di Giovanni de’ Medici.
La chiesa rappresenta una dellemassime espressioni dell’architettura e dell’arte del Rinascimento; tra le opere più importanti si segnalano i pulpiti con episodi della vita di Cristo e di San Lorenzo di Donatello e scuola, l’Annunciazione di Filippo Lippi nella Cappella Martelli, il tabernacolo in marmo di Desiderio da Settignano, le tombe di Giovanni e Piero de’ Medici di Andrea del Verrocchio e l’affresco con il Martirio di San Lorenzo di Agnolo Bronzino.
Dall’interno della basilica si accede alla Sagrestia Vecchia, alla cui realizzazione Brunelleschi lavorò tra il 1422 e il 1428: vi si trovano opere di Donatello. Nello spazio sottostante è stato collocato il tesoro del complesso, comprendente una quarantina di opere, tra arredi liturgici, crocifissi e reliquiari databili tra il XIV e il XIX secolo.
Dal chiostro principale, detto dei Canonici, si accede alla Biblioteca Medicea Laurenziana, costruita a partire dal 1524 su progetto di Michelangelo Buonarroti, al quale era stata commissionata nel 1520 anche la realizzazione della Sagrestia Nuova, destinata a ospitare le tombe di Lorenzo e Giuliano de’ Medici. Nel Seicento al complesso fu aggiunta la Cappella dei Principi, destinata a mausoleo dei Medici. Sagrestia Nuova e Cappella dei Principi fanno parte delle Cappelle medicee.
Basilica di Santo Spirito
Insieme con San Lorenzo, il complesso agostiniano di Santo Spirito è uno dei grandi monumenti religiosi e artistici della Firenze del Quattrocento; la chiesa, su progetto di Filippo Brunelleschi, fu iniziata nel 1444 e rimase incompiuta alla morte dell’architetto avvenuta due anni dopo.
Studiata e ammirata da Leonardo da Vinci e Michelangelo, venne definita dal Bernini “la chiesa più bella del mondo”. Vi sono conservate numerose opere d’arte, tra cui una Madonna con Bambino e Santi di Filippino Lippi; è inoltre visitabile il percorso agostiniano che include il chiostro dei morti, il refettorio e la sagrestia di Giuliano da Sangallo dove è conservato il Crocifisso ligneo, opera giovanile di Michelangelo.
Basilica di Santa Maria Novella
La Basilica di Santa Maria Novella fu la prima delle grandi basiliche fiorentine nonché primo edificio gotico di grandi dimensioni in città; la sua costruzione fu iniziata a opera dei Domenicani poco dopo il 1240; condotta a termine nel 1357, fu consacrata soltanto nel 1420.
Nei secoli successivi la chiesa ha subito trasformazioni, in particolare i rinnovamenti condotti a partire dal 1566 a opera di Giorgio Vasari e i restauri ottocenteschi, volti a restituire un aspetto gotico all’edificio.
All’interno della chiesa si trovano importanti opere d’arte: il Crocifisso di Giotto e il Crocifisso ligneo di Filippo Brunelleschi, l’affresco di Masaccio con la Trinità, due cappelle affrescate rispettivamente da Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi.
La ricca facciata della chiesa, a intarsi di marmi policromi con forme geometriche, venne completata nella seconda metà del Quattrocento da Leon Battista Alberti.
La chiesa è collegata strettamente alla famiglia dei Rucellai, come si deduce dal nome di Giovanni Rucellai, munifico finanziatore indicato ben visibile proprio in facciata.
Museo delle Cappelle Medicee
Il Museo delle Cappelle Medicee si compone di vari ambienti, tutti di inestimabile valore. Tra questi spiccano la Sagrestia Nuova (capolavoro di Michelangelo) e la sontuosa Cappella dei Principi, pantheon dei Granduchi medicei.
Si accede al Museo da un nuovo ingresso, inaugurato nel 2023, che conduce alla Cripta, dove sono alcune tombe dei sovrani medicei e dei loro familiari, e dove è esposta una parte del Tesoro di San Lorenzo.
A partire dal 1604, il granduca Ferdinando I fece iniziare la costruzione dell'imponente Cappella dei Principi destinata ad accogliere, nella sala ottagonale rivestita da un trionfo di intarsi marmorei e di pietre dure, i sarcofagi con le spoglie dei granduchi. Questo tipo di decorazione (il cosiddetto Commesso di pietre Dure) costituisce una delle più importanti tradizioni artigianali di Firenze. I lavori continuarono per oltre due secoli.
La Sagrestia Nuova rappresenta l'ultimo capolavoro fiorentino di Michelangelo, che vi lavorò dal 1521 al 1533, prima della partenza definitiva per Roma. Al grande artista si deve l'ideazione complessiva di questo spazio, sintesi tra scultura e architettura. Suoi sono i monumenti funebri di Lorenzo duca di Urbino e di Giuliano duca di Nemours, ai cui piedi si ammirano le celebri figure allegorichedel Giorno e della Notte, del Crepuscolo e dell'Aurora. Incompiute, invece, le tombe di Lorenzo il Magnifico e di suo fratello Giuliano, sovrastate da una splendida Madonna con bambino, sempre opera di Michelangelo.
Al di sotto di quest'ultimo ambiente si trova la Stanza segreta di Michelangelo, dove probabilmente l'artista si rifugiò in epoca repubblicana, lasciandoci alcuni disegni sulle pareti. Questo spazio, non incluso nel canonico percorso museale, è visitabile solo su prenotazione.
Loggia del Bigallo
Quella che oggi viene comunemente chiamata loggia del Bigallo è un complesso la cui costruzione fu avviata nel 1352. L'edificio è una preziosa testimonianza della storia di Firenze, non solo per la celebre immagine che conserva al suo interno con la più antica veduta della città, ma anche perché fu sede di due antiche istituzioni caritatevoli, la Confraternita della “Misericordia” e la Compagnia del “Bigallo”.
Al momento è chiuso per lavori di manutenzione.