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Musicista

Firenze e la musica, un itinerario nel tempo

Arte & Cultura

Questo percorso storico musicale vi guida nei luoghi e nei momenti più significativi per quanto riguarda la produzione e l'innovazione musicale, sulle tracce di ciò che nasceva a Firenze e che si è spinto in tutto il mondo, influenzando profondamente mode e stili.

Fu nell'entourage di Lorenzo dei Medici che nel 15° secolo nacquero i canti carnascialeschi, composizioni polifoniche di stile popolaresco che portarono la musica colta dal ristretto ambito di palazzi nobiliari e conventi a un pubblico più numeroso e popolare, nelle piazze e nei mercati.

Una pietra miliare nella storia della musica occidentale è stata posta proprio a Firenze nel secolo 16° grazie alla Camerata dei Bardi, un gruppo di nobili, scrittori e musicisti che si riunivano a Palazzo Bardi, dimora del nobile Giovanni in Via de’ Benci. In questo contesto Girolamo Mei, Vincenzo Galilei, Giulio Caccini, Emilio de’ Cavalieri, Jacopo Peri e Ottavio Rinuccini. ispirati dallo stile drammatico degli antichi greci misero le basi di una nuova forma di teatro musicale: il melodramma.

Un nuovo genere che venne subito promosso dalla corte medicea, che proteggeva con grande liberalità i musicisti più insigni. Il primo embrione di melodramma fu l' Apollo e Dafne, su libretto di Ottavio Rinuccini e musica di Jacopo Peri, ma ufficialmente la nascita del melodramma viene scritta il 6 ottobre 1600 a Palazzo Pitti, con la messinscena dell'Euridice in occasione delle nozze di Maria dei Medici con Enrico IV di Francia.

Restando in tema di opera è bene ricordare che è una fiorentina, Francesca Caccini, la prima donna in assoluto ad averne composta una. Francesca, figlia di Giulio Caccini, era anche cantante e strumentista, assunta nell'organico di corte. La sua opera si chiama La liberazione di Ruggiero dall'isola di Alcina e data 1625: fu portata anche all'estero dalla stessa Francesca e girò le corti europee.

Memorabile anche l'Ercole in Tebe di Jacopo Melani, evento teatrale in musica presentato il 12 luglio 1661 in occasione dell'apertura al pubblico del Teatro della Pergola, voluto dall'Accademia degli Immobili e ancora oggi uno dei più frequentati teatri della città. Anche quest'opera fu scritta in occasione delle nozze granducali fra Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d'Orléans. 

Un'altra fondamentale tappa in questa evoluzione è collocabile intorno al 1700, quando a Firenze fu inventato il precursore del pianoforte, uno strumento che il suo mentore, Bartolomeo Cristofori, chiamò fortepiano. Cristofori lavorava come costruttore di strumenti alla corte di Ferdinando dei Medici e questa nuova creazione fu grandemente apprezzata da musicisti come Mozart, Haydn, Clementi e Beethoven. Se ne possono ammirare degli esemplari al Museo degli Strumenti Musicali, presso la Galleria dell'Accademia. Il Museo è adiacente alla sede del Conservatorio Luigi Cherubini dove oggi si formano i musicisti, che ha anche una succursale nella splendida Villa Favard, a Rovezzano.

Ferdinando dei Medici trascorreva l'autunno nella Villa di Pratolino: al terzo piano aveva allestito il Teatro di Pratolino, dove riuniva sotto il suo patronato i più famosi musicisti del tempo; le performance erano molto ambite e venivano ad ascoltarli da tutta Europa.

In tempi più recenti Firenze ha dato i natali al festival musicale più antico di Italia, il Maggio Musicale Fiorentino. Vittorio Gui aveva già istituito l'orchestra sinfonica Stabile Fiorentina nel 1928; grazie a direttori ospiti e a cantanti di grido furono raggiunti livelli professionali altissimi.
Cinque anni dopo, Vittorio Gui con il Maggio Musicale Fiorentino creò un contenitore aperto alle arti per opera, concerti sinfonici, prosa e conferenze; un appuntamento che da allora ha visto sfilare i più importanti direttori, cantanti, registi e musicisti internazionali.

Si trova incluso in questo itinerario anche il Museo Zeffirelli, dedicato alla poliedrica attività del regista fiorentino, che ha diretto molte opere, messe in scena nei teatri di tutto il mondo, curandone, con sapienza artigianale, anche i bozzetti delle scene, il disegno dei costumi e gli outfit dei vari personaggi.

E per concludere una curiosità: a Firenze, nella chiesa della Santissima Annunziata si trova il secondo organo più antico d'Italia: risale al 1523 e viene ancora suonato tutte le domeniche.

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Tappe

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Palazzo Bardi

Una targa ricorda che qui nacque la Camerata dei Bardi.

Teatro della Pergola

Il Teatro della Pergola di Firenze fuinaugurato circa 350 anni fa per rispondere alle esigenze del crescente pubblico. Ferdinando Tacca, incaricato della progettazione del nuovo teatro, si ispirò probabilmente ai palazzi rinascimentali: il teatro aveva una sala unica e i palchi, spazi riservati alle singole famiglie, che permettevano una visione più intima e privilegiata dello spettacolo.

La Pergola divenne così il prototipo del teatro all’italiana, con pianta a forma di ferro di cavallo, palcoscenico molto profondo, platea ampia. Aperto al pubblico pagante dal 1718, il teatro fu ampliato e nel 1801 fu creato il Saloncino, dedicato alla musica e alla danza.

Molti grandi autori e artisti predilessero questo teatro per le loro opere: fra i tanti Antonio Vivaldi, Giuseppe Verdi, Eleonora Duse, Eduardo De Filippo.

Via della Pergola, 12/32, 50121 Firenze FI, Italia
Teatro della Pergola

Galleria dell'Accademia di Firenze

La Galleria dell'Accademia di Firenze è conosciuta nel mondo come "museo di Michelangelo" (per le statue del David e dei Prigioni), ma in realtà è molto di più.

Sorge nel luogo dove in origine si trovavano due conventi, accanto all'Accademia di Belle Arti, che qui ha ancora sede. Il primo nucleo della collezione si formò nel 1784 con una serie di opere d'arte, donate a fine didattico, dal granduca lorenese Pietro Leopoldo; nel 1873 fu trasferito qui (da Piazza Signoria, sostituito da una copia) il David di Michelangelo, vera e propria icona dell'arte occidentale, realizzato dall'artista tra il 1501 e il 1504. Successivamente altre opere di Michelangelo giunsero alla Galleria dell'Accademia: i quattro Prigioni (concepiti per la tomba di Papa Giulio II), il San Matteo e la Pietà di Palestrina, tutte opere incompiute del grande artista, rappresentative del celebre "non finito michelangiolesco".

Nella Sala del Colosso si trova il bozzetto originale del Ratto delle Sabine del Giambologna, insieme a numerosi dipinti di pittura fiorentina del Quattro e Cinquecento (Paolo Uccello, Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Filippino Lippi). Altri importanti dipinti cinquecenteschi sono esposti lungo la Galleria dei Prigioni e nella Tribuna del David, attigua alla Gipsoteca Bartolini, dove sono raccolti numerosi gessi non solo del celebre scultore ottocentesco.

Nelle Sale del Duecento e Trecento si ammirano numerosi dipinti, tra cui opere di importanti seguaci di Giotto (Tadeeo Gaddi, Bernardo Daddi, Orcagna) fino al Gotico Internazionale del primo Quattrocento. Di grande interesse è il Museo degli strumenti musicali antichi (provenienti dal vicino Conservatorio musicale Luigi Cherubini, e ancor prima dalle collezioni granducali e lorenesi): circa cinquanta pezzi, tra cui una viola e un violoncello di Antonio Stradivari, una spinetta e un forte-piano di Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte.

via Ricasoli, 58/60, 50122 Firenze FI, Italia
Galleria dell'Accademia

Fondazione Franco Zeffirelli

Il Museo Fondazione Franco Zeffirelli, all'interno del Complesso di San Firenze,  raccoglie oltre 250 opere delMaestro di origine fiorentina, tra bozzetti di scena, disegni e figurini di costumi. Si tratta di un museo insolito, dedicato alla sua attività di regista, sceneggiatore e anche costumista, cimentatosi in numerose discipline: Teatro, Opera lirica e Cinema.

Il percorsoespositivo è organizzato cronologicamente e illustra gli sviluppi degli allestimenti teatrali e delle produzioni cinematografiche che, corredati dalle foto di scena, esemplificano le tappe principali della parabola artistica di Zeffirelli. Molto affascinanti i bozzetti, veri e propri dipinti, che il Maestro realizzava con estrema cura e ricchezza di dettagli. Suggestiva la sala dedicata al progetto, mai portato a termine, sulla mise en scène della Divina Commedia di Dante. 

In una serie di sale è possibile vedere anche filmati con riprese dagli spettacoli operistici, interviste e brani dai film di Franco Zeffirelli.

Piazza di S. Firenze, 5, 50122 Firenze FI, Italia
sala Divina Commedia

Villa Favard

La baronessa Favard che aveva acquisito la villa nella seconda metà dell'Ottocento incaricò Giuseppe Poggi di eseguire i lavori di ammodernamento e abbellimento dell'edificio e del giardino.

L'architetto progettò una scuderia, un nuovo viale d'accesso sulla Via Aretina e la costruzione di una cappella, in seguito decorata con affreschi di Annibale Gatti e Giovanni Duprè. Il parco venne ristrutturato secondo il tipico schema all'inglese e furono piantati, oltre una gran quantità di piante autoctone (querce e lecci), numerosi alberi di gusto esotico tra i quali cedri del Libano e magnolie. Furono costruite due serre in ferro e vetro per il ricovero dei limoni e delle piante tropicali.

Con la morte della baronessa Favard (1889) iniziò il periodo di decadenza, che culminò con l'occupazione della villa da parte delle truppe tedesche durante l'ultima guerra mondiale.

Negli anni '70, l'apertura della via Rocca Tedalda ed il frazionamento dell'intera proprietà ne alterò definitivamente la struttura originaria, separando la villa dal grande viale d'accesso sulla via Aretina, dalla cappella gentilizia e dal parco. Attualmente la villa è sede del Conservatorio Cherubini di Firenze.

Via di Rocca Tedalda, 50136 Firenze FI, Italia
La villa

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è una grande struttura polifunzionale, progettata dall’architetto Paolo Desideri nel 2008.

Si tratta di uno dei complessi più all’avanguardia nel suo genere in Europa, sede della principale istituzione musicale della città, il Maggio Musicale Fiorentino. È il teatro di residenza dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e ospita il festival omonimo. Infatti racchiude un teatro lirico, una sala concerti, un auditorium e un anfiteatro all'aperto, la cavea.

Piazza Vittorio Gui, 1, 50144 Firenze FI, Italia
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Parco Mediceo di Pratolino

Sulla strada che unisce Firenze con Bologna si trova un bellissimo parco, che è anche patrimonio Unesco: il Parco Mediceo di Pratolino.
Nella seconda metà del Cinquecento Francesco I de’ Medici affidò a Bernardo Buontalenti il progetto per la costruzione di una villa, circondata da un parco, che destò un grandissimo interesse presso i contemporanei per la particolarità delle grotte artificiali, dei giochi d’acqua, degli automi e delle statue, e venne subito definito “il giardino delle meraviglie”. La villa fu poi distrutta all'inizio dell'Ottocento, dopo secoli di incuria che ne avevano irreparabilmente compromesso la stabilità.

Dopo la morte di Francesco, il parco ebbe alterne vicende finché nell’Ottocento il principe russo Paolo Demidoff acquistò il complesso e promosse i restauri degli elementi rinascimentali ancora esistenti; tra questi spicca la colossale statua dell’Appennino, realizzata dal Giambologna alla fine del Cinquecento e affacciata su un laghetto, che aveva un tempo al suo interno grotte con decorazioni, affreschi e giochi d’acqua; gli elementi decorativi sono andati perduti, così come quelli nella Grotta di Cupido, mentre sono rimaste alcune sculture, vasche e grotte disseminate nel parco. L’unico edificio giunto ai giorni nostri senza profonde trasformazioni è la Cappella, costruita dal Buontalenti nel 1580.
Insieme ad altre ville della famiglia Medici il Parco di Pratolino è un sito UNESCO iscritto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.

E' il luogo ideale per una gita fuoriporta, anche con i bambini: si possono fare picnic sugli ampi prati e portare il proprio animale domestico, passeggiare o accedere all’area giochi attrezzata.

Il Parco è raggiungibile con i mezzi pubblici: da Firenze il bus urbano 25A (direzione Pratolino), oppure la linea extraurbana 307A .

Via Fiorentina, 276, 50036 Pratolino FI, Italia
Gigante dell'Appennino

Piazza Santissima Annunziata

La Piazza della Santissima Annunziata è caratterizzata dall'aspetto rinascimentale impressole dal Brunelleschi con la costruzione del Loggiato dell'Ospedale degli Innocenti (che ospita il Museo omonimo) Le forme perfette dell'Ospedale condizionano tutta la piazza, nella quale la struttura porticata viene in seguito ripetuta nel Loggiato dei Serviti e nella facciata della chiesa. Il progetto brunelleschiano assume dunque una valenza urbanistica, sottolineata dal fatto che la Piazza è uno dei pochi punti della città in cui si ha una vista della cupola del Duomo, monumento simbolo della città quattrocentesca.

La Piazza riveste un ruolo significativo anche per quanto riguarda la vita religiosa, culturale ed economica di Firenze, in stretta relazione con l'insediamento religioso dei Servi di Maria. Infatti la presenza di un'immagine dell'Annunciazione ritenuta miracolosa fa della chiesa della Santissima Annunziata un importante centro di devozione, meta di pellegrinaggi e processioni. Inoltre, poiché a Firenze la festa dell'Annunziata (25 marzo) coincide fino al 1750 con l'inizio dell'anno civile (Capodanno Fiorentino) la piazza è il luogo privilegiato per la celebrazione di questa festività che è insieme civile e religiosa.

La piazza è dominata al centro dal monumento equestre di Ferdinando I de' Medici, Granduca di Toscana, del Giambologna e terminata dall'allievo Pietro Tacca, cui si devono anche le due fontane laterali (1629) raffiguranti mostri marini. Sempre sulla piazza, all'angolo della facciata della chiesa, si trova il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei più importanti d'Italia, con pregevoli raccolte di arte egizia, etrusca e greco-romana.

Questa piazza è anche il palcoscenico di una delle più caratteristiche tradizioni popolari: la festa della Rificolona, che si svolge la sera del 7 settembre, alla vigilia della Natività della Vergine. 

 

Piazza della Santissima Annunziata, Firenze
Piazza Santissima Annunziata