
Il David
Il David di Michelangelo, ovvero l'uomo più conosciuto e ammirato di Firenze.
La colossale statua, scolpita da un giovane Michelangelo Buonarroti nel 1504, rappresenta David intento a prepararsi a colpire Golia con la fionda. Rimanda a una giovane e indipendente Repubblica Fiorentina che si oppone al potere tirannico della signoria.
La statua di Michelangelo è alta 517 cm, un vero gigante ed è custodita all'interno della Galleria dell'Accademia.
Il soggetto è stato riprodotto da tanti artisti - citiamo fra i più famosi il David di Donatello e quello del Verrocchio, entrambi al Museo del Bargello - tuttavia questo David così diverso e ricco di personalità lo incontriamo anche in altri punti della città. Vi pareva di averlo scorto fuori dal museo? È vero, ci sono alcune copie che per la loro collocazione sono viste forse più dell'originale.
La più popolare è la copia posta sull'arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, che è poi il luogo dove l'originale è stato fino al 1872, quando fu spostato all'interno dell'Accademia. Vogliamo ricordare l' autore? Si chiamava Luigi Arrighetti, diamogli onore.
Un'altra copia che letteralmente domina la città è quella a piazzale Michelangelo, si tratta di una statua in bronzo dell'eroe biblico ai cui piedi troviamo quattro riproduzioni bronzee delle Allegorie delle Cappelle medicee in San Lorenzo.
E quanti David ci sono in città! Innumerevoli in forma di statuette vendute a ogni banco di souvenir, mentre il possente fisico è riprodotto su magneti, magliette, grembiuli e altri oggetti dal gusto un po' kitsch. ma tant'è, questo è il prezzo della celebrità.
Galleria dell'Accademia e Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Galleria dell'Accademia di Firenze
La Galleria dell'Accademia di Firenze è conosciuta nel mondo come "museo di Michelangelo" (per le statue del David e dei Prigioni), ma in realtà è molto di più.
Sorge nel luogo dove in origine si trovavano due conventi, accanto all'Accademia di Belle Arti, che qui ha ancora sede. Il primo nucleo della collezione si formò nel 1784 con una serie di opere d'arte, donate a fine didattico, dal granduca lorenese Pietro Leopoldo; nel 1873 fu trasferito qui (da Piazza Signoria, sostituito da una copia) il David di Michelangelo, vera e propria icona dell'arte occidentale, realizzato dall'artista tra il 1501 e il 1504. Successivamente altre opere di Michelangelo giunsero alla Galleria dell'Accademia: i quattro Prigioni (concepiti per la tomba di Papa Giulio II), il San Matteo e la Pietà di Palestrina, tutte opere incompiute del grande artista, rappresentative del celebre "non finito michelangiolesco".
Nella Sala del Colosso si trova il bozzetto originale del Ratto delle Sabine del Giambologna, insieme a numerosi dipinti di pittura fiorentina del Quattro e Cinquecento (Paolo Uccello, Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Filippino Lippi). Altri importanti dipinti cinquecenteschi sono esposti lungo la Galleria dei Prigioni e nella Tribuna del David, attigua alla Gipsoteca Bartolini, dove sono raccolti numerosi gessi non solo del celebre scultore ottocentesco.
Nelle Sale del Duecento e Trecento si ammirano numerosi dipinti, tra cui opere di importanti seguaci di Giotto (Tadeeo Gaddi, Bernardo Daddi, Orcagna) fino al Gotico Internazionale del primo Quattrocento. Di grande interesse è il Museo degli strumenti musicali antichi (provenienti dal vicino Conservatorio musicale Luigi Cherubini, e ancor prima dalle collezioni granducali e lorenesi): circa cinquanta pezzi, tra cui una viola e un violoncello di Antonio Stradivari, una spinetta e un forte-piano di Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte.
Piazza della Signoria
Piazza della Signoria nasce tra XIII e XIV secolo con l'edificazione del Palazzo dei Priori, poi ribattezzato nel corso del XVI secolo Palazzo Vecchio, e si configura fin da subito come centro politico, spazio dedicato alla vita civile della città. All'interno di questo edificio-simbolo, sede peraltro del Comune di Firenze, è possibile visitare una serie di percorsi museali: i Quartieri monumentali di Palazzo Vecchio, l'area archeologica (con i resti del Teatro Romano) e la Torre di Arnolfo (splendido panorama).
Nel corso del XIV secolo assume grosso modo le dimensioni attuali, grazie all'abbattimento di numerosi edifici privati e di due chiese, e con la costruzione della Loggia della Signoria(o de' Lanzi) a ovest e del Tribunale della Mercanzia (oggi Gucci Garden) a nord est. Gli interventi successivi riguardarono soprattutto l'arredo scultoreo e culminano in epoca granducale con la trasformazione della Loggia della Signoria in una sorta di museo all'aperto. La costruzione degli Uffizi (la Galleria è oggi la pinacoteca più visitata d'Italia) alla metà del Cinquecento, crea inoltre una nuova prospettiva in direzione del fiume. La piazza non resta estranea al "rinascimento" ottocentesco del centro storico, nell'ambito del quale vengono realizzati interventi in stile neo-rinascimentale.
Piazza della Signoria è da sempre luogo centrale della vita politica cittadina diventando così di fatto lo sfondo di alcuni importanti avvenimenti storici che hanno cambiato profondamente la storia universale, non solo quella di Firenze. Di fronte alla fontana del Nettuno (tra le più belle fontane di Firenze) una lapide ricorda il punto esatto dove, il 23 maggio del 1498, venne arso fra’ Girolamo Savonarola con due suoi discepoli: l’episodio viene commemorato ogni anno con la tradizionale cerimonia della Fiorita.
Oltre alle celebri sculture conservate all'interno della Loggia dei Lanzi (in primis il Perseo di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna), tra quelle di fronte a Palazzo Vecchio segnaliamo: il David di Michelangelo (copia, originale alla Galleria dell'Accademia), il Marzocco e la Giuditta e Oloferne di Donatello (copie, originali rispettivamente al Bargello e all'interno di Palazzo Vecchio). La piazza è dominata dal Monumento equestre di Cosimo I, Granduca di Toscana, opera del Giambologna.
Piazzale Michelangiolo
Piazzale Michelangelo, la terrazza panoramica della città...
I lavori per la costruzione del piazzale si conclusero nel 1875. L'intera piazza sarebbe dovuta divenire un monumento a Michelangelo (la loggia infatti era destinata in origine a riunire in un unico museo tutte le statue del grande artista presenti a Firenze). La progettazione di questa piazza, ma anche del Viale dei Colli (i viali Michelangelo-Galileo-Machiavelli che qui confluiscono), si devono all'Architetto Giuseppe Poggi, protagonista delle trasformazioni urbanistiche della Firenze nella seconda metà dell'Ottocento, all'epoca di Firenze Capitale.
Insieme al vicino Forte di Belvedere, Piazzale Michelangelo è il punto panoramico per eccellenza sulla città: da qui si gode una vista mozzafiato su Firenze e i suoi monumenti: il Duomo con la Cupola, Palazzo vecchio con la torre d’Arnolfo, la basilica di Santa Croce, i lungarni e Ponte vecchio... fino a raggiungere anche le colline di Fiesole.
Al centro del piazzale svetta il Monumento a Michelangelo, composto da copie in bronzo di sue statue: le quattro Allegorie (Giorno, Notte, Crepuscolo, Aurora) conservate nella sagrestia vecchia delle Cappelle Medicee e l’imponente David il cui originale si trova oggi alla Galleria dell’Accademia.
A pochi passi dal Piazzale si affacciano i giardini dell'Iris, delle Rose e il Parco Michelangelo, mentre, un po' più in alto, si trova una delle più suggestive chiese di Firenze: San Miniato al Monte
É sempre da quassù che ogni anno, la sera del 24 giugno, vengono esplosi i tradizionali ‘fochi’: lo spettacolo pirotecnico a coronamento dei Festeggiamenti del santo patrono della città.