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Ponte Vecchio visto dal Lungarno

Firenze e l’Insonne

La città metropolitana di Firenze e i suoi ambiti turistici
Parchi & Giardini

Come nella letteratura anche nel fumetto Firenze è stata il luogo dove sono state ambientate delle storie.

Un esempio è Desdy Metus l’Insonne, un fumetto pubblicato a partire dal 1994, creato da Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori.

Racconta le avventure di Desdemona, "Desdy" Metus, una giovane DJ, affetta da una inspiegabile forma di insonnia che lavora in una piccola radio privata di Firenze, Radio Strega, dove conduce una trasmissione radiofonica notturna che si intitola "L'Insonne" e, grazie ad essa, entra in contatto con gli ascoltatori che spesso si dimostrano personaggi incredibili e misteriosi.

Il fumetto tratta di misteri, anche reali come: il Manoscritto Voynich, un codice illustrato risalente al XV secolo, scritto con un sistema di scrittura che non è stato ancora decifrato, e la Porta Alchemica di Roma, fatti storici come l' “armadio della vergogna”, rinvenuto nel 1994 in via degli Acquasparta a Roma, nel quale erano contenuti fascicoli d'inchiesta riguardanti crimini di guerra commessi durante la seconda guerra mondiale, o i crimini compiuti durante la guerra in Afganistan.

Desdy Metus l’Insonne, ambientato prevalentemente a Firenze di notte, ripercorriamo i luoghi che vengono citati: Palazzo Pitti, Palazzo Vecchio, il museo Stibbert, la Facoltà di Medicina di Careggi, Ponte Vecchio, Piazza della Repubblica, Santa Maria del Fiore e nei dintorni di Villa Demidoff a Pratolino.

Photo credit

Mirko Sansavini

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Piazza Pitti e Palazzo Pitti

Piazza de' Pitti, dominata quasi completamente dall'imponente facciata, in bugnato,di Palazzo Pitti, è una delle piazze più belle - peraltro pedonalizzata negli ultimi anni - dell'Oltrarno. Il complesso di Pitti, oltre al Giardino di Boboli, comprende ben 5 musei: la Galleria Palatina, la Galleria d'arte moderna, il Tesoro dei Granduchi, il Museo della moda e del costume, il Museo delle Porcellane.

Sorto in una zona allora secondaria della città alle pendici della collina di Boboli il palazzo fu progettato da Luca Fancelli, allievo del Brunelleschi, a metà Quattrocento per il banchiere Luca Pitti, rivale dei Medici. Nel 1549 tutto il complesso, comprendente il primo nucleo del giardino di Boboli, fu acquistato dai Granduchi medicei (Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I), sensibilmente ampliato insieme al giardino, divenendo la residenza più prestigiosa della dinastia medicea, nonché di quelle che si succedettero (gli Asburgo Lorena - con una parentesi napoleonica all'epoca di Elisa Baciocchi - i Savoia all'epoca di Firenze Capitale d'Italia). Nel 1620 Giulio Parigi ampliò la facciata, mentre nel Settecento, i Lorena fecero erigere le due ali laterali che delimitano il piazzale odierno, leggermente in salita, a sottolineare ancora di più la maestosità del complesso.

In piazza oltre a Palazzo Pitti vi si trovano altri importanti palazzi, tra i quali Palazzo Guicciardini e Palazzo Temple Leader. In piazza alcune targhe contrassegnano le case dove risiedettero personaggi illustri: al n. 18 l'abitazione di Paolo dal Pozzo Toscanelli (l'astronomo a cui si ispirò Cristoforo Colombo), mentre al n. 2 la casa in cui Fedor Dostoevskìj lavorò al suo capolavoro, L'Idiota. Nelle immediate vicinanze di piazza Pitti si trova Casa Guidi, la casa-museo dove visse la poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning. 

Piazza de' Pitti, 50125 Firenze FI, Italia
Piazza Pitti

Palazzo Vecchio - Quartieri Monumentali

Palazzo Vecchio è il monumento simbolo della città e, da oltre sette secoli, sede del suo governo; reca testimonianze straordinarie di tutte le fasi salienti della storia e dell’arte di Firenze. Si affaccia, con la sua imponente mole, su piazza della Signoria.

I Quartieri monumentali costituiscono il cuore del percorso museale e comprendono una serie di ambienti, a partire dal grandioso Salone dei Cinquecento (con una decorazione che celebra Firenze, e in particolare la dinastia medicea a seguito dell'avvento del Granduca Cosimo I), su cui si affaccia il prezioso Studiolo di Francesco I. Poco oltre è la Sala dei Duecento. Ai piani superiori si ammirano: la Sala dei Gigli, la Sala dell’Udienza, nonché i cosiddetti Quartieri Medicei (Quartiere di Eleonora di Toledo e Quartiere degli Elementi). Di notevole interesse anche la Sala del mappamondo (o del Guardaroba), con antiche mappe geografiche e la Cancelleria, che fu l'ufficio di Niccolò Machiavelli nel corso della prima Repubblica Fiorentina.
Le decorazioni dei vari ambienti furono realizzate tra Quattro e Cinquecento ad opera di importanti artisti, tra i quali Ghirlandaio, Bronzino,Vasari.

Lungo il percorso museale sono collocati alcuni capolavori della scultura del Rinascimento: il Genio della Vittoria di Michelangelo (Salone dei Cinquecento), il gruppo bronzeo della Giuditta e Oloferne di Donatello (Sala dei gigli), il Puttino del Verrocchio (quello nel cortile di Michelozzo, ingresso principale del Palazzo, è una copia). Altri percorsi museali di Palazzo Vecchio sono: la Torre di Arnolfo, con panorama mozzafiato dalla sommità, e l'area archeologica, con i resti dell'antico teatro romano.

Tutti i bambini che vengono a Firenze dovrebbero farsi portare a Palazzo Vecchio. L’Associazione Mus.e organizza ogni giorno, su prenotazione, delle attività per le famiglie con bambini di diverse fasce di età, a partire dai 4 anni in su. Per una divertente visita in autonomia è possibile noleggiareun Kit Famiglie (consigliato per bambini dai 6 anni) con una mappa ed altri oggetti utili ad una visita del Palazzo o del centro storico all’insegna della conoscenza, della meraviglia e della condivisione.

Piazza della Signoria, 50122 Firenze FI, Italia
Palazzo Vecchio - Quartieri Monumentali - Firenze

Museo Stibbert

Il Museo Stibbert, ideato da Frederick Stibbert (1838-1906), costituisce un raro esempio di museo ottocentesco: una straordinaria collezione di armi, armature, opere d'arte è esposta in una serie di sale il cui suggestivo allestimento fu studiato per evocare l’atmosfera dell’epoca e dei luoghi di provenienza dei vari oggetti.

Le collezioni comprendonoarmi, armature, costumi, oggetti di arredo e di arte applicata, arazzi e dipinti dal Cinquecento all’Ottocento, esposti in 60 sale. Notevole la Sala della Cavalcata, dove sono schierati a grandezza naturale cavalieri europei e orientali; la sezione giapponese comprende,oltre ad armi e armature, bronzi, costumi, lacche: è una delle più importanti al mondo fuori dal Giappone.

Il parcoche circonda la villa, costellato di padiglioni, statue, false rovine e perfino un piccolo tempio egizio, riflette l’adesione di Stibbert al gusto romanticoed eclettico tipico del suo tempo.

Via Federico Stibbert, 26, 50134 Firenze FI, Italia
Museo Stibbert - Firenze

Ospedale di Careggi

L’ospedale di Careggi fu costituito agli inizi del ‘900 per far fronte alle aumentate esigenze sanitarie di Firenze e dei comuni limitrofi.

Il luogo dove costruire il nuovo ospedale fu individuato dall’ingegner Casini, nel 1902, a Rifredi, in quella che a quel tempo era l’estrema periferia di Firenze, nell'insenatura del torrente Terzolle.

Nel 1908, la Commissione Provinciale di Assistenza e Beneficenza Pubblica, espresse parere favorevole all’acquisto dei terreni.

I lavori iniziarono nel 1912 con la costruzione della sezione autonoma per i malati affetti da tubercolosi, l’attuale Villa Ognissanti. Due anni dopo ci fu l'inaugurazione del complesso ospedaliero ed iniziò la costruzione degli altri edifici.

Durante la I Guerra mondiale, con l’impiego dei prigionieri di guerra, furono edificati i padiglioni di Medicina Generale, i tre padiglioni di Ponte Nuovo e vennero terminati i padiglioni del sanatorio.

Negli anni ‘30, durante il periodo fascista, l’ospedale fu ulteriormente ampliato con l’edificazione delle cliniche universitarie, la Clinica Medica, l’Istituto di Fisiologia, l’Istituto di Igiene, la Biblioteca medica, Farmacologia e nel 1936 fu acquistata la Villa Medicea.

Dopo la guerra la maggior parte dei padiglioni era stata danneggiata, quindi un Comitato cittadino di soccorso per l’ospedale di Careggi, partecipò alla ristrutturazione del complesso ospedaliero e con il contributo di commercianti, imprenditori e lavoratori iniziò la ricostruzione.

Nel corso degli anni ‘90 venne deciso il trasferimento dell'ospedale pediatrico Meyer nell'area di Careggi utilizzando la villa Ognissanti.

La recente costituzione delle Aziende Sanitarie ha portato alla realizzazione del progetto Nuovo Careggi con le ultime edificazioni e ristrutturazioni, tra cui la costruzione ex novo di una piastra dove sono state collocate le attrezzature tecnologiche specializzate e tutti i servizi necessari realizzando una struttura efficiente di supporto alle degenze.

Il 5 luglio 2024 l'ospedale festeggerà i 110 anni di attività.

Largo Giovanni Alessandro Brambilla, 3, 50134 Firenze FI, Italia
Università degli Studi Centro Servizi Informatici dell'Ateneo Fiorentino SIAF

Ponte Vecchio

Ponte Vecchio, uno dei luoghi simbolo di Firenze, sorge in corrispondenza del ponte romano dell’antica Florentia. Nel corso dei secoli il ponte fu più volte ricostruito, anche a causa delle numerose piene dell’Arno; a seguito di una di queste (1333) si decise di costruirne uno nuovo, più stabile (con tre arcate sostenute da due soli piloni, con una serie di botteghe in muratura su entrambi i lati). Il ponte realizzato nel 1345, forse su progetto di Taddeo Gaddi, è sostanzialmente quello che ammiriamo tuttora.

Le attuali botteghe di oreficeria – insediatesi nel 1593 al posto delle antiche macellerie e pescherie – ne fanno il ponte “più prezioso del mondo”. Al di sopra di queste costruzioni passa il Corridoio Vasariano (il collegamento che consentiva ai Medici di spostarsi agevolmente fra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, attraverso gli Uffizi) realizzato da Giorgio Vasari nel 1565 su commissione di Cosimo I. Al centro del ponte si trovano il monumento a Benvenuto Cellini (Raffaello Romanelli, 1900) ed i resti di una meridiana del XIV secolo. Nell’Agosto del 1944, durante la ritirata nazista, questo fu l’unico dei ponti fiorentini che sopravvisse. Il terribile alluvione del 1966, pur provocando gravi danni, non ne compromise la struttura.

Splendidi sono i panorami che si godono da qui, sull'Arno e i suoi ponti, sulla città, ma anche sulle colline circostanti.

Ponte Vecchio, 50125 Firenze FI, Italia
Ponte Vecchio Firenze

Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica è il risultato della demolizione ottocentesca dell'antico centro cittadino, effettuata a seguito di Firenze Capitale d'Italia (1865-1871). Questa era una delle zone più caratteristiche e nel corso dei secoli aveva mantenuto quasi intatto il tessuto edilizio medievale, con strade strette ed edifici addossati gli uni agli altri.

Qui, insieme a torri medievali, botteghe artigiane, abitazioni, c'erano anche il ghetto ebraico e la Loggia del Pesce del Vasari (poi ricostruita in piazza de' Ciompi); al centro si trovava la Piazza del Mercato Vecchio, costruita sul sito del Foro della città romana (la Colonna dell'Abbondanza segna il punto d'incontro tra il Cardo e il Decumano, le due principali strade romane). L'operazione venne presentata come necessaria per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie dell'area.

Lo sfondo della piazza è dominato dal monumentale portico, la Galleria realizzata da Vincenzo Micheli nel 1895 - passando sotto il grande arco centrale si raggiungono facilmente Palazzo Strozzi e via Tornabuoni - mentre ai lati la piazza è animata da numerosi locali, tra cui una serie di importanti caffé storici, un tempo luogo di ritrovo di artisti e letterati.

Piazza della Repubblica, 50123 Firenze FI, Italia
Piazza della Repubblica - Firenze

Cattedrale di Santa Maria del Fiore

La cattedrale di Santa Maria del Fiore è il Duomo di Firenze. Fu progettata alla fine del Duecento da Arnolfo di Cambio, architetto di Santa Croce e del Palazzo della Signoria, e dedicata a Santa Maria del Fiore, con riferimento al giglio, simbolo della città.

Terza chiesa del mondo per dimensioni (dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra), alla sua consacrazione nel 1436 era la più grande in Europa. L’edificio venne innalzato sulla precedente cattedrale di Santa Reparata, i cui resti sono accessibili dalla navata centrale.

L’esterno, rivestito di marmi policromi, rimase a lungo incompiuto; alla fine del Cinquecento venne abbattuta la facciata originaria, parzialmente costruita su progetto di Arnolfo di Cambio, mentre l’attuale facciata venne realizzata solo alla fine dell’Ottocento.

Anche la copertura della cupola è successiva all'erezione della chiesa, come spiegato in questa pagina.

All’interno, le tre ampie navate confluiscono nel vasto coro dove è situato l’altare maggiore, circondato dalle tribune su cui si innalza la cupola. Sulla parete sinistra sono collocati due affreschi raffiguranti i condottieri Giovanni Acuto, di Paolo Uccello, autore anche della decorazione ad affresco dell’Orologio nella facciata interna, e Niccolò da Tolentino, di Andrea del Castagno.
Le 44 vetrate sono opera dei maggiori maestri del Quattrocento, tra i quali Donatello e, appunto, Andrea del Castagno e Paolo Uccello.

In occasione del Giubileo 2025 la Cattedrale di Firenze è chiesa giubilare; approfondimenti qui

Piazza del Duomo, 50122 Firenze FI, Italia
Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Parco Mediceo di Pratolino

Sulla strada che unisce Firenze con Bologna si trova un bellissimo parco, che è anche patrimonio Unesco: il Parco Mediceo di Pratolino.
Nella seconda metà del Cinquecento Francesco I de’ Medici affidò a Bernardo Buontalenti il progetto per la costruzione di una villa, circondata da un parco, che destò un grandissimo interesse presso i contemporanei per la particolarità delle grotte artificiali, dei giochi d’acqua, degli automi e delle statue, e venne subito definito “il giardino delle meraviglie”. La villa fu poi distrutta all'inizio dell'Ottocento, dopo secoli di incuria che ne avevano irreparabilmente compromesso la stabilità.

Dopo la morte di Francesco, il parco ebbe alterne vicende finché nell’Ottocento il principe russo Paolo Demidoff acquistò il complesso e promosse i restauri degli elementi rinascimentali ancora esistenti; tra questi spicca la colossale statua dell’Appennino, realizzata dal Giambologna alla fine del Cinquecento e affacciata su un laghetto, che aveva un tempo al suo interno grotte con decorazioni, affreschi e giochi d’acqua; gli elementi decorativi sono andati perduti, così come quelli nella Grotta di Cupido, mentre sono rimaste alcune sculture, vasche e grotte disseminate nel parco. L’unico edificio giunto ai giorni nostri senza profonde trasformazioni è la Cappella, costruita dal Buontalenti nel 1580.
Insieme ad altre ville della famiglia Medici il Parco di Pratolino è un sito UNESCO iscritto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.

E' il luogo ideale per una gita fuoriporta, anche con i bambini: si possono fare picnic sugli ampi prati e portare il proprio animale domestico, passeggiare o accedere all’area giochi attrezzata.

Il Parco è raggiungibile con i mezzi pubblici: da Firenze il bus urbano 25A (direzione Pratolino), oppure la linea extraurbana 307A .

Via Fiorentina, 276, 50036 Pratolino FI, Italia
Gigante dell'Appennino