
Musei da toccare: visite su misura per ipovedenti e non vedenti
A Firenze sono numerosi i percorsi di visita dedicati a persone con disabilità di tipo visivo; infatti i musei statali, i musei comunali, i musei scientifici e il complesso del Duomo offrono l'opportunità di assaporare la visita toccando le opere attraverso esperienze e percorsi su misura.
Due plastici
Per un primo orientamento consigliamo di recarvi in piazza della Repubblica, dove al centro è presente un altorilievo della città di Firenze, che dà la possibilità attraverso il tatto di prendere coscienza della realtà architettonica della città. Un altro modellino tattile rappresenta il quartiere d'Oltrarno, ed è collocato all'inizio di via Guicciardini. Le formelle sono corredate da una legenda in Braille.
I musei statali
Partiamo da Gli Uffizi: l’itinerario Uffizi da toccare permette di esplorare in autonomia alcuni originali scultorei della sezione archeologica; presso il bookshop, riproduzioni di alcuni dipinti celebri. Anche la Galleria d’Arte Moderna (Palazzo Pitti) propone la visita Forma e materia attraverso il tatto.
Alla Galleria dell’Accademiain attesa del percorso tattile ispirato alle forme del David e dei Prigioni di Michelangelo, è possibile percepire 4 opere (nelle Sale: del Duecento e Trecento, del Colosso, del Cassone Adimari) attraverso rilievi 3D in vetrorestina. Al vicino Museo Archeologicovengono periodicamente organizzate visite tattili condotte da personale specializzato.
Da citare anche: il il Bargello che già da diversi anni consente ai disabili visivi di toccare una serie di sculture e apprezzare le volumetrie delle opere; ilPalazzo Davanzati dove è stata allestita una mensa con riproduzioni di maioliche e tessuti antichi per la fruizione di ipovedenti e non vedenti e il Complesso di Orsanmicheleche grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei consente una visita tattile delle riproduzioni delle sculture che adornano la chiesa stessa. Non dimentichiamoci poi della Villa Corsini a Castello che ospita riproduzioni in rilievo di alcuni capolavori presenti agli Uffizi. In tema di ville e giardini medicei, nel 2022 sono state realizzate delle audio-descrizioni delle Ville medicee di Petraia e Castello.
I Musei Civici Fiorentini
I musei comunali offrono percorsi mirati, in autonomia e con visite guidate all’interno di Palazzo Vecchio e delMuseo Novecento. Nel primo è presente un plastico del Palazzo (cortile della Dogana) e numerose postazioni tattili; il secondo consente di apprezzare alcune riproduzioni di opere di celebri artisti (Giorgio Morandi, Arturo Martini, Ottone Rosai). In entrambi i casi i contenuti audio, oltreché sul posto, sono fruibili ai rispettivi link, sezione "museo inclusivo".
Altri musei
Il Complesso del Duomo di Firenze offre invece TouchAble, un percorso tattile su prenotazione per regalare un'esperienza di visita profonda ed emozionante anche senza l'ausilio della vista, inclusivo e fruibile da tutti i visitatori all’interno dello spazio espositivo del museo.
Non ultimi, tra i Musei di Storia Naturale dell’Università di Firenze, sono da segnalare i percorsi odorosi e tattili organizzati all’Orto Botanicoe il percorso che si snoda nella galleria dei grandi mammiferi fossili all’interno della sezione di Geologia e paleontologia. Al Museo Galileo la visita permette tra le altre cose di fare esperienza tattile su alcuni strumenti originali e alcune copie per comprenderne il funzionamento; periodicamente anche il Museo di Preistoria , l'Osservatorio di Arcetri e il Museo Marino Marini organizzano visite guidate ad hoc per chi presenta difficoltà visive.
Inviando una mail a Promozione Turistica è possibile avere informazioni sulla pubblicazione in Braille “Vivere Firenze”, a cura del Comune di Firenze, con rappresentazioni in rilievo dei principali monumenti della città.
Comune di Firenze
Informazioni utili
I luoghi
Tappe
Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica è il risultato della demolizione ottocentesca dell'antico centro cittadino, effettuata a seguito di Firenze Capitale d'Italia (1865-1871). Questa era una delle zone più caratteristiche e nel corso dei secoli aveva mantenuto quasi intatto il tessuto edilizio medievale, con strade strette ed edifici addossati gli uni agli altri.
Qui, insieme a torri medievali, botteghe artigiane, abitazioni, c'erano anche il ghetto ebraico e la Loggia del Pesce del Vasari (poi ricostruita in piazza de' Ciompi); al centro si trovava la Piazza del Mercato Vecchio, costruita sul sito del Foro della città romana (la Colonna dell'Abbondanza segna il punto d'incontro tra il Cardo e il Decumano, le due principali strade romane). L'operazione venne presentata come necessaria per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie dell'area.
Lo sfondo della piazza è dominato dal monumentale portico, la Galleria realizzata da Vincenzo Micheli nel 1895 - passando sotto il grande arco centrale si raggiungono facilmente Palazzo Strozzi e via Tornabuoni - mentre ai lati la piazza è animata da numerosi locali, tra cui una serie di importanti caffé storici, un tempo luogo di ritrovo di artisti e letterati.
Gli Uffizi
La Galleria degli Uffizi è uno dei più importanti musei del mondo, dotato di un patrimonio artistico immenso. Divenne museo dedicato prevalentemente alla pittura, con migliaia di opere dal XIII al XVIII secolo, in seguito al riordino settecentesco, che comportò il trasferimento di alcune collezioni (armi, strumenti scientifici, reperti archeologici, bronzi antichi e moderni) in altre sedi, con l’istituzione di nuovi musei.
Dopo le soppressioni di chiese e conventi tra Sette e Ottocento, giunsero agli Uffizi numerose opere di provenienza ecclesiastica, mentre agli inizi del Novecento vennero acquisiti alcuni importanti dipinti. Tra i capolavori esposti: le grandi pale d’altare di Cimabue e Giotto; opere del Trecento senese (tra le quali spicca l’Annunciazione di Simone Martini); una ricchissima panoramica sul Quattrocento in Toscana e nell’Italia centrale (dalla Madonna con Bambino e Sant’Anna di Masaccio e Masolino, a Filippo Lippi e a Botticelli, con la Nascita di Venere e la Primavera, da Piero della Francesca, con i Ritratti dei duchi di Urbino a l’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano).
Le sale dedicate alla pittura del Cinquecento riuniscono i maestri delle maggiori scuole italiane: dall’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, a Michelangelo e Raffaello; Tiziano, con la Venere di Urbino, insieme a Veronese e Tintoretto testimonia la grande stagione della pittura veneta; non mancano gli artisti di altri paesi, da Albrecht Dürer a Hans Holbein, fino a El Greco.
Il Bacco di Caravaggio apre la serie di opere seicentesche, ricca di pezzi provenienti dalle più importanti scuole europee, da Rubens a Van Dyck, agli Autoritratti di Rembrandt; infine, Canaletto e Guardi, insieme con Longhi e Tiepolo, offrono una panoramica sul Settecento.
La galleria ospita inoltre sculture antiche, miniature e arazzi provenienti dalle collezioni medicee. Sono in corso i lavori per la realizzazione dei Nuovi Uffizi, che porteranno al raddoppio della capacità espositiva, consentendo la visione di opere finora non accessibili al pubblico.
Una mappa dei percorsi suggeriti all'interno della galleria con i relativi tempi di percorrenza è disponibile sul sito ufficiale del museo.
Le Gallerie degli Uffizi comprendono anche il Corridoio Vasariano.
Galleria dell'Accademia di Firenze
La Galleria dell'Accademia di Firenze è conosciuta nel mondo come "museo di Michelangelo" (per le statue del David e dei Prigioni), ma in realtà è molto di più.
Sorge nel luogo dove in origine si trovavano due conventi, accanto all'Accademia di Belle Arti, che qui ha ancora sede. Il primo nucleo della collezione si formò nel 1784 con una serie di opere d'arte, donate a fine didattico, dal granduca lorenese Pietro Leopoldo; nel 1873 fu trasferito qui (da Piazza Signoria, sostituito da una copia) il David di Michelangelo, vera e propria icona dell'arte occidentale, realizzato dall'artista tra il 1501 e il 1504. Successivamente altre opere di Michelangelo giunsero alla Galleria dell'Accademia: i quattro Prigioni (concepiti per la tomba di Papa Giulio II), il San Matteo e la Pietà di Palestrina, tutte opere incompiute del grande artista, rappresentative del celebre "non finito michelangiolesco".
Nella Sala del Colosso si trova il bozzetto originale del Ratto delle Sabine del Giambologna, insieme a numerosi dipinti di pittura fiorentina del Quattro e Cinquecento (Paolo Uccello, Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Filippino Lippi). Altri importanti dipinti cinquecenteschi sono esposti lungo la Galleria dei Prigioni e nella Tribuna del David, attigua alla Gipsoteca Bartolini, dove sono raccolti numerosi gessi non solo del celebre scultore ottocentesco.
Nelle Sale del Duecento e Trecento si ammirano numerosi dipinti, tra cui opere di importanti seguaci di Giotto (Tadeeo Gaddi, Bernardo Daddi, Orcagna) fino al Gotico Internazionale del primo Quattrocento. Di grande interesse è il Museo degli strumenti musicali antichi (provenienti dal vicino Conservatorio musicale Luigi Cherubini, e ancor prima dalle collezioni granducali e lorenesi): circa cinquanta pezzi, tra cui una viola e un violoncello di Antonio Stradivari, una spinetta e un forte-piano di Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte.
Galleria d'Arte Moderna - Palazzo Pitti
La Galleria d'Arte Moderna è situata al secondo piano diPalazzo Pitti, ed è un museo dove si possono ammirare collezioni di sculture e pitture che comprendono un periodo fra la fine del Settecento e i primi decenni del Novecento, esposte nei saloni monumentali elegantemente decorati e arredati.
Le opere danno testimonianza di importanti correnti artistiche come il Neoclassicismo, il Romanticismo, ma soprattutto la Scuola dei Macchiaioli, che nella metà dell'Ottocento ha costituito in Toscana una rottura con la pittura accademica. Giovanni Fattori, uno dei macchiaioli più significativi, si può ammirare in questo museo.
Le trenta sale ospitano inoltre le testimonianze delle scuole italiane del secondo Ottocento, con le correnti legate al decadentismo, al simbolismo, al postimpressionismo, al divisionismo, fino ai movimenti artistici dell’inizio del Novecento.
Del percorso museale fa parte anche l'Andito degli Angiolini, spesso utilizzato per mostre temporanee.
Museo Archeologico di Firenze
Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze (MAF) si trova nel seicentesco Palazzo della Crocetta, dove alla fine dell’Ottocento vennero trasferite, soprattutto dagli Uffizi, le collezioni di antichità mediceo-lorenesi.
Il nucleo principale è costituito dalle testimonianze della civiltà etrusca, comprendenti le grandi statue in bronzo della Chimerae dell’Arringatore, con una ricca sezione dedicata alle sculture funerarie (sarcofagi e urnette, con miti e raffigurazioni dei defunti stesi a banchetto nell'Aldilà) e ai vasi greci, molti dei quali rinvenuti nelle ricche tombe aristocratiche di tutta l'Etruria: tra tutti spicca il grande cratere attico a figure nere noto come Vaso François (dal nome dello scopritore), decorato con molti soggetti mitologici.
Notevoli le raccolte di bronzetti etruschi e romani, di gemme e cammei e di monete antiche, di cui il Museo vanta esemplari unici al mondo e di grande rilevanza storica e artistica. Il patrimonio conservato nella sezione del MuseoEgizio, secondo in Italia solo a quello di Torino, fu costituito in gran parte grazie a una spedizione franco-toscana in Egitto nel 1828. La raccolta comprende materiale che va dalla preistoria agli inizi dell’era cristiana: vasi, sculture, sarcofagi con mummie, papiri, amuleti e bronzetti di varie epoche.
Nel giardino del palazzo sono stati collocati interi monumenti archeologici, ricostruiti dopo essere stati smontati dalle rispettive sedi originarie, creando un vero e propriomuseo all’aperto. Il giardino solo in rare occasioni rientra nel percorso di visita.
Il museo e le sue collezioni sono particolarmente adatte ai bambini, soprattutto in età scolare; periodicamente vengono organizzati laboratori e attività per famiglie e giovani visitatori.
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Attenzione: in concomitanza con importanti interventi strutturali, fino ai primi mesi del 2026 l’entrata del Museo è in via della Colonna 38 (lo storico ingresso).
Museo del Bargello
Il Museo Nazionale del Bargello è un luogo di straordinario interesse. All'interno del suggestivo palazzo medievale conserva una collezione, unica al mondo, di scultura italiana prevalentemente del Rinascimento (capolavori di Donatello, Michelangelo, Verrocchio, Della Robbia), ma anche del Manierismo e del Barocco.
L'edificio venne costruito a partire dal 1255, come Palazzo del Capitano del Popolo; in epoca medicea divenne sede del Bargello (Capo delle guardie che presiedevano all’ordine pubblico) e fu successivamente trasformato in prigione. Nell’Ottocento il palazzo, a seguito di un restauro filologico, venne adibito a museo: il primo museo nazionale dello Stato unitario.
Al piano terreno, a fianco dello splendido cortile, si trova la Sala del Cinquecento con una serie di sculture di Michelangelo (Bacco, Tondo Pitti, Bruto e David-Apollo) e opere di Sansovino, Giambologna e Cellini. Il salone duecentesco al primo piano accoglie capolavori di Donatello, tra cui il David e il San Giorgio, e di scultori del primo Rinascimento fiorentino (Luca della Robbia e Desiderio da Settignano); qui sono esposte anche le due versioni (Ghiberti e Brunelleschi) del Sacrificio di Isacco, realizzate per il concorso (1401) per la seconda porta del Battistero. Al secondo piano si trovano sculture toscane della seconda metà del Quattrocento, tra le quali la celebre Dama col Mazzolino del Verrocchio nonché opere di Rossellino, Pollaiolo e altri. Piccolo capolavoro barocco è il busto di Costanza Bonarelli del Bernini.
Nel ciclo di affreschi giotteschi della Cappella del Podestàfigura uno dei più antichi ritratti di Dante Alighieri. Le collezioni del museo comprendono un' importante raccolta ("Collezione Carrand") di arte minore gotica e rinascimentale (avori, oreficerie, ceramiche, armi, bronzetti e medaglie), oltre a un panorama completo della maiolica italiana a partire dal Quattrocento; notevoli anche le sale dedicate alle terrecotte invetriate dei Della Robbia e la nuova Sala islamica, da poco riallestita con la Sala delle maioliche.
Museo di Palazzo Davanzati
Il Museo di Palazzo Davanzati, anche conosciuto come "Museo dell'antica casa fiorentina", è collocato in un edificio costruito verso la metà del XIV secolo dalla famiglia Davizzi (passato successivamente ai Davanzati), che rappresenta una fase di transizione fra la casa torre e il palazzo rinascimentale. Costituisce un esempio straordinariodi abitazione fiorentina del Trecento.
I locali sono distribuiti intorno a un cortile centrale. Al primo piano si trova il salone madornale (materno) di gusto monumentale. Le camere da letto sono dotate di servizi igienici, mentre la cucina era situata all'ultimo piano per evitare la diffusione dei cattivi odori. C'è inoltre una tra le più ricche collezioni d'Italia, di merletti esposti in una sala dedicata, al terzo piano.
Di notevole interesse, oltre all’architettura degli interni, sono le decorazioni murali a motivi geometrici, tipiche dell’epoca. Mobili, dipinti, arazzi e oggetti di uso domestico (dal XIV al XVI secolo) ricostruiscono l’arredamento e l'atmosfera di un'antica casa patrizia fiorentina. Sono visibili anche numerosi dipinti, con soggetti profani e religiosi, sculture e una collezione di ceramiche e maioliche provenienti da varie manifatture.
Chiesa e Museo di Orsanmichele
Quasi a metà di via Calzaiuoli, la strada ad alta densità turistica che collega piazza del Duomo con piazza della Signoria, c'imbattiamo in un edificio straordinario, dalla forma inconsueta e impreziosito all'esterno da numerose statue: è il complesso di Orsanmichele.
Originariamente concepito come granaio comunale (nel pressi di un Orto intitolato a San Michele Arcangelo) venne successivamente trasformato in chiesa; la loggia a piano terreno fu chiusa alla fine del Trecento, e l'interno impreziosito dal grande tabernacolo in marmi e mosaici, opera trecentesca di Andrea Orcagna arricchita dalla Madonna con Bambino dipinta da Bernardo Daddi.
I quattro lati dell'edificio sono caratterizzati da numerosi tabernacoli, prevalentemente realizzati dalle medievali corporazioni di arti e mestieri: le varie nicchie contengono altrettante sculture (perlopiù copie) raffiguranti i rispettivi Santi protettori. Si tratta essenzialmente di opere del primo Rinascimento (Donatello, Ghiberti, Verrocchio); molti degli originali di queste statue - con l'eccezione del San Giorgio di Donatello, custodito al Bargello - si trovano all'interno del Museo di Orsanmichele ricavato aisuperiori dell'edificio (acessibile dal vicino Palazzo dell'Arte della Lana), da cui si può ammirare un panorama inconsueto della città.
Villa Corsini a Castello
Villa Corsini a Castello, situata poco prima della Villa Medicea della Petraia, fu acquistata dal Consigliere del Granduca Cosimo III, Filippo Corsini. La villa fu rimaneggiata dall'architetto Giovan Battista Foggini e ha aspetto barocco. Ospita dalla fine degli anni Ottanta un deposito di pezzi archeologici della Soprintendenza Archeologica della Toscana provenienti dall’ex Museo Topografico Centrale dell’Etruria distrutto dall’alluvione nel 1966.
Da qualche anno nel salone della villa sono stati collocati alcuni fra i marmi più significativi della raccolta del Museo Archeologico fra cui spiccano la statua in porfido dell’imperatore Adriano, unica nel suo genere, e quella della Peplophoros da palazzo Cepparello, splendida replica d’età romana da un originale greco del V sec. a.C.
Al primo piano spiccano i resti del corredo della “Tomba della Mula” (tomba etrusca nella piana fra Firenze e Sesto Fiorentino, di fine VII sec. a.C.) e sculture funerarie di botteghe fiesolane arcaiche, tre i quali l’eccezionale Cippo di Settimello (metà VI sec. a.C.).
Lungo le pareti del cortile hanno trovato posto numerosi sarcofagi etruschi.
Museo dell'Opera del Duomo
Il Museo dell'Opera del Duomo raccoglie, per motivi di conservazione, tutta una serie di opere d’arte provenienti dal complesso di Santa Maria del Fiore(Cattedrale, Battistero e Campanile). Con un completo riallestimento, inaugurato nel 2015, si è valorizzata la straordinaria raccolta che documenta la storia della scultura fiorentina nel corso dell'edificazione del Duomo, a cominciare dall'orginaria facciata di Arnolfo di Cambio, ricostruita a grandezza naturale.
Nel Museo si trovano alcune opere fondamentali dell'arte italiana, come le Cantorie di Donatello e di Luca della Robbia che sono tra i più significativi momenti della scultura del Quattrocento. Altre sculture iconiche sono la Maddalena Penitente di Donatello, figura lignea di forte realismo della metà del Quattrocento e l'intensa Pietà "Bandini" di Michelangelo, capolavoro della maturità del grande artista.
Una sezione è interamente dedicata alle porte del Battistero, dove spiccano le formelle della Porta del Paradiso, opera di Lorenzo Ghiberti.
Vi si trovano inoltre vari modelli inlegno della cupola e una serie di strumenti che documentano l’attività delle maestranze all’epoca del cantiere brunelleschiano. Al Tesoro della cattedrale appartiene l’Altare di San Giovanni, capolavoro dell’oreficeria fiorentina quattrocentesca, eseguito per il Battistero.
Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze - Orto Botanico "Giardino dei Semplici"
L’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, fondato da Cosimo I de’ Medici nel 1545 come giardino di piante medicinali (i Semplici), è il terzo Orto Botanico più antico al mondo.
La struttura attuale risale al XVIII secolo, così come gli alberi più antichi che ancora oggi si possono ammirare, classificati come ‘monumentali’: il Tasso del Micheli del 1720, una imponente Sughera del 1810, due enormi Zelkowa e un cipresso di Montezuma.
Troviamo inoltre circa 4000 piante in vaso alloggiate in due grandi serre, una fredda e una calda, in cui sono presenti collezioni storiche importanti dal punto di vista scientifico e didattico, come Cicadee, Palme e Agrumi.
Sul sito del museo è disponibile il calendario delle visite guidatee delle attività per famiglie con bambini.
Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze - Geologia e Paleontologia
Quello dell'Università di Firenze è uno dei musei paleontologici più importanti d’Italia. Qui troviamo esposti numerosi fossili della Toscana, ma anche reperti provenienti da tutto il mondo. Dai piccoli invertebrati all’immensa balena, dalla flora europea alle faune dei diversi continenti, il museo offre una visione completa della storia del nostro pianeta attraverso le varie ere geologiche.
Imponenti sono gli scheletri di mastodonti e mammut meridionali vissuti in Toscana circa un milione e mezzo di anni fa, insieme a ippopotami, rinoceronti, iene e tigri dai denti a sciabola.
Sul sito del museo è disponibile il calendario delle visite guidate e delle attività per famiglie con bambini.
Museo Galileo
Il museo, già "Museo di storia della scienza", è dedicato al celebre scienziato toscano, Galileo Galilei, cui si devono grandi scoperte astronomiche e la nascita del metodo scientifico. Si tratta di un museo derivato direttamente dal Museo di Fisica e Scienze Naturali voluto da Pietro Leopoldo di Lorena, è articolato secondo criteri cronologici e tematici e ospita i nuclei principali delle collezioni di strumenti scientifici medicee (dal XV al XVIII secolo) e lorenesi (secoli XVIII e XIX).
I temi spaziano dall’astronomia alla misura del tempo e dello spazio, dalla geografia e cartografia alla meteorologia, dalla meccanica all’ottica, da elettricità e magnetismo fino a chimica e farmacia. Di particolare interesse gli strumenti matematici e astronomici rinascimentali e la sezione dedicata a Galileo, con affreschi e bassorilievi raffiguranti le scoperte galileiane e gli strumenti del grande scienziato.
Il museo propone un ricco programma di attività didattiche, visite guidate, laboratori rivolte ai bambini e alle famiglie.
Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria
Il Museo Fiorentino di preistoria è collocato al primo piano dello storico Complesso delle Oblate ed è ricco di reperti originali e di riproduzioni, illustra la storia dell’uomo dalla prima età della pietra fino all’età dei metalli. I reperti esposti provengono da località italiane, europee, asiatiche e africane.
Comprende il Museo dei Piccoli, che si rivolge ai bambini della scuola materna fornendo un’illustrazione del mondo antico a partire dalla preistoria attraverso un percorso in forma di fiaba-gioco.
Durante l’anno vengono organizzate iniziative per famiglie con bambini dai 4 anni di età con attività pratiche, visite guidate e laboratori che rimandano a temi connessi alla preistoria.
Museo Marino Marini
Il Museo Marino Marini, dedicato al celebre scultore italiano del Novecento, è ospitato nell’ ex chiesa di San Pancrazio, dove le linee rinascimentali si sposano con la ristrutturazione moderna.
Museo monografico, ospita 184 opere dello scultore Marino Marini (1901-1980), disposte secondo le indicazioni dell’artista nella scelta dei materiali e dell’illuminazione naturale degli ambienti. Le opere sono state realizzate fra il 1916 e il 1977. Il percorso, articolato sui diversi livelli degli spazi della chiesa, comprendesculture in bronzo e in cemento, di dimensioni molto diverse, gessi policromi e tele, ritratti e disegni. Nella cripta si tengono periodicamente mostre dedicate a vari artisti del Novecento e contemporanei.
All'interno del percorso espositivo si trova anche ilTempietto del Santo Sepolcrodi Leon Battista Alberti, un'opera rinascimentale con preziosi intarsi marmorei, ricca di significati allegorici.