
Il quartiere di San Niccolò
All’interno dell’ampia area dell’Oltrarno - indicativamente nella zona compresa tra Ponte Vecchio, i Lungarni fino a piazza Ferrucci, le pendici di piazzale Michelangelo e Forte Belvedere – si sviluppa uno dei quartieri più affascinanti della città: San Niccolò. Un quartiere lontano dal turismo di massa, tutto da vivere. Percorrendo strade e vicoli caratteristici incontreremo luoghi di grande interesse storico-artistico, ma anche numerose botteghe artigianali, così come svariati locali (pub, ristoranti e trattorie) che ne animano la vita notturna.
A due passi da Ponte Vecchio, in direzione di Palazzo Pitti, si affaccia la Chiesa di Santa Felicita (all’interno un capolavoro assoluto del Pontormo), non lontana dalla caratteristica Piazza di Santa Maria Sopr’Arno. Da qui – possibile deviazione lungo Costa San Giorgio fino al Forte Belvedere, aperto solo nel periodo estivo - attraverso via dei Bardi raggiungiamo la medievale Piazza de’ Mozzi, il cui omonimo palazzo ospita uno dei musei più belli, ma meno conosciuti, di Firenze: il Museo Stefano Bardini, la collezione dotata dal celebre antiquario.
Sempre legata allo stesso personaggio e la splendida Villa e Giardino Bardini, con affacci spettacolari sulla città e spesso sede di interessanti mostre. Rientrati in via di San Niccolò incontriamo Porta di San Miniato (parte preservata dell’antica cerchia muraria), usciti dalla quale possiamo salire, lungo via del Monte alle Croci, fino ad arrivare al punto panoramico di Piazzale Michelangelo e alla vicina Basilica di San Miniato al Monte, capolavoro dell'architettura romanica.
Piazzale Michelangelo si raggiunge anche da Piazza Poggi, prendendo le scenografiche Rampe monumentali che si snodano dietro la Torre di San Niccolò, l’unica integralmente conservata dell’antica cerchia muraria.
Sui lungarni nei pressi di piazza Poggi si affacciano, sulla sinistra la scenografica Piazza Demidoff (notevole gruppo scultoreo ottocentesco di Lorenzo Bartolini al centro) e, sulla destra, il Museo Casa Siviero, che conserva le numerose opere d’arte recuperate nel secondo dopo-guerra da Rodolfo Siviero.
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Chiesa di Santa Felicita
La chiesa di Santa Felicita è un' importante chiesa di Firenze situata nel quartiere di Oltrarno e si trova a pochi passi da Ponte Vecchio.
Vale la pena fermarsi per ammirare un assoluto capolavoro del manierismo fiorentino, che si trova appena entrati, sulla destra nella brunelleschiana Cappella Capponi. Si tratta della sublime Deposizione di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, cui si deve anche la vicina Annunciazione (1525 circa).
La chiesa conserva anche numerose opere trecentesche. Una particolarità: il Corridoio Vasariano attraversa questa chiesa ed è ben visibile sia dall’interno che dall’esterno.
Piazza Santa Maria Soprarno
Piazza Santa Maria Soprarno è una piazza minuscola, intitolata a una chiesa che non c'è più.
Si trovava qui una delle più antiche chiese parrocchiali d'Oltrarno, dedicata a Santa Maria e ugualmente detta Santa Maria de' Bardi, soppressa nel 1785 e demolita nel 1869-1870 al tempo di Firenze Capitale (1865-1871) per l'apertura del lungarno Torrigiani.
Nella pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731 lo slargo appare segnato con il nome di piazza de' Bardi, trovandosi appunto lungo il tracciato di questa via.
Le trasformazioni subite dalla piazza nel corso degli ultimi secoli sono state profonde. Tutta la zona subì le distruzioni del 1944 (distruzione operata dai tedeschi in ritirata) e in seguito, negli anni delle ricostruzioni si optò per creare un collegamento tra la piazza e la costa San Giorgio, realizzando un'ampia rampa (rampa delle Coste) sul fondo dello slargo.
Forte di Belvedere
Il Forte di San Giorgio, meglio conosciuto come Forte di Belvedere, fu fondato nel1590 durante ilgranducato di Ferdinando I, e realizzato secondo i disegni di Bernardo Buontalenti. Oltre adifendere la cittàda eventuali attacchi esterni(ruolo che in pratica non dovette mai svolgere), il Fortein caso di pericolopoteva essere raggiuntoda Palazzo Pitti attraverso il giardino di Boboli. Il collegamento è tuttora attivo e dai bastioni si godono panorami mozzafiato sulla città e i dintorni.
Nel perimetro dei bastioni, all'interno sorge l’elegante Palazzina di Belvedere, preesistente alla costruzione del Forte e probabilmente progettata da Bartolomeo Ammannati intorno al 1570. La Palazzinadivenne la cassaforte dei Medici, i cui averi erano custoditi in fondo a un pozzo all’interno dell’edificio: chiunque avesse tentato di forzare la serratura avrebbe fatto scattare una trappola rimanendo trafitto.
Elegante e in posizione invidiabile, la palazzina è solitamente sede di mostre.
Giardino Bardini
ll giardino Bardini è uno dei più affascinanti giardini fiorentini, sulla riva sinistra dell'Arno, con straordinari affacci sulla città. Sulla sommità, nel punto più panoramico, si trova Villa Bardini, spesso sede di importanti mostre.
Il giardino deriva dallaricomposizione ditre proprietà diverse ancora oggi riconoscibili: la grande scalinata barocca centrale che conduce al Belvedere, il bosco all’inglese e la parte agricola, a contatto con le mura medievali della città. Celebre il pergolato di glicine, un must nel periodo della fioritura!
Solo nell’Ottocentole proprietà vennero riunite e dopo un periodo di abbandono il giardino e la villa Manadora furono acquistati dall’antiquario Stefano Bardini - a cui è intitolato il vicino e omonimo museo, che fu la sua show-room - il quale restaurò il complesso e arricchì il giardino con elementi decorativi nel gusto eclettico di fine secolo.
Piazzale Michelangiolo
Piazzale Michelangelo, la terrazza panoramica della città...
I lavori per la costruzione del piazzale si conclusero nel 1875. L'intera piazza sarebbe dovuta divenire un monumento a Michelangelo (la loggia infatti era destinata in origine a riunire in un unico museo tutte le statue del grande artista presenti a Firenze). La progettazione di questa piazza, ma anche del Viale dei Colli (i viali Michelangelo-Galileo-Machiavelli che qui confluiscono), si devono all'Architetto Giuseppe Poggi, protagonista delle trasformazioni urbanistiche della Firenze nella seconda metà dell'Ottocento, all'epoca di Firenze Capitale.
Insieme al vicino Forte di Belvedere, Piazzale Michelangelo è il punto panoramico per eccellenza sulla città: da qui si gode una vista mozzafiato su Firenze e i suoi monumenti: il Duomo con la Cupola, Palazzo vecchio con la torre d’Arnolfo, la basilica di Santa Croce, i lungarni e Ponte vecchio... fino a raggiungere anche le colline di Fiesole.
Al centro del piazzale svetta il Monumento a Michelangelo, composto da copie in bronzo di sue statue: le quattro Allegorie (Giorno, Notte, Crepuscolo, Aurora) conservate nella sagrestia vecchia delle Cappelle Medicee e l’imponente David il cui originale si trova oggi alla Galleria dell’Accademia.
A pochi passi dal Piazzale si affacciano i giardini dell'Iris, delle Rose e il Parco Michelangelo, mentre, un po' più in alto, si trova una delle più suggestive chiese di Firenze: San Miniato al Monte
É sempre da quassù che ogni anno, la sera del 24 giugno, vengono esplosi i tradizionali ‘fochi’: lo spettacolo pirotecnico a coronamento dei Festeggiamenti del santo patrono della città.
Basilica di San Miniato al Monte
La basilica di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico in Toscana. Verso il 250 l’imperatore Decio fa decapitare Miniato, che era cristiano. E’ probabile che in questo luogo venga eretto un primo santuario sulla tomba. Nel 1018 le reliquie di Miniato vengono sepolte nella cripta appositamente costruita.
La facciata si divide in tre sezioni ed è decorata con marmi bianchi e verdi, che formano interessanti ed eleganti disegni geometrici. L’interno è scandito da colonne, ornate da capitelli classici e bizantini. Al centro della navata la Cappella del Crocifisso è di Michelozzo. Interessante anche la Sagrestia, con affreschi di Spinello Aretino. La visita si completa con la Cripta dell’XI secolo e il Presbiterio, sopraelevato e diviso in tre navate.
Le Rampe
Nella edificazione del viale Michelangelo rientrarono anche le Rampe, che dall'Arno salgono verso la collina con funzione di consolidamento. Questa architettura in stile neo-manierista fu realizzata da Giuseppe Poggi, che creò una successione di scalinate, grotte e giochi d'acqua. Dall'alto l'acqua passa dalle prime tre grotte, e poi defluisce verso il basso in altre cinque grotte fino a raccogliersi completamente all'altezza della grande vasca della Porta San Niccolò.
Tutta la zona è anche un giardino verticale, molto piacevole, mentre i giochi d'acqua sono altamente scenografici, soprattutto la notte quando sono illuminati.
Torre San Niccolò
La torre di San Niccolò si trova in piazza Poggi. La porta, rimasta isolata dal contesto murario, fu eretta nel 1324a difesa del quartiere dell'Oltrarno.
È l'unica torre di Firenze che non sia stata "scapitozzata", cioè abbassata rispetto alla sua altezza originaria: conserva anche un camminamento molto suggestivo che è stato messo in sicurezza per renderlo fruibile a cittadini e a turisti. Giunti alla sommità, dopo circa 160 gradini, si gode di una vista a 360 gradi su Firenze con scorci inediti.
Un percorso consigliato per bambini e ragazzi che durante la salita saranno catapultati in un vero e proprio viaggio nel tempo che si concluderà con la scoperta di una prospettiva sconosciuta e sorprendente su Firenze.
Casa Rodolfo Siviero
Rodolfo Siviero, noto per aver riportato in Italia centinaia di capolavori scomparsi durante l’ultima guerra mondiale, ha lasciato alla Regione Toscana la sua casa e la collezione d’arte che vi aveva riunito, con pezzi che vanno dal periodo antico all’epoca moderna: statue lignee quattrocentesche, dipinti fondo oro, bronzetti, terrecotte, antichi reliquiari e mobili. L’arte del Novecento è rappresentata da opere di Giorgio de Chirico, Giacomo Manzù, Pietro Annigoni, legati a Siviero da rapporti di amicizia.